Per ascoltare l’audio di oggi, 23 giugno 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/169 (1771)
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A maggio c’è stato ancora un leggero calo delle donazioni a favore di Anbamed. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 9. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 485,00 €
(- 170,00 € rispetto al precedente mese di aprile).
Adozioni a distanza: In cambio è stato importante l’impegno dei nostri lettori a favore dei bambini di Gaza: 2.710,00 € tra adozioni e pasti caldi.
Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Forte adesione all’iniziativa dello sciopero della fame a staffetta, intrapresa nel quadro della web mobilitazione permanente avviata il 9 maggio: #ultimogiornodiGaza.
Per aderire: scrivere nome, cognome, città, professione e il giorno prescelto per compiere il digiuno, a: mailto:anbamedaps@gmail.com.
Le notizie
L’aggressione USA all’Iran
Le mega-bombe statunitensi hanno colpito le tre centrali iraniane, ma non hanno distrutto il sistema nucleare. L’uranio arricchito era stato trasferito due giorni prima in altri luoghi. Lo dicono fonti iraniane e altre dell’Aiea (che in realtà non rientra fra i compiti dell’organismo ONU svelare informazioni sensibili).
La risposta iraniana ritarda. Teheran gioca con i nervi di Trump. Il dipartimento di Stato ha ridotto il personale nelle ambasciate di Baghdad e Beirut e il Pentagono ha messo in massima allerta i circa 40 mila militari USA nelle basi in M.O. Il ministro degli esteri iraniano, Arakji, è in visita a Mosca dove si incontrerà con Putin. “La nostra è una collaborazione strategica”, ha detto ai giornalisti. guarda
I media dei paesi Nato scrivono che l’Iran intende bloccare lo stretto di Hormuz. Un’idiozia di terrorismo mediatico. Nessun responsabile governativo di Teheran ha mai accennato ad una simile eventualità. C’è soltanto una dichiarazione di un deputato iraniano precedente all’attacco di Trump. Un passo simile sarebbe come tagliarsi le gambe, perché strangolerebbe la stessa economia iraniana e metterebbe contro un importante alleato come la Cina.
Gli ipocriti politici Ue dichiarano: “Raggiunto un punto di equilibrio, Teheran non reagisca”.
La nuova Germania del MO
Di nuovo attacchi israeliani contro l’Iran e lancio di missili iraniani sul territorio israeliano. Un drone è stato abbattuto dalla contraria iraniana nei cieli di Teheran.
Il ricercato dalla giustizia internazionale per crimini di guerra, Netanyahu, chiede la resa dell’Iran: “Adesso si può mettere fine al conflitto. Basta che lo dichiari Khaminei”. E poi annuncia un futuro di pace per Israele: “Risultati inimmaginabili. Vedoora opportunità per la pace. Si allargheranno gli accordi di Abramo”. Vende fumo agli israeliani e manda minacce ai paesi arabi. Tradotto: “Se non vi sottomettete alle nostre volontà di dominio ed al nostro espansionismo territoriale, vi toccherà la sorte dell’Iran”.
Genocidio a Gaza
51 uccisi e 104 feriti nella giornata di ieri. Israele ha continuato a bombardare, anche stamattina, i campi di sfollati e i centri di distribuzione degli aiuti organizzati dall’esercito in collaborazione con la società di mercenari statunitensi. Elicotteri israeliani hanno mitragliato gli affamati che raccoglievano da terra i sacchi di farina. Sono 23 gli assassinati stamattina, secondo la dichiarazione dell’ospedale Nasser, dove i loro corpi sono stati trasportati.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Giornalisti nel mirino
L’accampamento di tende dei giornalisti palestinesi vicino all’ospedale Nasser di Khan Younis è stato bombardato dall’esercito israeliano. Un attacco mirato e deliberato, perché subito dopo le bombe i cecchini hanno bersagliato la zona di pallottole. Per fortuna nessun giornalista è stato ucciso, ma solo alcuni feriti. Con le prime bombe c’è stato il fuggi fuggi e le tende sono state abbandonate. Molti danni alle apparecchiature, computer, macchine fotografiche, videocamere e sistemi di trasmissioni satellitari. Israele non vuole che il mondo sappia dei suoi crimini contro la popolazione di Gaza.
Cisgiordania
Le irruzioni militari israeliane nelle città e villaggi palestinesi della Cisgiordania e nel circondario di Gerusalemme est avvengono tutti i i giorni e sempre con un crescendo inaudito di violenza bruta delle truppe. Oltre all’operazione in corso da due giorni a Dora, vicino a el-Khalil, è in corso da ieri sera un rastrellamento a Toubas, nel nord.
L’operazione israeliana a Jenin ha avuto un effetto drammatico sulla vita dei cittadini: 600 case demolite con i bulldozer o la dinamite, 22 mila sfollati coercitivi e oltre 43 uccisi dall’inizio dell’aggressione.
Siria
Esplosione in una chiesa a Damasco. 20 fedeli cristiani uccisi e 62 feriti. Rivendicato dall’ISIS. Un attentatore suicida si è fatto esplodere in mezzo ai fedeli nella chiesa greco-ortodossa di Sant’Elia. È il primo attacco del suo genere dalla caduta del regime degli Assad. Secondo testimoni oculari, l’attentatore è entrato nella chiesa sparando ed una volta dentro si è fatto esplodere. La struttura di legno della chiesa è stata danneggiata seriamente.
Sciopero della fame a staffetta contro il genocidio
Siamo entrati nel II mese di digiuno per Gaza. Oggi, Lunedì 23 giugno, prosegue per la 39a giornata l’azione nonviolenta di sciopero della fame per 24 ore a staffetta. L’azione continuerà nei prossimi giorni con la partecipazione di altri gruppi, fino al cessate il fuoco definitivo. Gli iscritti sono tantissimi e, secondo le disponibilità espresse, costruiremo il calendario con l’elenco dei partecipanti di tantissime città italiane, europee e arabe.
Per leggere l’elenco aggiornato dei nomi dei digiunatori di oggi: clicca!
È un digiuno del cibo e non della sete. Si può liberamente bere.
Se volete partecipare nei prossimi giorni, scrivete un messaggio di posta elettronica con nome, cognome, città di residenza, professione (facoltativa), data prescelta (anche più di una, volendo) e un pensiero che pubblicheremo con l’elenco generale di tutti gli aderenti. Le adesioni vanno inviate esclusivamente a: mailto:anbamedaps@gmail.com
Manderemo un email di avviso, il giorno prima, a tutti i digiunatori del turno.
In molte realtà sono stati organizzati dei presidi nelle piazze e di fronte ai palazzi del potere oppure creato momenti di condivisione collettiva del digiuno. Sono iniziative pregevoli che raccomandiamo, chiedendo agli organizzatori di comunicarci in anticipo gli eventi programmati e mandarci eventualmente foto da pubblicare.
Appello Emergency
Emergency ha lanciato un appello per chiedere al governo italiano di agire. Sono arrivate già 254.654 firme (alle 10:00 di stamattina). Manca la tua? Affrettati, i bambini di Gaza non possono aspettare. clicca per firmare!
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Pubblicato sul nostro sito il testo in italiano dell’appello per la liberazione del dott. Hussam Abu Safiya. clicca. Eventuale firma dell’appello va segnata sul sito indicato più sotto.
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire.
Solidarietà/Al-Najdah
Domani martedì 24 giugno a Milano si terrà un incontro pubblico di presentazione del progetto Al-Najdah e di riflessione sulla situazione a Gaza. È organizzato dagli affidatari dei bambini orfani di Gaza, con un intervento audio della direttrice dell’associazione per il soccorso sociale palestinese, Asmaa Khaled. Ci saranno letture di poesie palestinesi e diversi interventi. Il programma nella seguente pagina del sito: Sguardi x la Palestina
Molti lettori ci scrivono per sapere maggiori info sulla campagna “Ore Felici per i Bambini di Gaza”. È arrivata due giorni fa una nuova adozione a distanza. Continuano ad arrivare contributi una tantum per i pasti caldi. La gara di solidarietà con la popolazione ed i bambini di Gaza non perde vigore. Le adozioni sono arrivate al numero di 39, nell’arco di soli tre mesi.
Per chiedere info o aderire, scrivete a: anbamedaps@gmail.com
Potete leggere la cronologia delle azioni del progetto Ore Felici per i Bambini di Gaza, la campagna di adozioni a distanza clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, tre mesi e 28 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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