Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

29 ottobre 2022.

Rassegna anno III/n. 297

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A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

Anbamed ha aderito.

I titoli:

Iran: Ancora morti nelle piazze. La polizia ha sparato a Zehedan.

Sudan: “La lapidazione è tortura”. Un sit-in per Amal davanti alla Alta Corte di Khartoum.

Palestina Occupata: Irruzione all’alba nel campo di Shu’fat, a nord i Gerusalemme.

Egitto: Crollo della lira dopo gli ultimi provvedimenti della Banca Centrale: -15% in un giorno.

Arabia Saudita: Riad si avvicina ai paesi BRICS.

Le notizie

Iran

Altri due morti a Zahedan, nel sud est al confine con il Pakistan e Afghanistan. Gli scontri tra i manifestanti e la polizia sono nati subito dopo la preghiera collettiva del venerdì. Si è temuta un’altra strage come quella del 30 settembre, quando sono rimasti a terra i corpi di decine di persone, in seguito all’assalto contro un commissariato. Il Consiglio di Sicurezza iraniano ha concluso ieri l’inchiesta su quella strage di un mese fa e ha deciso le dimissioni del capo della polizia di Zahedan.

A Teheran si sono svolti duri scontri tra manifestanti e polizia dopo il tentativo di assaltare una sede della polizia studentesca, Basiji, con bottiglie Molotov.

Il regime per mantenere il controllo sull’opinione pubblica sta tentando di accostare le proteste, in seguito all’assassinio di Mahsa Amini in commissariato, con i terroristi jihadisti. La polizia ha annunciato ieri di aver disinnescato una bomba ad orologeria nascosta in una strada principale di Shiraz, la città dove c’è stato due giorni fa un assalto armato di Daiesh (Isis) in un mausoleo sciita, con decine di vittime.

Sudan

Il caso della ragazza ventenne Amal, condannata alla lapidazione, sta scuotendo il Sudan. Le associazioni per i diritti umani locali hanno tenuto, a Khartoum, un presidio davanti alla sede dell’Alta Corte, alzando cartelli con su scritto: “Lapidazione è tortura” e “Basta discriminazione delle donne”.

Funzionari del Ministero per gli affari sociali hanno ammesso che la seduta del tribunale a Kosti è stata simile ad “uno scherzo di cattivo gusto, perché i giudici non hanno ammesso la presenza della difesa e la ragazza non è stata informata dei suoi diritti al momento dell’interrogatorio”. Parole che confermano le dichiarazioni dell’avvocata Intissar Abdalla, che ha presentato il ricorso per la revisione del processo di primo grado.

Continua in tutto il mondo la campagna di solidarietà con Amal. Sulla piattaforma Avaaz, la petizione ha superato il milione di firme. In Italia, l’appello lanciato da Anbamed ha avuto risonanza sul Corriere della Sera (QUI e QUI)  e sul sito AfricaExpress (QUI). Firmate anche voi!

Palestina Occupata

Le truppe di occupazione hanno fatto irruzione all’alba di oggi nel campo profughi di Shu’fat, a nord di Gerusalemme est. Cecchini sui tetti e mezzi corazzati, come in battaglia, ma contro i ragazzi delle pietre. Ci sono diversi feriti e non si conosce al momento il numero degli arrestati.

Si sono tenuti, ieri, a Nablus, i funerali dei due lavoratori palestinesi uccisi dai soldati israeliani. Rastrellamenti sono stati compiuti dalle forze israeliane in diversi città e villaggi della Cisgiordania, con 30 arresti di giovani che si sono opposti con il lancio di pietre.

In un’audizione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’inviato internazionale per i territori palestinesi occupati, Tor Wennesland, ha affermato che “La violenza dei coloni contro la popolazione autoctona è alla base della tensione in corso”, mettendo in rilievo la disparità di comportamento delle truppe israeliane: repressione per i palestinesi e protezione per i coloni ebrei cittadini israeliani, che occupano le terre dei villaggi palestinesi. Lo stesso tema è stato affrontato dall’esperta internazionale, Francesca Albanese in una conferenza durante la plenaria dell’Assemblea Generale ONU: “A Masafer Yatta assistiamo ad un’operazione di transfer coercitivo di popolazione, per sostituirla con un’altra” (Qui)

Egitto

La decisione della Banca Centrale di liberalizzare la quotazione della lira, secondo l’andamento del mercato, si sta trasformando in una svalutazione precipitosa della moneta egiziana. Ieri ha perso il 15% del suo valore rispetto al dollaro. Il declino della lira è segnato da diversi anni, anche sotto il controllo della Banca Centrale che fissava la base giornaliera delle quotazioni: in sei anni sono passati da 9 lire per un dollaro a 23. Una svalutazione del 150%, con una media annuale del 25%. Il governo per assorbire la rabbia popolare aveva anticipato la mossa della Banca Centrale con l’aumento degli stipendi per il pubblico impiego e l’innalzamento del salario minimo per il settore privato. Misure però che non coprono l’inflazione causata dal crollo della valuta.

Arabia Saudita

Riad si allontana dal campo occidentale e si avvicina sempre di più al BRICS, il gruppo delle economie emergenti nel 2006 per contrapporsi al G7. Dopo l’alleanza con Mosca sul prezzo del petrolio e la diminuzione della produzione OPEC+ di 2 milioni di barili al giorno, l’Arabia Saudita sta rafforzando le relazioni economiche con la Cina. Si è tenuto a Riad la conferenza del “Comitato congiunto sino-saudita di alto livello”, per valutare i piani di investimenti, energia e grandi opere. Le reazioni poco diplomatiche della Casa Bianca alla politica saudita in materia energetica, hanno fatto accelerare il riavvicinamento di Riad all’asse Mosca-Pechino, senza apparente rottura nei rapporti con Washington, vero garante della famiglia reale dei Bani Saud da prima della nascita del regno.  

Mondo

Sono passati otto mesi e quattro giorni di guerra russa in Ucraina.

Sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Appello di Anbamed per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 211 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi 29 ottobre digiuna di nuovo in solidarietà con Alaa  Rosita Di Peri,  docente di Politiche, Istituzioni e Culture del Medio Oriente presso l’Università di Torino. Una profonda competenza sul Libano, unita a un grande amore per quel paese. Digiuna anche, per la prima volta, Ines Rossano.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Lo scorso 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

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1 commento

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