“Spero che mia figlia che non debba vivere la vita che sto vivendo io: sempre nel timore della violenza. Questo film riflette la dura realtà che sopportiamo da decenni”, dice il palestinese Basel Adra.

L’Oscar per il miglior documentario alla 97/a edizione dei premi è andato a ‘No Other Land’ Diretto, prodotto, scritto e montato da un collettivo israelo-palestinese di Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham.
“L’Oscar a No Other land è una grande vittoria per un documentario che negli Usa non ha trovato un distributore: ‘Siamo intrecciati. Non saremo mai sicuri se gli altri non saranno sicuri”, hanno detto Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham accettando il premio e chiedendo al mondo di fermare “la pulizia etica” del popolo palestinese.
“Spero che mia figlia che non debba vivere la vita che sto vivendo io: sempre nel timore della violenza. Questo film riflette la dura realtà che sopportiamo da decenni”, dice il palestinese Basel Adra. “Abbiamo deciso di realizzare questo doc perché insieme le nostre voci sono più forti e perché la distruzione di Gaza deve finire e gli ostaggi devono essere rilasciati: la politica estera di questo Paese sta ostacolando la strada”, sottolinea l’israeliano Yuval Abraham.
Tanti gli applausi al Dolby Theatre e nella sala stampa.
Il film documenta la distruzione della comunità palestinese di Masafer Yatta, nella Cisgiordania occupata, da parte dell’esercito israeliano, per dare spazio alla colonizzazione ebraica israeliana e deportare i palestinesi dalla loro terra.
No Other Land, in Italia distribuito da Wanted ,si focalizza sulla resistenza degli abitanti e sull’alleanza inaspettata tra Basel Adra, un attivista palestinese, e Yuval Abraham, un giornalista israeliano. Presentato in anteprima alla Berlinale 2024, ha vinto il premio per il miglior documentario.