Per ascoltare l’audio di oggi, 03 luglio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/179 (1781)

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A maggio c’è stato ancora un leggero calo delle donazioni a favore di Anbamed. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 9. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 485,00

(- 170,00 € rispetto al precedente mese di aprile).

Adozioni a distanza: In cambio è stato importante l’impegno dei nostri lettori a favore dei bambini di Gaza: 2.710,00 € tra adozioni e pasti caldi.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Forte adesione all’iniziativa dello sciopero della fame a staffetta, intrapresa nel quadro della web mobilitazione permanente avviata il 9 maggio: #ultimogiornodiGaza.

Per aderire: scrivere nome, cognome, città, professione e il giorno prescelto per compiere il digiuno, a: mailto:anbamedaps@gmail.com.

Le notizie

Genocidio a Gaza

Crimini su crimini. Oltre 300 vittime uccise in 26 stragi compiute nelle 36 ore tra martedì e mercoledì. Dall’alba di stamattina sono 63 le persone uccise, sotto le bombe e con le pallottole dei cecchini. Metà di loro stava aspettando l’arrivo degli aiuti. Una pressione militare che usa l’assassinio dei civili per imporre le proprie condizioni politiche nelle trattative indirette in corso.

L’ultimo rapporto del ministero, prima di questo drammatico dato, informava di 142 uccisi e 487 feriti, nelle 24 ore precedenti.

Tra loro ci sono stati 39 uccisi e 210 feriti tra gli affamati in attesa di aiuti (il totale dal 27 maggio è di 640 uccisi e 4488 feriti).

Il totale delle vittime dell’aggressione israeliana su Gaza ha superato i 57 mila uccisi e 134.592 feriti.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria a Gaza

“Negli ospedali non ci sono più posti per i feriti e nei cimiteri non c’è più terreno dove seppellire i morti”. È la dichiarazione di stamattina del dott. Al-Homs, direttore degli ospedali da campo a Gaza città. “Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi dall’esercito occupante oltre 300 persone e mille feriti. Per la sepoltura sono stati utilizzati i giardini annessi agli ospedali, le strade, i cortili delle scuole, ma tutto è oramai pieno”.

Le milizie collaborazioniste con l’invasore

La stampa israeliana riporta dettagli sulle milizie collaborazioniste nel nord della Striscia che l’esercito occupante ha armato e addestrato per prendere il controllo del territorio in antagonismo con Hamas e con le altre organizzazioni della resistenza palestinese. “sono forniti di uniformi e armi leggere oltre a veicoli militari”. Svolgono per il momento ronde nelle zone che l’esercito non ha occupato e controllano gli aiuti che arrivano dai centri di distribuzione. Sono simili alle bande della famiglia Abu Shabab che spadroneggiano nel sud rubando gli aiuti sotto gli occhi dei soldati israeliani. Per fronteggiare la deriva pericolosa dei collaborazionisti, il consiglio dei magistrati palestinesi ha lanciato un ultimatum al capo Abu Shabab di pentirsi e consegnarsi alla polizia di Gaza entro 10 giorni. Yasser Abu Shabab è un ex detenuto nelle prigioni di Gaza condannato per crimini di contrabbando di droga e di collaborazione con Daiesh (Isis). È scappato dal carcere in seguito ad un bombardamento israeliano.    

Cisgiordania

Il capo dei deputati del Likud, il partito di maggioranza governativa in Israele, ha chiesto l’annessione della Cisgiordania allo stato di Israele entro la fine della fase estiva della legislatura, cioè prima delle nuove elezioni anticipate, che il ricercato per cimini di guerra vorrebbe avviare sa subito sfruttando il consenso ottenuto dagli attacchi contro l’Iran. Immediatamente, due ministri di estrema destra si sono pronunciati favorevoli., con il plauso dei movimenti dei coloni, con a testa i ministri Smotrich e Ben Gvir.

Trattative

Egitto e Qatar hanno consegnato ai dirigenti di Hamas la bozza di accordo proposta dagli Stati Uniti, a sua volta preparata sulle indicazioni di un documento avanzato dai due paesi arabi. Il presidente col ciuffo ha affermato in un post sul suo canale social di proprietà che Netanyahu ha accettato la proposta. I dettagli della proposta sono deducibili soltanto da dichiarazioni non ufficiali: 60 giorni di cessate il fuoco, ingresso simultaneo degli aiuti umanitari e carburanti, scambio di prigionieri di guerra, ritiro parziale dell’esercito di occupazione e avvio di trattative indirette per la fase finale. È su questo punto che sono sorte le maggiori difficoltà: i dirigenti di Hamas temono che avvenga la stessa modalità del precedente accordo dii gennaio: appena ottenuta la liberazione degli ostaggi, Netanyahu ha sciolto gli impegni e ripreso più intensamente i bombardamenti e chiudendo ermeticamente i valichi. Il criminale di guerra ricercato dalla Corte penale dell’Aja ha dichiarato che l’accordo finale deve prevedere la resa dei miliziani di Hamas ed il loro disarmo e il salvacondotto per i dirigenti del movimento per lasciare la Striscia, come avvenne a Beirut con Yasser Arafat, nel 1982. Un punto che il movimento palestinese esclude assolutamente e chiede invece il ritiro totale dell’esercito di occupazione. Sarà una trattativa difficile che i 60 giorni proposti non basteranno per venirne fuori. Come al suo modo, il presidente col ciuffo sta giocando su due tavoli: un impegno scritto a Netanyahu che Gli Stati uniti armeranno Israele con bombardieri B-52 e una dichiarazione di impegno che alla conclusione dei 60 giorni, in caso di mancato raggiungimento dell’accordo finale, non riprenderanno i bombardamenti.

Sempre la solita bilancia sbilenca. Ad Israele impegni scritti e azioni dirette, alla Palestina parole al vento.

Sanitari nel mirino

Il settore sanitario è stato preso di mira dall’inizio dell’invasione della Striscia di Gaza. Israele vuole impedire la cura di coloro che si salvano dai bombardamenti. Ha messo fuori uso la stragrande maggioranza degli ospedali (la totalità nel nord) ed ha preso di mira gli operatori, sia medici che infermieri. Ieri è stata bombardata con un missile lanciato da un drone la casa del dott. Marwan Al-Sultan, direttore dell’ospedale Indonesiano. Insieme a lui è stata uccisa tutta la sua famiglia.

Non è stato un attacco casuale, ma un assassinio mirato, perché l’esercito israeliano era a conoscenza della residenza dell’illustre medico.

Giornalisti nel mirino

Un altro giornalista palestinese è preso di mira con tutta la sua famiglia. Mohammed Imad Al-Sultan è stato ucciso nella propria abitazione insieme ad 11 membri della famiglia. Il bombardamento è avvenuto nella parte occidentale della città di Gaza. Il numero dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza è salito a 229.

Iran/Aiea

L’Iran ha comunicato ufficialmente la fine della collaborazione con l’Aiea. Il presidente Pezeshkian ha firmato la risoluzione del parlamento che chiede la fine della collaborazione a causa del “ruolo ambiguo giocato dal direttore Grossi, che rilasciava dichiarazioni irresponsabili contro l’Iran, ma non ha mai condannato il bombardamento dei siti da parte di Israele e Stati Uniti”, si legge nella nota del ministero degli esteri di Teheran.

Mobilitazioni x la Palestina

Presidio il 6 luglio a Sigonella, in Sicilia. Tantissime sigle, partiti, sindacati, associazioni e comitati hanno indetto una manifestazione contro il genocidio in Palestina. Hanno scritto: “È arrivato il momento che il popolo della pace in Sicilia riprenda la Lotta e la Resistenza – dopo le grandi mobilitazioni contro gli euromissili a Comiso e contro il Muos a Niscemi – con una nuova, grande mobilitazione popolare per fermare le micidiali spirali guerrafondaie, alimentate dai criminali aumenti delle spese militari e dai paralleli tagli alle spese sociali”. clicca!

Continua a Milano l’azione giornaliera di flash-mob in piazza Duomo contro il genocidio a Gaza.

L’8 luglio serata #NoBavaglio a Roma.

Sciopero della fame a staffetta contro il genocidio

Vi chiediamo di scattare una vostra foto con un cartello “IO DIGIUNO X GAZA”. Una lunghissima galleria di immagini che trasformeremo in un mosaico di solidarietà. Mandateci le foto a anbamedaps@gmail.com e pubblicatele sui vostri account social.

Abbiamo oramai concluso la 7a settimane di digiuno per Gaza. Oggi, giovedì 3 luglio, prosegue per la 49a giornata l’azione nonviolenta di sciopero della fame per 24 ore a staffetta. L’azione continuerà nei prossimi giorni con la partecipazione di altri gruppi, fino al cessate il fuoco definitivo. Gli iscritti sono tantissimi e, secondo le disponibilità espresse, costruiremo il calendario con l’elenco dei partecipanti di tantissime città italiane, europee e arabe.

Per leggere l’elenco aggiornato dei nomi dei digiunatori di oggi: clicca !

È un digiuno del cibo e non della sete. Si può liberamente bere.

Se volete partecipare nei prossimi giorni, scrivete un messaggio di posta elettronica con nome, cognome, città di residenza, professione (facoltativa), data prescelta (anche più di una, volendo) e un pensiero che pubblicheremo con l’elenco generale di tutti gli aderenti. Le adesioni vanno inviate esclusivamente a: mailto:anbamedaps@gmail.com

Manderemo un email di avviso, il giorno prima, a tutti i digiunatori del turno.

In molte realtà sono stati organizzati dei presidi nelle piazze e di fronte ai palazzi del potere oppure creato momenti di condivisione collettiva del digiuno. Sono iniziative pregevoli che raccomandiamo, chiedendo agli organizzatori di comunicarci in anticipo gli eventi programmati e mandarci eventualmente foto da pubblicare.

Appello Emergency

Emergency ha lanciato un appello per chiedere al governo italiano di agire. Sono arrivate già  256.266 firme (alle 09:00 di stamattina). Manca la tua? Affrettati, i bambini di Gaza non possono aspettare. clicca per firmare!

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

Il dott. Hussam Abu Safiya ha vinto il prestigioso premio Human Rights Defender Award 2025 clicca

Pubblicato sul nostro sito il testo in italiano dell’appello per la liberazione del dott. Hussam Abu Safiya. clicca. Eventuale firma dell’appello va segnata sul sito indicato più sotto.

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca  per aderire.

Solidarietà/Al-Najdah

Sulla pagina social di Al-Najdah sono state pubblicate le foto dell’evento del 24 giugno alla Cohousing- Base Gaia di Milano.

 È arrivata in redazione la 39esima adozione a distanza, in meno di 4 mesi di campagna solidale con i bambini di Gaza. Anche la sezione ANPI di Nervi (Ge) ha già provveduto al versamento della somma annuale di 600 euro.

Abbiamo ricevuto da molti affidatari dei messaggi e disegni dedicati ai bambini e bambine in adozione a distanza tramite Anbamed. Abbiamo tradotto e spedito il tutto all’associazione Al-Najdah. Sono state lette le lettere e distribuite le immagini durante gli incontri collettivi educativi e per l’istruzione, che si tengono nelle tende delle insegnanti o in spazi dell’associazione, sempre in tende di dimensioni più grandi per accogliere i bambini ed i giovanissimi per non far perdere loro un altro anno scolastico. Sono incontri importanti anche dal punto di vista psicologico.

Molti lettori ci scrivono per sapere maggiori info sulla campagna “Ore Felici per i Bambini di Gaza”. È arrivata due giorni fa una nuova adozione a distanza. Continuano ad arrivare contributi una tantum per i pasti caldi. La gara di solidarietà con la popolazione ed i bambini di Gaza non perde vigore. Le adozioni sono arrivate al numero di 39, nell’arco di soli tre mesi.

Per chiedere info o aderire, scrivete a: anbamedaps@gmail.com

Potete leggere la cronologia delle azioni del progetto Ore Felici per i Bambini di Gaza, la campagna di adozioni a distanza clicca  

Notizie dal mondo   

Sono passati tre anni, 4 mesi e 8 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Trump chiude i rubinetti: “Niente più Patriot, i missili di difesa aerea”. Convocato l’incaricato d’affari Usa a Kiev: “è disumano”, il commento di Zelensky. La cessazione delle forniture di armi Usa ha messo nei guai la difesa ucraina. I russi avanzano su diversi fronti, soprattutto nel Donetsk.

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