Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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23 maggio 2023

Rassegna anno IV/n. 142 (1029)

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I titoli:

Palestina occupata: Offensiva militare israeliana in Cisgiordania. 3 giovani uccisi, decine di arrestati e terreni agricoli evacuati. 

Sudan: La tregua non ha retto. All’alba elicotteri dell’esercito hanno attaccato ad Omdorman. L’UA condizione l’invio di caschi blu all’avvio di un’intesa politica.     

Turchia: L’ultranazionalista Ogan appoggia Erdogan nel voto di ballottaggio, il prossimo 28 maggio.

Iran: Si è dimesso Shamkhani, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Era l’uomo del dialogo con i paesi arabi.

Egitto: Il giornalista Hamza Zawba, esule all’estero è stato condannato in contumace all’ergastolo.

Le notizie:

Palestina occupata

Nel campo profughi di Balata, nei pressi di Nablus, in Cisgiordania, l’esercito di occupazione israeliano ha ucciso, ieri, tre giovani palestinesi. L’operazion di rastrellamento è stata compiuta con un’ingente mobilitazione di forze. Nel campo sono penetrati 50 veicoli militari.

A Jenin, in un’altra operazione, sono state arrestate tre persone.

All’alba di oggi, le truppe israeliane sono entrate nel villaggio di Naaleen, ad ovest di Ramallah, in Cisgiordania. Protetti da cecchini sui tetti alti e da droni, i soldati hanno preso il controllo di una casa accerchiandola, per far entrare i bulldozer e demolirla. Una punizione collettiva contro la famiglia Al-Khawaja, per il sospetto che loro figlio sia stato l’autore di un attacco armato a Tel Aviv, nel quale era rimasto ucciso.  

Le incursioni e le uccisioni da parte dell’esercito occupante vanno di pari passo con la confisca delle terre dei contadini palestinesi, per assegnarle alle colonie ebraiche. Nella valle del Giordano, a Hamsa Foga, 4 famiglie sono state costrette ad abbandonare case e terreni per ordine dei militari.

I governi israeliani, questo come quelli passati, non riconoscono la soluzione dei due Stati e intendono dominare militarmente i palestinesi, trasformandoli in una massa di profughi senza identità. Un piano di prepotenza e arroganza, che non avrà sbocchi.

Sudan

Nelle prime ore di stamattina è stata rotta la tregua entrata in vigore la sera di ieri. Ad Omdorman, la zona della capitale ad ovest del Nilo, elicotteri dell’esercito hanno bombardato postazioni delle milizie. Le due parti si accusano a vicenda di aver cominciato le violazioni. L’accordo siglato a Gedda sabato prevedeva una tregua limitata a 7 giorni per fini umanitari, evacuare i militari dagli ospedali e dalle sedi governative.

Quel che viene definito “meccanismo di controllo”, previsto da sauditi e statunitensi, in realtà non è chiaro e sembra basarsi soltanto su sorveglianza satellitare. La presenza di truppe di interposizione a terra sarà affidata in una seconda fase a truppe africane, ma finora l’Unione Africana non è stata coinvolta nel processo negoziale. Il neo nominato vice presidente del Consiglio sovrano sudanese, Aqar, è stato in visita a Juba, dove si è incontrato con il presidente sud-sudanese. La condizione dell’UA per mandare i suoi soldati in Sudan è quella di un’intesa politica tra le parti sudanesi.

Turchia

Sinan Ogan, il candidato della destra ultranazionalista, che con il 5,2% dei voti alle elezioni presidenziali turche era arrivato terzo, ha fatto sapere che sosterrà Erdogan al ballottaggio di domenica 28 maggio. La conferenza stampa è stata trasmessa in diretta dalla Tv di Stato TRT. Per ottenere questo sostegno, il presidente in carica è andato a trovare Ogan, ieri l’altro domenica, nella sede del suo partito. In cambio del sostegno, gli ha offerto la vice presidenza.

Il candidato dell’opposizione, Kilicdaruglo, ha cambiato la sua strategia comunicativa, ma rischia di affossare maggiormente le sue già scarse opportunità di vittoria. Ha caratterizzato il suo discorso, spostandolo sui temi dei nazionalisti, abbandonando i toni concilianti. Ha inasprito l’attacco contro i profughi siriani e i migranti in generale (“Rimpatrieremo i profughi entro due anni”), ma la cosa più grave è contenuta in una registrazione di un suo discorso interno alla tavola dell’alleanza. Secondo questa anticipazione della Babala TV, il candidato dell’opposizione avrebbe detto: “Rovesceremo le montagne sulla testa del PKK”. La registrazione sarà trasmessa oggi pomeriggio da un talk show popolare del canale.

Kilicdaruglo al primo turno non aveva convinto i nazionalisti, nel ballottaggio perderà i moderati e i curdi. Secondo molti analisti, la forbice che lo dividerà da Erdogan sarà ancora più ampia.     

Iran

Il presidente del Consiglio supremo per la sicurezza dello Stato iraniano, Alì Shamkhani, si è dimesso e al suo posto è stato nominato il generale Alì Akbar Ahmadian che copriva l’incarico di presidente del Centro strategico dei Guardiani della Rivoluzione. Shamkhani aveva anticipato le sue dimissioni, pubblicando sul proprio account social un verso di un poeta iraniano del X secolo del calendario iraniano-islamico. Shamkhani è un militare che ha occupato diversi incarichi ministeriali importanti (industria militare e difesa) ai tempi dei presidenti riformisti Khatimi e Rouhani. Da quando sono arrivati al vertice del potere i conservatori, la sua presenza alla testa del sensibile Consiglio per la sicurezza dello Stato è stata bersagliata da attacchi e richieste di dimissioni. All’inizio dell’anno, dopo l’esecuzione di un suo ex consigliere, Alì Rida Akbari, condannato a morte per spionaggio a favore del governo britannico, gli attacchi contro di lui sono diventati espliciti.

Shamkhani è stato l’uomo del dialogo con i paesi arabi del Golfo e l’accordo con l’Arabia Saudita, firmato a Pechino, per la ripresa delle relazioni diplomatiche, porta la sua firma.       

Egitto

La Corte suprema per la sicurezza dello Stato del Cairo ha condannato all’ergastolo, in contumace, il medico e giornalista Hamza Zawba, ex portavoce del partito “Libertà e Giustizia”, cartello elettorale della Fratellanza Musulmana. Zawba è esule politico ad Istanbul e conduce diverse trasmissioni tv dell’opposizione sul canale “Mikammelin” (Proseguiremo il cammino), che adesso trasmette dalla GB, dopo il riavvicinamento tra Erdogan e Al-Sissi. L’accusa fotocopia per gli oppositori egiziani è quella dell’adesione ad un’organizzazione terroristica. Insieme a lui sono stati condannati all’ergastolo altri 13.   

Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 28 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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