Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

17 gennaio 2023.

Rassegna anno IV/n. 016

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I titoli:

Palestina Occupata: Hamas ha reso pubblico un video di un soldato israeliano catturato a Gaza nel 2014.

Palestina Occupata 2: I soldati israeliani hanno ucciso un 14enne nel campo di Dheisha.

Somalia: L’Esercito ha liberato due città strategiche dalle mani dei jihadisti Shabab.

Arabia Saudita: Il PM ha chiesto la condanna a morte del prof. Awad Qarni, in carcere dal 2017 per reati di opinione.

Sudan: Raggiunto un accordo di pace tra le tribù della regione Nilo Blue.

Siria 1: Ucciso un mercenario francese che ha combattuto con i jihadisti ad Idlib.

Siria 2: Le famiglie dei detenuti truffate con la promessa di informazioni sulle loro condizioni o luoghi di detenzione.

Afghanistan: Anche i manichini dei negozi di abbigliamento devono portare il burqa.

Le notizie

Palestina Occupata

Il movimento Hamas ha pubblicato un video del soldato israeliano catturato a Gaza, Avraha Menghistu, di origine etiopica. Il soldato si rivolge al governo di Tel Aviv chiedendo “fino a quando devono aspettare lui ed i suoi compagni il giorno della liberazione?”. I commenti del movimento sono scritti in ebraico e arabo (Qui). La pubblicazione del breve video avviene nel momento in cui è stato insediato il nuovo capo delle forze armate israeliane.

Nelle mani di Hamas ci sono 4 soldati e agenti israeliani, 2 dall’invasione israeliana di Gaza nel 2014 e gli altri due sono stati catturati durante una loro penetrazione a Gaza in condizioni non chiare e sono stati ritenuti spie in perlustrazione. Il movimento non ha mai voluto dare delle informazioni sulle loro condizioni o prove di esistenza in vita. Si sono svolti diversi tentativi di mediazione indiretta, da parte dell’Egitto, per uno scambio di prigionieri, ma sono tutti falliti.  

Palestina Occupata 2

Nel campo profughi di Dheisha, vicino Betlemme, l’esercito di occupazione israeliano ha ucciso un 14enne palestinese, Amer Khaled Lutfi Al-Khamour. È stato colpito in testa con una pallottola militare. Amer è stato trasferito su auto private all’ospedale di Beit Jala, ma è spirato poco dopo.

Amer è la 13esima vittima palestinese nel 2023 ed è il quarto minore caduto in questo mese sotto i colpi dei soldati, che godono di totale immunità per i loro crimini.

Somalia

Il governo di Mogadiscio ha affermato che, in un solo giorno, sono state liberate le due cittadine Harar Tairi e Jala’ad, che erano sotto il controllo dei jihadisti Shabab. In particolare è stata importante la liberazione della strategica Harar Tairi, perché è un porto sull’Oceano Indiano e veniva usato dal movimento per reclutare jihadisti dall’estero e importare armi. La zona era sotto il controllo dei jihadisti da oltre 10 anni.

Arabia Saudita

Il pubblico ministero di Riad ha chiesto la condanna a morte per il professore universitario e predicatore, Awad Qarni. Lo rivela il figlio che è fuggito in Gran Bretagna, dove ha chiesto asilo politico. Le accuse rivolte a Qarni riguardano il suo account social e messaggi su Wapp e Telegram, nei quali ha espresso giudizi non graditi ai governanti sauditi. Qarni è stato arrestato nel 2017, durante le purghe del principe ereditario Mohammed Bin Salman, allora appena nominato erede al trono. La sentenza non è stata ancora emessa, contrariamente a quanto riferito da alcuni media. Ma la vita del professore è in pericolo. Era stato già arrestato nel 1994 e condannato a 5 anni di carcere per il suo appoggio al movimento riformatore Sahua (il Risveglio), considerato vicino alla Fratellanza musulmana. In Arabia Saudita i processi simili avvengono senza avvocati di fiducia e per “reati” di opinione. Recentemente i tribunali del regno hanno emesso condanne pesantissime, come i 34 anni comminati a Salma Shahab e i 45 anni a Nora Qahtani. W il neo rinascimento arabo.

Sudan

Nella provincia di Nilo Bue è stato raggiunto un accordo di tregua tra le tribù che erano in conflitto, con gravi perdite di vite umane e soprattutto la fuga di almeno 200 mila sfollati rifugiati in Etiopia e Sud Sudan. L’accordo richiama quello di pace di Juba e delega all’esercito nazionale sudanese il compito di supervisionarne il rispetto.  

Siria 1

Un jihadista di nazionalità francese è stato ucciso in uno scontro tra le forze governative e la “Brigata Stranieri”,  a Gebel Zaouia, a sud di Idlib. Sufian Morabit, alias Abu Hamza, era giunto in Siria nel 2017 e aveva combattuto in diverse città con la brigata formata tutta da francesi di origine maghrebina, reclutati dal discusso jihadista francese di origine senegalese, Omar Diaby noto con l’appellativo Omsen. Domenica Abu Hamza è stato colpito in testa da una pallottola di un cecchino dell’esercito, penetrato nelle zone controllate dal gruppo jihadista. La notizia si è diffusa per la pubblicazione dei video dei funerali che si sono tenuti con la partecipazione dei miliziani francesi accampati nella zona.   

Siria 2

Le organizzazioni di difesa dei diritti umani stanno compiendo una campagna, presso le famiglie dei detenuti o spariti forzati, contro le reti di truffatori che sfruttano la disperazione dei parenti, per lucrare migliaia di dollari senza poi fornire nessuna informazione certa. Il fenomeno si alimenta ogniqualvolta si annuncia un’amnistia presidenziale. La famiglia viene avvicinata da una persona che sostiene di essere uscito di recente dal carcere, con l’aiuto di un avvocato, e di aver incontrato loro figlio e parlato con lui in carcere, fornendo informazioni dettagliate. La naturale inclinazione dei parenti è quella di chiedere un contatto con questo avvocato. In questo modo vengono spillate ai parenti cifre esorbitanti senza portare nessun reale vantaggio. La rete criminale è formata da agenti dei servizi in congedo che usufruiscono delle collaborazioni di alti ufficiali a conoscenza dei dossier degli arrestati. Una famiglia di Hama ha dovuto vendere la casa per ottenere informazioni sul figlio, arrestato nel 2012 mentre lavorava nel campo agricolo di proprietà. Sono stati truffati per lunghi due anni con informazioni fasulle, rinvii e promesse. Nello scorso agosto hanno ricevuto la comunicazione ufficiale dal ministero dell’interno che il ragazzo è morto nel 2016, senza specificare né come, né dove e soprattutto senza dare indicazioni su dove è stato sepolto.

In Siria – secondo la Rete per i diritti umani – ci sono 135 mila detenuti tra i quali 3684 minori e 8469 donne. Gli spariti forzati, cioè gli arrestati dei quali non si sa più nulla, sono 96 mila. Queste cifre riguardano gli spariti nelle mani del regime e non comprendono quelli finiti nelle mani di Daiesh e delle altre organizzazioni jihadiste.

Afghanistan

Adesso siamo al ridicolo. I comandanti taliban hanno ordinato ai commercianti di abiti femminili di coprire le teste dei manichini esposti nelle vetrine. Sembra una fake news, ma purtroppo non lo è. Un anno fa i taliban avevano chiesto ai negozianti di abbigliamento di distruggere i manichini, perché rappresenterebbero delle statue o idoli vietati dalla sharia. In seguito alla protesta dei commercianti, base di consenso degli islamisti, con la motivazione dell’alto costo pagato e delle conseguenze negative sulle vendite, già scarse per la crisi economica causata dall’embargo internazionale, il ministero ha cambiato la direttiva col l’obbligo di coprire le teste con la stoffa oppure con sacchetti neri di plastica.

Notizie dal mondo

Sono passati dieci mesi e 23 giorni di guerra russa in Ucraina.

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