Per ascoltare l’audio di oggi, 20 aprile 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/108 (1710)
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Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.
Le notizie
Genocidio a Gaza
Nuovi ordini di deportazione della popolazione dalla zona est di Khan Younis sono stati emessi dai generali israeliani. La gente accampata nelle tende di fortuna è stata bombardata provocando due stragi con 5 e 11 persone uccise. Tutte donne e bambini.
Ieri, il rapporto giornaliero del ministero della sanità elencava 92 corpi giunti negli ospedali e 219 persone ferite.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ha confermato che gli ospedali pediatrici e neonatali della Striscia di Gaza sono privi di attrezzature mediche e operano in condizioni estremamente difficili, a causa del divieto imposto dall’occupazione israeliana all’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia dal 2 marzo. L’organizzazione ha affermato in un comunicato stampa che la sopravvivenza dei bambini di Gaza dipende dall’imposizione del cessate il fuoco e dall’ingresso degli aiuti nella Striscia, sottolineando la necessità di consentire nuovamente a tali aiuti di entrare nella Striscia.
Pasqua a Gerusalemme
Nel giorno sabato santo, le forze di occupazione israeliane hanno concentrato ingenti truppe nella città vecchia di Gerusalemme est. Sono state disturbate le cerimonie cristiane per dare spazio a quelle ebraiche. Praticamente la chiesa del Santo Sepolcro è stata assediata impedendo ai fedeli cristiani palestinesi di raggiungere il luogo di culto per la cerimonia. Fonti locali hanno riferito che le forze di occupazione hanno impedito ai fedeli di accedere alla Chiesa del Santo Sepolcro e li hanno trattenuti ai posti di blocco, tra cui il nunzio apostolico a Gerusalemme, rappresentante del Vaticano presso lo Stato di Palestina, l’arcivescovo Adolfo Tito Yllana.
Il giornalista Rami Ghattas ha pubblicato un video, sul suo proprio canale social, nel quale ha sostenuto che nella più importante chiesa della cristianità e nella piazza antistante c’erano più militari armati che fedeli.
Cisgiordania
Un attacco di truppe israeliane a Beit Fourek, vicino a Nablus. I soldati al loro ingresso hanno sparato per le strade contro i ragazzi che lanciavano pietre e molotov. Un attacco simile è avvenuto a el-Khalil. In tutt’e due i casi, al seguito delle truppe c’erano i reparti con i bulldozer che hanno devastato le infrastrutture urbane.
Proseguono, dal 21 gennaio, le operazioni militari a Jenin e Tulkarem. Le truppe di occupazione stanno smantellando i campi profughi delle due città, con deportazione degli abitanti e demolizione delle case. Ieri a Tulkarem sono state demolite con la dinamite 6 case.
Yemen
34 raids Usa sul territorio yemenita in 24 ore. Da metà marzo, non passa un giorno senza un attacco statunitense sulle città yemenite. Il Pentagono parla di obiettivi militari, ma a morire sono i civili.
Gli Houthi hanno dichiarato di aver abbattuto due droni sofisticati Usa del tipo MQ-19, pubblicando le immagini con i rottami del velivolo con attorno dei combattenti yemeniti.
Iran/Usa
I negoziati USA-Iran con la mediazione dell’Oman, che si sono svolti ieri a Roma, hanno fatto un passo in avanti nel riavvicinare le posizioni tra le due parti. Alla trattativa indiretta hanno partecipato l’inviato speciale statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, il ministro degli esteri iraniano, Abbas Iraqji, e il ministro degli esteri omanita, Badr bin Hamad Al-Busaidi. Il ministro degli esteri italiano si è limitato a ricevere alla Farnesina le delegazioni, ma non ha giocato nessun ruolo nel negoziato.
Un segnale positivo è la definizione della data del prossimo incontro, il terzo, sabato prossimo a Mascate, capitale dell’Oman. La stampa iraniana scrive che Teheran ha chiesto garanzie scritte contro il ritiro di Washington dall’accordo. Gli osservatori mediorientali scrivono che le trattative, per la prima volta, non sono state accompagnate, da parte Usa, di minacce di bombardamenti in caso di mancato accordo.
La stampa israeliana scrive che Netanyahu pensa ad un attacco sui siti nucleari iraniani, senza il sostegno statunitense.
Marocco
Centinaia di persone hanno partecipato al presidio, vicino al porto di Casablanca, per protestare contro l’attracco di navi che trasportano materiale bellico USA diretto in Israele. L’iniziativa è promossa dai sindacati portuali marocchini e da organizzazioni della società civile sostenitrici della causa palestinese. Molte bandiere della Palestina e i cartelli che invitano il governo di Rabat a rompere le relazioni diplomatiche con Israele.
Tunisia
Condanne durissime nei processi di politici, giornalisti ed imprenditori relativi alle inconsistenti accuse di “complotto contro la sicurezza dello Stato”. Le pene vanno da 13 a 66 anni di reclusione. Una delle prove dell’accusa è un video, di un incontro in un noto caffè di Tunisi, che ritrae alcuni politici con un imprenditore e un giornalista.
Nessuno degli accusati era presente in aula e la sentenza è stata emessa senza la loro testimonianza. Il tribunale ha chiesto di sentirli in video, senza la loro presenza fisica, perché a causa del loro sciopero della fame molti di loro si sarebbero presentati in pubblico in condizioni debilitate. Giudici asserviti al potere politico.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà/Al-Najdah
L’Associazione Al-Najdah ha pubblicato un augurio sul proprio account FB: “Auguri in occasione della Santa Pasqua a tutti i fratelli e sorelle cristiani nel mondo, in Palestina, e in particolare in Italia.
Speriamo sia un’occasione di pace per il mondo intero e la fine del genocidio e della deportazione del nostro popolo palestinese.
I bambini di Gaza non dimenticheranno mai il vostro sostegno
Associazione di Soccorso Sociale-Gaza-Palestina”.
La pagina (in arabo) si trova al link: https://www.facebook.com/alnajda
Si trovano molte foto sulle attività di Al-Najdah come la distribuzione dei pasti caldi e l’acqua.
Anbamed incontra gli affidatari in diverse città italiane, da Milano (12 maggio), a Trofarello in provincia di Torino (il 13 maggio), a Chiavari (14 maggio) e a Bologna (15 maggio). Tutti i particolari del programma: clicca.
ACM, nostra partner nel progetto “Ore Felici per i Bambini di Gaza”, ha trasferito ad Al-Najdah la somma di 8.050,00 euro raccolti nel mese di marzo. È arrivata due giorni fa la 25esima adozione. Molte anche le quote una tantum per i pasti caldi alle famiglie con bambini/e orfani/e. Un risultato eccellente.
Ci sono arrivati in banca dei contributi per adozioni, ma non abbiamo ricevuto comunicazioni dagli affidatari, che non riusciamo a contattare. Preghiamo i donatori di scriverci per avvisarci e fornirci i loro contatti email e telefonici, per semplificare le comunicazioni.
Ci arrivano ancora diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico.
Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, un mese e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Putin ha dichiarato una tregua in occasione della Pasqua.
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