Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

26 gennaio 2023.

Rassegna anno IV/n. 025

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I titoli:

Palestina Occupata: Un altro giovane palestinese di 20 anni ucciso dai soldati israeliani. Il suo corpo sequestrato dall’esercito.

Iraq: Proteste davanti alla Banca centrale contro la liberalizzazione dei cambi delle valute.

Libano: Scontro all’interno della magistratura rischia di insabbiare l’inchiesta sulla strage del porto.

Mauritania: Processo contro l’ex presidente. Aveva accumulato una ricchezza di 70 milioni di dollari in due mandati.

Egitto/diritti umani: Un rapporto di HRW accusa il regime di Al-Sissi di gravi violazioni e chiede all’ONU un’inchiesta indipendente.

Egitto/cultura: Inaugurata al Cairo la più grande fiera del libro in Medio Oriente.

Le notizie

Palestina Occupata

Le truppe israeliane di occupazione hanno ucciso un giovane di 20 anni alle porte di Qalqilia. Aref Halhoul, originario di Jenin, è stato colpito alla testa e secondo testimoni oculari è stato lasciato steso a terra dai soldati, senza soccorrerlo e vietando alle persone presenti di farlo. Come al solito, l’esercito ha diramato un comunicato sostenendo che il ragazzo ha tentato di accoltellare un colono, versione respinta categoricamente dai testimoni. L’esercito israeliano ha preso in ostaggio il corpo della vittima, in un macabro rito che si ripete puntualmente ogni qualvolta un manifestante palestinese viene assassinato.

In tutta la Cisgiordania, le truppe israeliane hanno compiuto operazioni di rastrellamenti arrestando 18 persone. Sono 4 la case messe a demolizione, una patica di punizione collettiva che mira a scollare il sostegno familiare alla resistenza, ma che ha avuto sempre l’effetto contrario.

La Knesset ha votato il prolungamento dello stato d’emergenza in Cisgiordania per altri 5 anni, segno che Israele non ha nessuna intenzione di arrivare ad una soluzione di pace e intende continuare all’infinito l’occupazione delle terre palestinesi.     

Iraq

Grandi manifestazioni ieri a Baghdad contro la decisione della Banca centrale di liberalizzare la quotazione del dollaro, secondo l’andamento del mercato (nero). Per il terzo mese consecutivo, il dinaro perde nel cambio con il dollaro, senza che le autorità governative intervengano. Il crollo della moneta locale si rispecchia immediatamente sui prezzi dei prodotti importati. Le politiche monetarie sbagliate e l’esportazione illegale delle valute straniere, soprattutto verso Iran e Siria, due paesi confinanti sottoposti a sanzioni, hanno portato ad un’instabilità dei cambi. La corruzione dilagante è una rapina delle risorse del paese che ha reso la metà della popolazione al di sotto della soglia di povertà, malgrado le enormi introiti petroliferi.     

Libano

La magistratura è diventata il teatro dello scontro politico. Il procuratore generale della Repubblica ha ordinato la liberazione di tutti gli arrestati nell’inchiesta sulla strage del porto. Ha anche emesso un ordine di comparizione nei confronti dell’inquirente giudiziario Tariq Bitar, il giudice speciale incaricato dell’inchiesta. È la risposta alle misure decise da Bitar di convocare gli indiziati politici e le alte cariche dei servizi di sicurezza, accusati di negligenza e inadempienza nel trattamento della vicenda stoccaggio di migliaia di tonnellate di nitrato di ammonio nei silos del porto. Lo scontro all’interno della magistratura libanese è la porta per l’insabbiamento del processo che coinvolge le responsabilità di politici e   vertici delle forze di sicurezza.   

Mauritania

È iniziato ieri a Nouakchott il processo contro l’ex presidente, Mohammed Weld Abdelaziz, accusato di corruzione, malversazione di denaro pubblico, arricchimento illegale e riciclaggio. Weld Abdelaziz è accusato di aver accumulato durante i suoi due mandati presidenziali (2009-2018) una somma di 70 milioni di dollari depositati tutti in conti correnti esteri. Insieme a lui sono sotto processo altri 9 politici ed alti funzionari. Tra gli scandali scoperti dagli inquirenti, la donazione di un’isoletta nell’Oceano all’ex emiro del Qatar, in cambio di un’elargizione di Doha di 10 milioni di dollari, che sono finiti in conti di familiari dell’allora presidente della Mauritania. Lui respinge le accuse e parla di vendetta politica da parte del potere politico attuale, ma non ha mai spiegato l’origine del suo inspiegabile arricchimento.

Egitto/diritti umani

Human Rights Watch ha consegnato al Consiglio Onu per i diritti umani un rapporto sulla situazione egiziana. Una diagnosi spietata: “Discriminazione di genere contro le donne e contro le minoranze, ricorso eccessivo alla pena capitale, repressione del dissenso, arresti preventivi arbitrari e sparizioni forzate oltre a processi farsa e vendicativi contro gli oppositori”. La prossima sessione del Consiglio si terrà dal 27 febbraio al 24 marzo 2023. L’organizzazione umanitaria chiede all’ONU di nominare una commissione d’inchiesta sui crimini contro i diritti umani avvenuti in Egitto dal 2013, data del golpe militare di Al-Sissi. Il rapporto è stato pubblicato in occasione del 25 gennaio, anniversario delle poteste popolari pacifiche di piazza Tahrir che hanno fatto cadere il trentennale regime di Mubarak.

Egitto/Cultura

È stata inaugurata ieri la Fiera del Libo del Cairo. 1047 case editrici di 53 paesi partecipano a questa 54esima edizione della più grande esposizione culturale in Medio Oriente. La fiera è organizzata dall’Ente nazionale per il libro e rimarrà aperta al pubblico fino al 6 febbraio. Le iniziative culturali e le conferenze prevedono un ricco programma. Tra i temi che saranno trattati vi sono “le problematiche riscontrate nelle esperienze di traduzione letteraria dall’arabo” e “la crisi del mercato del libro cartaceo”. Sui social, molti lettori hanno segnalato gli aumenti vertiginosi dei pezzi dei libri, raddoppiati rispetto a un anno fa a causa della svalutazione della lira egiziana. Per far fronte all’aumento del prezzo di copertina, il sindacato degli editori ha proposto gli acquisti con pagamenti rateizzati ad interesse zero.

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 2 giorni di guerra russa in Ucraina.

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