di Laura Ressa (Ripreso dall’account socia dell’autrice, cheringraziamo)

In mezzo a tonnellate di ipocrisia e tsunami di noncuranza ed egocentrismo, in un mondo che affoga sotto le macerie del proprio individualismo, fa bene sapere che esistono ancora voci libere, voci che denunciano, che continuano a esistere e ad esserci anche quando sembra non ci sia bisogno, non convenga, non sia il caso di.
Ne è un esempio Fabio Magnasciutti, che sempre colpisce al cuore ma che negli ultimi tempi con le sue vignette sta facendo qualcosa di ancor più incredibile, agendo spinto da quella cosiddetta urgenza di dire, di esserci, che in troppi hanno perso preferendo soccombere sotto l’anonimato di una colpevole indolenza.
Quanti sedicenti “giornalisti”, quanti scrittori, quante persone del mondo dello spettacolo tacciono, certi di non essere nella posizione di dover dire o fare nulla, certi di potersi nascondere dietro i “non è mia competenza” “non spetta a me” “non sono in grado di” “non rientra nel mio ruolo” e bla bla bla, capaci ancora di farneticare sulle proprie vite ma del tutto incapaci di dire una sola parola sulla devastazione e desolazione che li circonda.
Ormai, si sa, essere umani non rientra nelle nostre competenze, non fosse altro che per il fatto che in effetti definirci “umani” non ci fa più onore considerato ciò che è in grado di fare la specie umana.
E quindi anche qui, in questo luogo della dichiarata e ostentata non competenza, della autocelebrazione, nel luogo per molti deputato solo alle corbellerie (ancora oggi – ma davvero fate??) vi consiglio invece di leggere, di portare anche fuori dalla vostra bolla e di riflettere su quanto stanno divulgando, scrivendo, documentando quelli che hanno scelto di non farsi fagocitare dalla cecità.

Oltre a Fabio Magnasciutti, già citato sopra, mi permetto di citarne e taggarne alcuni affinché possiate approfondire la loro voce, seguire le loro inchieste, leggere i loro articoli, partecipare ai loro presidi, conoscere le loro azioni concrete e le loro parole, e farvi cassa di risonanza su quanto viene colpevolmente omesso o strategicamente nascosto per far spazio a quelle scemenze che ci promettono di salvarci dal dolore ma che ci fanno solo diventare più stupidi, più soli, infinitamente più miserabili di quanto già non siamo. Ecco, appunto, alcune delle voci alle quali oggi (e non solo oggi) non possiamo rinunciare: Ludovica JonaLuigi DanieleAlessandro FerrettiMichela OcchipintiEleonora SgaravattiFrancesca FornarioMarcella BrancaforteAl Hassan SelmiMoni Ovadia (Pagina Ufficiale)Chiara AvesaniMatteo DelbòAcsecnarf Albanese.
Ce ne sono certamente molte altre di voci, e purtroppo fanno meno chiasso di chi detiene il potere e distrugge, non vengono citate nel circo del mainstream o in televisione. E allora l’impegno di ciascuno di noi – se non abbiamo il coraggio di agire – dovrebbe essere quello di fornire quantomeno un megafono a chi con autenticità e coraggio cerca di abbattere i muri dell’indecenza umana. 

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