Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

25 marzo 2022. 

Rassegna anno III/n. 083

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30 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. È anche guerra cibernetica. Violati i server della Banca Centrale russa. Assemblea generale dell’ONU chiede a Mosca di mettere fine al coflitto in Ucraina. Dal Consiglio Nato di Bruxelles, minacce di Biden alla Russia. Ankara dice no alla richiesta di Washington di fornire l’Ucraina di missili S-400 di fabbricazione russa.

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Domenica 27 marzo 2022 ore 18:00 si terrà, in modalità online, l’Assemblea dell’Associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità”. Tutti gli abbonati ed i collaboratori, anche non iscritti, possono chiedere il link per parteciparvi: anbamedaps@gmail.com

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I titoli

Somalia: Due attentati simultanei compiuti durante la campagna elettorale ne, centro del paese.

Palestina Occupata: Coloni israeliani devastano e incendiano una moschea in Cisgiordania.

Sudan: Un giovane ucciso dalla polizia durante le manifestazioni contro il golpe.

Giordania: Arresti preventivi per impedire un presidio commemorativo.

Etiopia: HRW denuncia l’uccisone di 57 profughi civili in un attacco aereo governativo dello scorso gennaio.

Le notizie

Somalia

Due attentati rivendicati dagli Shebab a Belet Uen, nel centro del paese a nord della capitale. 48 persone sono rimaste uccise e decine di feriti. Il primo attentato è stato compiuto da un attentatore suicida, mentre il secondo con un’autobomba davanti all’ospedale. Il primo attentato aveva come obiettivo un raduno elettorale di un’esponente dell’opposizione, Amina Mohammed Abdo, che è rimasta uccisa insieme ad alcuni suoi guardiani. Poco dopo, all’arrivo in ospedale dei feriti del primo attentato, è stata fatta saltare con un telecomando l’auto imbottita di esplosivo. Due giorni fa, un’irruzione di due armati in una base militare, nei pressi dell’aeroporto di Mogadiscio, ha provocato 6 morti.

Afghanistan

È stato nominato l’ex negoziatore Baradar all’incarico di primo ministro in sostituzione di Akhund. La decisione è maturata dopo due giorni di confronto nel vertice taliban tenuto a Qandahar. Baradar è un esponente pragmatico e per una linea di moderazione e confronto diplomatico. Come ministro dell’interno e vice presidente del consiglio viene nominato Sirajuddine Haqqani, esponente della linea intransigente e considerato l’anello di congiunzione tra il movimento e Al-Qaeda. Un dualismo questo che si traduce in una condotta contraddittoria tra i proclami di apertura e richieste di riconoscimento del nuovo regime da una parte e azioni di chiusura dall’altra, come il rifiuto di garantire l’istruzione alle ragazze.   

Palestina Occupata

Un gruppo di coloni ha devastato ed incendiato una moschea di Zeita Giamaeen, nei pressi di Nablus. Con un liquido infiammatorio hanno bruciato i tappeti del luogo di culto e prima di andare via hanno barattato i muri con frasi razziste contro i palestinesi. A Sheikh Jarah, a Gerusalemme occupata, i coloni hanno tagliato con i coltelli le gomme di una ventina di auto. Le forze di occupazione non hanno mosso un dito per impedire lo scempio. Quando i giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro i coloni per allontanarli, sono intervenute in difesa dei coloni.  

Sudan

Un giovane è rimasto ucciso durante le manifestazioni di ieri a Wad Madani, a 200 km a sud di Khartoum. È il 90esimo attivista ucciso dall’inizio delle lotte popolari contro il colpo militare del 25 ottobre 2021. Il Comitato dei medici sostiene che la polizia ha sparato pallottole da guerra e il giovane ucciso è stato colpito alla testa, al torace ed alla pancia. Le manifestazioni hanno toccato tutte le città sudanesi, con una forte partecipazione popolare in protesta contro il colpo militare e contro il carovita.

Giordania

Sono stati arrestati 54 attivisti che hanno tentato di commemorare l’anniversario del 24 marzo, data delle manifestazioni pacifiche della cosiddetta Primavera giordana, nel 2011. Una parte degli arresti è avvenuta in modo preventivo mercoledì sera. Altri sono stati compiuti, invece, ieri mattina prima ancora di arrivare alla piazza del presidio. Tra gli arrestati vi sono sindacalisti, ex deputati, esponenti politici di opposizione e militari in pensione.  Il Comitato promotore ha condannato le misure repressive, “che sono in contrasto con i proclami del governo che invitano ad un clima di dialogo e di concordia, per superare la crisi economica”.

Etiopia

Human Rights Watch ha condannato la strage di civili provocata dalle forze governative, con un attacco di droni su un rifugio di sfollati tigrini. L’attacco avvenuto lo scorso 7 gennaio a Dedebite e avrebbe ucciso 57 persone. La guerra in Etiopia dura dal novembre 2020 ed ha avuto fasi alterne di avanzata delle truppe del Fronte Popolare per la Liberazione e del Tigrai e poi il loro ritiro all’interno del territorio della provincia ribelle. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha riferito che tra il 22 novembre e il 28 febbraio il suo ufficio aveva documentato che 304 persone sono morte e 373 sono rimaste ferite a causa di attacchi aerei nel Tigray. Il governo di Addis Abeba ha dichiarato una tregua umanitaria unilaterale “Per permettere l’arrivo degli aiuti internazionali in Tigray”, ma l’ha condizionata al rispetto del Fonte Popolare.

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2 commenti

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