Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 05 luglio 2025:

Rassegna anno VI/181 (1783)

Per info e contatti, manda un messaggio:  anbamedaps@gmail.com 

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A giugno c’è stato ancora un leggero calo delle donazioni a favore di Anbamed. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 10. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 450,00

(- 35,00 € rispetto al precedente mese di maggio).

Adozioni a distanza: In cambio è stato importante l’impegno dei nostri lettori a favore dei bambini di Gaza: 3.960 € tra adozioni e pasti caldi.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Forte adesione all’iniziativa dello sciopero della fame a staffetta, intrapresa nel quadro della web mobilitazione permanente avviata il 9 maggio: #ultimogiornodiGaza.

Per aderire: scrivere nome, cognome, città, professione e il giorno prescelto per compiere il digiuno, a: mailto:anbamedaps@gmail.com.

Le notizie

Genocidio a Gaza

Una notte di fuoco sulla popolazione civile di Gaza. Bombardamenti aerei e attacchi con droni che hanno causato decine di stragi a Khan Younis, a Breij nel centro e Hay Radhouan, a nord di Gaza città. Parallelamente, sono continuate le demolizioni con dinamite e bulldozer delle case a Jebalia nel nord e Rafah nel sud. Le due città sono state rase al suolo al 90% nell’intento dell’esercito israeliano di deportare la popolazione che si salva dalle loro bombe. 51 persone uccise nella notta ed all’alba di oggi. Mentre il rapporto del ministero della sanità rileva che nelle 24 ore precedenti sono stati assassinati 138 civili e feriti altri 452, negli attacchi tra la notte di giovedì e la mattina di ieri venerdì.

Metà delle vittime sono cadute nei punti cosiddetti umanitari dei mercenari statunitensi della GHF: 62 persone uccise e 300 ferite. Le “vittime della farina” sono state dal 27 maggio 714 affamati uccisi e altri 4.837 feriti.

Mentre scriviamo stamattina (07:45) giungono in redazione dai nostri riferenti a Gaza le notizie di bombardamenti aerei sulle tende sulla spiaggia di Khan Younis, al-Mawassi, con 19 assassinati, tra i quali il dott. Mussa Hamadan Khawaja.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Trattative

Un cessate il fuoco temporaneo e limitato si avvicina. Hamas, dopo consultazioni con le altre organizzazioni della resistenza, ha consegnato la risposta affermativa, con leggere modifiche, ai due mediatori arabi, Egitto e Qatar, che a loro volta l’hanno consegnata agli Stati Uniti e a Israele.

La bozza prevede 60 giorni di cessate il fuoco temporaneo, ritiro parziale dell’esercito di occupazione, ingresso immediato degli aiuti, scambio di 10 prigionieri-ostaggi israeliani con oltre 1000 prigionieri-ostaggi palestinesi. L’annuncio dell’accordo avverrà lunedì poco prima dell’incontro tra i due criminali di guerra Netanyahu e Trump.

Il governo israeliano ha comunicato di aver ricevuto la risposta palestinese. Hamas ha annunciato di essere disponibile ad iniziare da subito le trattative indirette per le misure tecniche sul ritiro dei militari israeliani con scambio di cartine per la determinazione delle nuove postazioni e soprattutto sui meccanismi di distribuzione degli aiuti tramite Organizzazioni dell’Onu e della Croce rossa, con esclusione della criminale congrega di mercenari della GHF. Il governo israeliano ha comunicato tramite veline alla stampa di Tel Aviv che non accetta le modifiche. “La fine della guerra è un interesse di Trump, non nostro”, ha detto poco fa un portavoce di Netanyahu, durante una trasmissione della radio pubblica.

GHF

Amnesty International ha accusato la falsa società umanitaria formata da mercenari statunitensi GHF di essere uno strumento di morte per gli affamati palestinesi. Amnesty International ha pubblicato un rapporto in cui accusa la Gaza Humanitarian Foundation di fungere da “ulteriore strumento nella campagna di genocidio israeliana”.

“La comunità internazionale non solo non è riuscita a fermare la campagna di genocidio, ma ha anche permesso a Israele di scoprire nuovi modi per minare la vita dei palestinesi a Gaza e calpestare la loro dignità umana”, ha affermato Agnès Callamard, segretaria generale dell’organizzazione (Foto di copertina di oggi).

Amnesty International ha accusato Israele di “continuare a usare la fame sui civili come arma di guerra contro i palestinesi nella Striscia di Gaza”. L’organizzazione internazionale ha affermato che le testimonianze di operatori sanitari e sfollati rivelano “un quadro orribile di fame acuta e disperazione a Gaza”.

Dichiarazione che è stata completamente ignorata dai media scorta mediatica del genocidio. Come al solito l’ufficio stampa del ricercato per crimini di guerra ha tirato fuori la stantia accusa di antisemitismo che non commuove più nessuno visti i crimini compiuti dai soldati israeliani contro i civili palestinesi.

Cisgiordania

Il genocidio israeliano contro i palestinesi della Cisgiordania assume le vesti della deportazione di massa e la segregazione razziale. Il numero delle colonie ebraiche è cresciuto durante il governo attuale del 40%. Lo rileva il rapporto statistico di Tel Aviv. “gli avamposti non autorizzati dal governo (ma sostenuti e protetti. NdR) sono passati da 128 a 178”.  Anche le costruzioni nuove nelle colonie sono cresciute enormemente, mentre continuano le demolizioni delle case dei palestinesi: Sono state approvate le costruzioni di 41.709 nuove case durante l’attuale governo. Un numero che supera i dati dei 6 anni precedenti (2017-2022).

Libano

Israele bombarda a suo piacimento il territorio libanese senza nessuna reazione internazionale. È la nuova Germania del MO. Ieri un bombardamento a sud della capitale e stamattina un drone ha lanciato un missile contro una casa abitata a Shabaa, nel sud. Un contadino e sua moglie sono stati uccisi sul colpo e la casa distrutta.

Siria

Un plotone di paracadutisti israeliani ha fatto un’incursione a sud della capitale siriana, ha attaccato una casa, ucciso tre persone e poi è ripartito sugli elicotteri che lo avevano trasportato. La nuova padrona della regione mira all’espansionismo non solo territoriale ma anche di influenza e controllo militare. Nel sud della Siria, le truppe israeliane hanno avanzato nelle zone rurali delle due province di Daraa e Quneitra. Sono state cacciati i contadini siriani dalle loro terre con il pretesto di misure di sicurezza. L’obiettivo vero è il controllo del letto del fiume Litany, una fondamentale fonte idrica per Siria e Libano.

Mobilitazioni x la Palestina

Presidio domani, domenica 6 luglio, a Sigonella, in Sicilia. Tantissime sigle, partiti, sindacati, associazioni e comitati hanno indetto una manifestazione contro il genocidio in Palestina. Hanno scritto: “È arrivato il momento che il popolo della pace in Sicilia riprenda la Lotta e la Resistenza con una nuova, grande mobilitazione popolare per fermare le micidiali spirali guerrafondaie, alimentate dai criminali aumenti delle spese militari e dai paralleli tagli alle spese sociali”. clicca!

Continua a Milano l’azione giornaliera di flash-mob in piazza Duomo contro il genocidio a Gaza.

L’8 luglio serata #NoBavaglio a Roma.

Il 9 luglio, presidio davanti al Municipio di Torino in occasione della discussione della mozione sul boicottaggio di Israele.

Sciopero della fame a staffetta contro il genocidio

Vi chiediamo di scattare una vostra foto con un cartello “IO DIGIUNO X GAZA”. Una lunghissima galleria di immagini che trasformeremo in un mosaico di solidarietà. Mandateci le foto a anbamedaps@gmail.com e pubblicatele sui vostri account social.

Abbiamo oramai concluso la 7a settimane di digiuno per Gaza. Oggi, sabato 5 luglio, prosegue per la 51a giornata l’azione nonviolenta di sciopero della fame per 24 ore a staffetta. L’azione continuerà nei prossimi giorni con la partecipazione di altri gruppi, fino al cessate il fuoco definitivo. Gli iscritti sono tantissimi e, secondo le disponibilità espresse, costruiremo il calendario con l’elenco dei partecipanti di tantissime città italiane, europee e arabe.

Per leggere l’elenco aggiornato dei nomi dei digiunatori di oggi: clicca

È un digiuno del cibo e non della sete. Si può liberamente bere.

Se volete partecipare nei prossimi giorni, scrivete un messaggio di posta elettronica con nome, cognome, città di residenza, professione (facoltativa), data prescelta (anche più di una, volendo) e un pensiero che pubblicheremo con l’elenco generale di tutti gli aderenti. Le adesioni vanno inviate esclusivamente a: mailto:anbamedaps@gmail.com

Manderemo un email di avviso, il giorno prima, a tutti i digiunatori del turno.

In molte realtà sono stati organizzati dei presidi nelle piazze e di fronte ai palazzi del potere oppure creato momenti di condivisione collettiva del digiuno. Sono iniziative pregevoli che raccomandiamo, chiedendo agli organizzatori di comunicarci in anticipo gli eventi programmati e mandarci eventualmente foto da pubblicare.

Appello Emergency

Emergency ha lanciato un appello per chiedere al governo italiano di agire. Sono arrivate già 256.576 firme (alle 07:00 di stamattina). Manca la tua? Affrettati, i bambini di Gaza non possono aspettare. clicca per firmare!

Appello per il dott. Hussam Abu Safiya

Il dott. Hussam Abu Safiya ha vinto il prestigioso premio Human Rights Defender Award 2025 clicca

Pubblicato sul nostro sito il testo in italiano dell’appello per la liberazione del dott. Hussam Abu Safiya. clicca. Eventuale firma dell’appello va segnata sul sito indicato più sotto.

Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca  per aderire.

Solidarietà/Al-Najdah

È stato importante l’impegno dei nostri lettori a favore dei bambini di Gaza: nel mese di giugno le donazioni sono state del valore di 3.960 € tra adozioni e pasti caldi.

È arrivata in redazione la 41esima adozione a distanza, in 4 mesi di campagna solidale con i bambini di Gaza.

Sulla pagina social di Al-Najdah sono state pubblicate le foto dell’evento del 24 giugno alla Cohousing- Base Gaia di Milano.

Abbiamo ricevuto da molti affidatari dei messaggi e disegni dedicati ai bambini e bambine in adozione a distanza tramite Anbamed. Abbiamo tradotto e spedito il tutto all’associazione Al-Najdah. Sono state lette le lettere e distribuite le immagini durante gli incontri collettivi educativi e per l’istruzione, che si tengono nelle tende delle insegnanti o in spazi dell’associazione, sempre in tende di dimensioni più grandi per accogliere i bambini ed i giovanissimi per non far perdere loro un altro anno scolastico. Sono incontri importanti anche dal punto di vista psicologico.

Molti lettori ci scrivono per sapere maggiori info sulla campagna “Ore Felici per i Bambini di Gaza”. È arrivata due giorni fa una nuova adozione a distanza. Continuano ad arrivare contributi una tantum per i pasti caldi. La gara di solidarietà con la popolazione ed i bambini di Gaza non perde vigore. Le adozioni sono arrivate al numero di 39, nell’arco di soli tre mesi.

Per chiedere info o aderire, scrivete a: anbamedaps@gmail.com

Potete leggere la cronologia delle azioni del progetto Ore Felici per i Bambini di Gaza, la campagna di adozioni a distanza clicca  

Notizie dal mondo   

Sono passati tre anni, 4 mesi e 10 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Notte di bombardamenti su Kiev. Zelenszky implora Trump di garantire la difesa aerea ucraiana. La Germania comprerà i Patriot per conto dell’Ucraina.

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