Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

08 febbraio 2023.

Rassegna anno IV/n. 038

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I titoli:

Turchia e Siria/Terremoto: Sale il numero delle vittime a quasi 10 mila persone. Arrivano i soccorsi internazionali in Turchia, ma in Siria la guerra e le sanzioni rendono i soccorsi difficili.   

Iran: 14 giovani a rischio esecuzione. Un rapporto di AI accusa il regime di torture e violenza sessuale contro i detenuti.

Marocco/migranti: Inasprite le condanne di 8 migranti per i tragici fatti di Melilla.

Afghanistan: La difensora dei diritti delle donne, Mahbuba Siraj, candidata al premio Nobel per la pace.

Marocco/Letteratura: Lo scrittore Anis Rafiyi vince il premio letterario del Forum Kuwaitiano per il racconto breve.

Le notizie

Turchia e Siria/Terremoto

Altre scosse di assestamento hanno reso ancora più difficile il lavoro dei soccorritori alla ricerca dei dispersi sotto le macerie. Le cronache in dirette tv hanno raccontato storie di salvataggi felici e purtroppo anche di altre nefaste. Un neonato è arrivato al mondo sotto i ruderi della casa, dove sua madre è morta poco dopo. Una famiglia intera salvata, in un villaggio siriano, dopo 40 ore sotto la macerie. Un bambino di pochi mesi d’età che è sopravvissuto orfano mentre tutta la famiglia è rimasta uccisa nel crollo del palazzo. Il numero delle vittime sale di ora in ora e soltanto in Turchia, il numero fornito dal ministro della sanità supera le 8 mila persone, 32 mila i feriti.

In Turchia arrivano le squadre di soccorso internazionali per far fronte alle necessità dell’emergenza. In Siria invece la situazione è complicata dalla guerra e dalle sanzioni. Gli aiuti a Damasco sono arrivati soltanto dalla Russia e dai paese arabi e islamici. I soccorsi sono ritardati dalla distruzione delle strade di collegamento con la Turchia. A rendere la vita dei superstiti ancora più difficile è arrivata la neve. La temperatura in alcuni campi è scesa a – 5°C. La gente dorme in tende o sul ciglio della strada. Nelle zone sotto il controllo delle milizie, la gente sposta le macerie a mano, in mancanza di attrezzature meccaniche.  

Iran

14 giovani sono a rischio esecuzione, condannati per le manifestazioni degli ultimi mesi in Iran. Lo afferma Amnesty International, che aggiunge: “I detenuti sono stati sottoposti a torture e maltrattamenti per costringerli a firmare l’ammissione di colpe mai avvenute. Tra le torture praticate vi sono la fustigazione e le scosse elettriche”. Il rapporto dell’organizzazione per i diritti umani riporta i nomi delle vittime e molti particolari delle sevizie denunciate. Tra i crimini compiuti nelle prigioni degli ayatollah vi è anche la violenza sessuale contro i detenuti. Una pratica che non è sicuramente in linea con la Sharia, che pretendono a parole di mettere in azione.

L’ex presidente Khatimi ha pubblicato un documento, per l’anniversario della rivoluzione khomeinista, nel quale analizza la situazione attuale nel paese. “Il progetto di riforme in Iran è fallito e il malcontento che serpeggia nella società è il frutto degli errori interni ed è causato dalla voragine che separa il potere dalla gente”. L’esponente riformista che ha guidato il paese dal 1997 al 2005 valuta che la maggioranza degli iraniani hanno perso la speranza in un futuro luminoso. “È un errore fatale credere di poter raddrizzare la situazione, continuando a favorire piccoli strati di fedeli contro gli interessi della maggioranza del popolo”.

Marocco /migranti

La Corte d’appello del tribunale di Nadhur, nel nord est del Marocco, ha condannato 8 migranti dell’Africa subsahariana elevando le pene a 3 e 4 anni di reclusione. Il processo riguarda il tentativo di attraversamento di massa della rete di confine con l’enclave spagnola di Melilla, avvenuto nel giugno 2022, con decine di morte. L’intervento duro della polizia marocchina ha causato una forte parapiglia, con conseguente caduta dei migranti abbarbicati sulla rete o soffocamenti sotto i piedi della massa in fuga. Invece di assumersi la responsabilità dell’uso eccessivo della forza, le autorità di Rabat hanno processato le vittime con accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento di proprietà pubbliche e ribellione.

Quell’episodio era stato di fatto favorito dalle stesse autorità di polizia marocchine, che avevano attenuato i controlli, per far pressione contro la Spagna per cambiare la sua posizione sulla questione Saharawi. Cosa che è effettivamente avvenuta lo scorso autunno. Per ottenere un maggior impegno del Marocco a contenere l’emigrazione e la ripresa delle relazioni diplomatich, Madrid ha riconosciuto la sovranità di Rabat sul territorio del Sahara Occidentale, rivendicato dal Fronte Polisario.      

Afghanistan

L’attivista per i diritti delle donne, Mahbouba Siraj, è stata candidata al premio Nobel per la Pace, insieme all’iraniana Nirjis Mohammadi. Il presidente dell’Istituto norvegese ha affermato che le due donne occupano i primi posti della lista dei candidati, “per il loro ruolo in difesa dei diritti in paesi dominanti da regimi totalitari”. Siraj è membro della famiglia reale afghana ed è stata incarcerata per tre anni dopo il colpo di stato del 1973. Ha vissuto in esilio dopo la sua liberazione negli Stati Uniti ed è tornata a Kabul nel 2003, dopo l’invasione statunitense di due anni prima. Siraj si è impegnata nel campo dell’istruzione delle donne, costituendo una radio dedicata all’alfabetizzazione femminile e un istituto per la pace. “Istruzione, lavoro e impegno politico delle donne”, dice Siraj, “sono le condizioni materiali per il cambiamento”. Poi ha aggiunto: “non lascerò il mio paese, c’è bisogno dell’impegno di ciascuna perché la situazione è difficile”.   

Marocco/Letteratura

Lo scrittore Anis Rafiyi ha vinto il premio 2023 del Forum kuwaitiano per il racconto. Il suo libro “Circo degli animali fantasiosi” è stato classificato al primo posto tra 300 lavori presentati. Lo scorso gennaio, la giuria aveva scelto 5 autori e tra questi, ieri, è stato proclamato al primo posto il libro di Rafiyi. Alla cerimonia organizzata dall’Università del Kuwait, l’autore ha detto che “lo scrittore deve credere nel proprio progetto creativo e proseguire ad esprimere la sua percezione del mondo reale che lo circonda”. Rafiyi è nato a Casablanca nel 1974 ed ha già pubblicato 7 raccolte di racconti brevi.

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 14 giorni di guerra russa in Ucraina.  

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11 febbraio, a Roma, manifestazione nazionale per la liberazione di Ocalan.

11 febbraio una grande manifestazione mondiale: “Global Carneval for Assange”. Eventi diffusi in tutto il mondo. Anbamed aderisce con diverse modalità ed iniziative: (Vedi), vuoi partecipare anche tu?

15 febbraio, a Roma, convegno “Disertare la guerra mondiale a pezzi”.

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