Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

22 aprile 2022. 

Rassegna anno III/n. 111

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57 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Il Cremlino annuncia la caduta di Mariupol. Putin rinuncia all’assalto contro le acciaierie Azovstal. Il dramma dei civili intrappolati all’interno insieme alle brigate dell’esercito. Nessun passo avanti nel negoziato tecnico. Gli Stati Uniti forniscono a Kiev droni e artiglieria per resistere all’offensiva in Donbass.
Tra 2 giorni, il 24 aprile, Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.

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I titoli

Afghanistan: Decine di vittime in due attentati. Il più grave all’interno di una moschea.

Palestina Occupata: Continua la repressione della libertà di culto per musulmani e cristiani.

Iran-Israele: Teheran consegna a Tel Aviv foto e cartine dei depositi di armi nucleari, chimiche e batteriologiche israeliane.  

Libia: Il governo Basha-Agha si riunisce a Sebha, capoluogo del Fezzan. Bloccata l’esportazione di petrolio e gas.

Iran: Un sindacalista condannato a 5 anni per aver organizzato uno sciopero.

Egitto: Situazione finanziaria peggiorata secondo il FMI.

Islam: Imam di Al-Azhar stigmatizza i comportamenti discriminatori contro i copti.  

Le notizie

Afghanistan

Due attentati dinamitardi nella giornata di ieri, giovedì, con decine di morti e feriti. A Mazar Sharif, una bomba è stata fatta esplodere in una moschea della comunità sciita Hazar, causando 22 morti e oltre 50 feriti, tra i quali 13 gravi. L’Isis Khorasan ha rivendicato il vile attentato sostenendo che un militante era riuscito ad entrare nella moschea con una valigia, fatta esplodere a distanza. L’altro attentato è avvenuto a Gonduz ed ha causato 4 morti. Un attentatore sucida, su una moto, si è fatto esplodere contro un pulmino che trasportava operai meccanici al servizio dei taliban. Negli ultimi giorni stanno aumentando gli attacchi terroristici contro il potere dei taliban, dopo una lunga fase di calma, probabilmente causata dal clima invernale rigido.  

Palestina Occupata

La politica repressiva israeliana contro i palestinesi a Gerusalemme prosegue per il quinto giorno consecutivo, per proteggere l’ingresso dei coloni estremisti nella spianata delle moschee. Un giovane è stato colpito in faccia con una pallottola ed è stato portato d’urgenza in ospedale. Un gruppo di donne in preghiera sono state aggredite con manganelli e lacrimogeni. La tensione è ancora più alta nella giornata di oggi, terzo venerdì del mese di ramadan, dove si prevede un’affluenza massiccia di fedeli musulmani. Per ridurre la partecipazione, le autorità militari israeliane hanno chiuso i valichi di passaggio da e verso tutta la Cisgiordania. La repressione non ha toccato soltanto i fedeli musulmani ma anche i cristiani palestinesi. È stato limitato l’accesso a soli 1500 fedeli nella chiesa ortodossa di Gerusalemme, durante la cerimonia del Sabbatum Sanctum (Sabato Santo). Sia la presidenza palestinese che il patriarca ortodosso hanno condannato queste restrizioni, che limitano la libertà di culto.  

Iran-Israele

Una fonte autorevole vicina al governo di Teheran ha svelato che “sono stati forniti a Tel Aviv, tramite un governo europeo, foto e cartine delle nuove posizioni dei depositi di armi nucleari, chimiche e batteriologiche Israeliane”. La mossa iraniana è accompagnata da un ammonimento a non compiere attacchi contro l’Iran. Lo scorso lunedì il presidente Raissi si è rivolto a Israele, in uno discorso ufficiale per una ricorrenza delle forze armate, minacciando una risposta dura in caso di un attacco israeliano contro il territorio iraniano.

Libia

Il governo Basha-Agha, nominato dal Parlamento due mesi fa, ha svolto la sua prima seduta ufficiale a Sebha, capoluogo della regione meridionale Fezzan, e non a Tripoli, la capitale. Il governo Dbeiba, che controlla Tripoli e la cassa della Banca Centrale, sostenuto militarmente da alcune milizie, non si è dimesso e non ha passato le rassegne. Il paese si trova così con un dualismo di potere, che rischia di sfociare in un nuovo scontro armato. Dopo il trasferimento di 6 miliardi di dollari dall’Ente petrolifero alla Banca Centrale, è stata bloccata la produzione di greggio, che viene estratto dalle due regioni meridionale e orientale. Basha-Agha era il ministro dell’Interno del passato governo Sarraj ed aveva organizzato nel 2019-2020 la resistenza di Tripoli all’offensiva del generale Haftar, attuale suo alleato.  

Iran

L’insegnante sindacalista, Rasul Badaqi, è stato condannato a 5 anni di carcere per aver organizzato uno sciopero degli insegnanti e una manifestazione non autorizzata. Il sindacalista ha fatto ricorso, sostenendo “di aver compiuto una protesta civile nonviolenta, per migliorare il sistema educativo e difendere i diritti di una categoria di cittadini colpita duramente dagli sviluppi economici negativi, a causa della politica del governo”. Oggi è previsto in tutto l’Iran un altro sciopero degli insegnanti. La categoria – come tutti i dipendenti pubblici – ha visto gli stipendi divorati dall’inflazione che ha toccato, nello scorso mese di marzo, il 40% su base annua. Il governo ha promesso l’aumento degli stipendi, ma non lo ha mai reso effettivo.

Egitto

Secondo un rapporto del Fondo Monetario Internazionale, la posizione finanziaria del Cairo è peggiorata nell’ultimo anno, malgrado il programma di monitoraggio condiviso. Lo sviluppo economico ha registrato una crescita rispetto alle previsioni, 5,9% del PIL invece di 5,5%. Questo risultato è inficiato da un aumento dell’inflazione (salita a 12,4% nel mese di marzo) e dell’indebitamento dello Stato (cresciuto di 10 miliardi di dollari, passando da 63 a 73 miliardi di dollari). I motivi principali di queste difficoltà sono imputabili all’emergenza sanitaria ed alla guerra in Ucraina. L’effetto di questa crisi cade per intero sugli strati deboli della società, che non godono di protezioni sociali. E se lo dice il FMI significa che la situazione è grave al limite dell’esplosione.   

Islam

L’imam di Al-Azhar, Ahmed Tayyeb, la più alta istituzione teologica musulmana, ha stigmatizzato in una dichiarazione pubblica le restrizioni sociali contro i copti durante il mese di ramadan. Ha messo in guardia dal “fomentare scontri confessionali a partire di eventi della cronaca, che non rappresentano lo spirito della fede di Mohammed”. La presa di posizione si è resa necessaria dopo che sono stati denunciati episodi di discriminazione contro cittadini copti. Un ristorante ha rifiutato di servire il pranzo ad una cliente copta, con il pretesto che il personale musulmano sta rispettando il digiuno. Dopo la denuncia, le autorità hanno chiuso per 15 giorni il locale, ma sui media, ed in particolare sui social, si stava infiammando una campagna pericolosa contro il diverso. La messa a punto dell’imam era necessaria ed è avvenuta al momento giusto.

Approfondimento

    Rompiamo il silenzio sulla recente invasione turca del Kurdistan meridionale

https://www.anbamed.it/2022/04/19/contro-linvasione-turca-del-kurdistan/

Echi dalla stampa araba n. 14

Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)

Sette anni di guerra in Yemen:

una svolta decisiva per le sorti della pace.

Di Zakaria al-Kamaly

https://www.anbamed.it/2022/03/28/echi-dalla-stampa-araba-n-14/

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1 commento

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