Per ascoltare l’audio di oggi, 09 settembre 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 245 (1496)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Il governo e esercito israeliani tirano dritto e non guardano in faccia a nessuno. Bombardano i civili e dichiarano di aver colpito comandi di Hamas. E tra i giornaloni scorta mediatica del genocidio trovano orecchi disponibili ad ascoltare e penne a divulgare la falsità. Le vittime di questi bombardamenti sono civili, in maggioranza donne e bambini, come mostrano i video dei media arabi presenti sul terreno.

Nella giornata di ieri domenica, sono state compiute tra stragi. Negli ospedali sono arrivati i corpi di 33 uccisi e 145 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco. 

Situazione umanitaria

Un rapporto delle organizzazioni umanitarie dell’ONU operanti a Gaza è stato presentato al Consiglio di Sicurezza. Nel rapporto la situazione viene descritta più che catastrofica. Migliaia di famiglie non ricevono gli aiuti dall’inizio di agosto. Oltre a vietare il passaggio degli aiuti alimentari e sanitari, l’esercito israeliano compie devastazioni nei terreni che i palestinesi hanno coltivato.

Quello che non scrivono i funzionari dell’ONU è che queste misure hanno un solo obiettivo: deportare la popolazione di Gaza.

Cisgiordania

Un camionista giordano ha sparato al valico di frontiera tra la Giordania e la Cisgiordania occupata, uccidendo tre poliziotti israeliani. È stato ucciso all’istante dall’intervento di una pattuglia dell’esercito israeliano. Secondo le forze di sicurezza di Amman si tratterebbe di un’azione individuale, perché l’uomo non ha trascorsi politici. La stampa giordana scrive che il suo gesto è una risposta alla repressione quotidiana che vive la gente palestinese per mano israeliana sia a Gaza che in Cisgiordania. In diverse città giordane si sono tenute manifestazioni di sostegno alla resistenza palestinese e raccolta fondi per la famiglia del camionista.

Netanyahu accusa l’Iran di essere dietro il gesto, uno spauracchio per nascondere il fallimento delle sue politiche estremiste di violazioni del diritto internazionale. Un quotidiano del Cairo scrive che l’occupazione crea resistenza.

Nel frattempo prosegue la repressione militare feroce in tutte le città palestinesi alla quale vanno aggiunte le incursioni dei coloni per impossessarsi dei terreni di agricoltori e pastori e le ordinanze di demolizione delle case a Gerusalemme est per deportarne la popolazione palestinese. a Selwan, dal gennaio sono state demolite 128 case.

Israele

Secondo la stampa israeliana l’esercito e i servizi di sicurezza sono preoccupati per la divulgazione di documenti falsi riferiti a Hamas, che sarebbero stati trovati in un tunnel dalle truppe israeliane. Questi documenti sono stati pubblicati dal discutibile quotidiano tedesco Bild e da Jewish Cronicle. Secondo questi documenti, Senwar non è interessato al cessate il fuoco, ma vuole il proseguimento della guerra per ricostruire la propria organizzazione militare e continuare a governare la Striscia. L’esercito israeliano smentisce queste rivelazioni e dichiara che non vi è traccia tra i documenti di Hamas rinvenuti nei tunnel di tali dichiarazioni.

Il sospetto è che all’interno del governo vi sia chi intende smantellare gli sforzi della trattativa condotta dai servizi di sicurezza israeliani, liberando Netanyahu da tutte le responsabilità del fallimento e addossandole ai dirigenti di Hamas.

Trattative

Tante dichiarazioni da fonti Usa e israeliane sulle proposte sul tavolo, ma di trattative in realtà non c’è neanche una sola traccia. Le dichiarazioni di Netanyahu sul controllo militare permanente di Gaza ed in particolare sul corridoio di confine con il Sinai, hanno fatto saltare il tavolo. Lo stesso Egitto non è interessato a proseguire una mediazione nella quale subisce un’umiliazione. In ambiente dell’amministrazione Biden serpeggia la convinzione che non c’è partita con Netanyahu, deciso a prolungare l’occupazione di Gaza e le operazioni militari fino a novembre, per non dare chance alla Harris di festeggiare un successo diplomatico. Secondo rivelazioni stampa, la presentazione della tanto sbandierata ultima proposta USA è stata rinviata a sine die.

Diplomazia

Il rappresentante della politica estera dell’unione Europea, Borrell, è in visita al Cairo, Amman e Qatar. La diplomazia europea è alla ricerca di un ruolo, dopo che è stata praticamente estromessa dall’iniziativa statunitense. Dal governo Netanyahu, Bruxelles ha ricevuto uno schiaffo sonoro. È stato negato il visto a Borrell per la visita in Israele. Nessun commento sui media e di anticipa la spiegazione di Tel Aviv (il ministro Katz è indisponibile), senza rilevare l’enormità del gesto.

Algeria

Il presidente Tabboune ha vinto un secondo mandato. Lo ha comunicato ieri sera l’ente elettorale, dopo la conclusione dello spoglio dei voti di venerdì. L’ente elettorale sostiene che l’affluenza alle urne è stata del 48 pc, ma c’è qualcosa che non torna nelle cifre dei voti ottenuti dal vincitore pubblicate dallo stesso ente. Tabboune ha vinto con il 94,65 pc con un numero di voti ottenuti di 5.320.000 su un totale di 5.650.000 votanti. Facendo i conti su un totale di 24 milioni di aventi diritto, l’affluenza alle urne è stata del 23,5 pc, una debacle per il presidente. Più di tre quarti della popolazione non è contenta della politica e dei risultati economici e sociali e soprattutto in materia di diritti democratici all’espressione ed all’organizzazione politica.

Iraq

Un altro scandalo di corruzione scuote l’Iraq. Questa volta molto più grande di quello di due anni fa che aveva assunto la denominazione mediatica di ladrocinio del secolo. La notizia è stata rivelata da un deputato che ha spulciato nelle carte del ministero dei trasporti. Si tratterebbe di contratti per la modernizzazione del trasporto ferroviario per 18 miliardi di dollari, contratti che in realtà non sono mai stati operativi ma rimasti sulla carta. I protagonisti della nuova malversazione di denaro pubblico ruotano attorno ad un imprenditore di nome Nour che è riuscito a fuggire all’estero, dopo un breve periodo di arresto, pagando una cauzione di 120 milioni di dollari. Il personaggio ha anche concessioni per la gestione dei porti di Bassora tuttora operanti, ma nessuna autorità giudiziaria abbia messo le mani sui suoi affari. La stampa irachena si chiede chi siano i politici influenti che stanno dietro a questo personaggio.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sei mesi e 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il governo tedesco è per una conferenza di pace con la Russia. Un rapporto di Kiev svela che l’esercito ucraino è divorato dalle diserzioni e subordinazioni.  

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APPROFONDIMENTI:

Aya Ashor: Diario da Gaza (leggi tutto

Ilan Pappè: sradicare le radici della violenza leggi tutto

[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto

[Recensione] “Palestina-Israele, il lungo inganno; la soluzione imprescindibile”, di Mario Capanna e Luciano Neri di Farid Adly QUI

Appello per Gaza della rete italiana per la Pace e il disarmo Leggi tutto

La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

[Echi della stampa araba] n°18: Visto Schengen, un viaggio al limite dell’umiliazione. A cura di Margaret Petrarca (Leggi tutto)

[Finestra sulle Rive Arabe] “Il mare nella letteratura araba contemporanea”, di Antonino D’esposito. QUI====================================================

1 commento

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