Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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15 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 165 (1052)

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 I Titoli:

Migranti: Strage nel Mediterraneo. 79 corpi recuperati, un centinaio di persone salvati e altre centinaia di dispersi. Scaricabarile tra Roma, Atene e Frontex. Tre giorni di lutto in Grecia.

Sudan: Allarme per la situazione nel Darfur. La guerra tra i due generali si sta trasformando in un conflitto interetnico.

Palestina Occupata: A Nablus un altro giovane palestinese ucciso dall’esercito israeliano. Sono 161 dall’inizio dell’anno.

Iraq: Catturato il criminale mufti dell’Isis, che aveva firmato la fatwa per rendere lecito lo stupro delle donne degli “infedeli”.

Libano: Il paese è senza presidente da otto mesi. Fumata nera ieri al Parlamento di Beirut.

Israele: Causa divisioni nella maggioranza, il parlamento elegge una deputata dell’opposizione nella commissione per la nomina dei giudici.

Algeria: Il presidente Tabboune è in visita di Stato a Mosca. Al tavolo del negoziato con Putin, partenariato strategico e adesione alla BRICS.

Le notizie:

Migranti

Un’altra strage nel Mediterraneo al largo delle coste greche. Un barcone partito dalla Libia è affondato nelle acque del Peloponneso, inghiottendo il suo carico di esseri umani. La marina greca ha comunicato che sono stati recuperati i corpi di 79 migranti e salvati circa 100, ma il numero dei dispersi è ancora maggiore. Secondo le prime testimonianze dei superstiti, il peschereccio era partito da Tobruk, nell’est libico controllato dall’esercito del generale Haftar. Vi sarebbero stati a bordo tra i 500 e i 700 persone. La guardia costiera greca sostiene che un aereo di Frontex aveva individuato il barcone martedì. Il governo greco ha dichiarato tre giorni di lutto. Non sono mancate le lacrime di coccodrillo di Ursula Von der Leyen e Charles Michel, presidenti rispettivamente di Parlamento e commissione europee. Alarm Phone aveva segnalato la presenza del peschereccio in difficoltà da lunedì sera, ma nessuno è intervenuto per il salvataggio. Per autoassolversi la guardia costiera greca ha dichiarato che i migranti dopo la ricognizione del velivolo Frontex hanno rifiutato i soccorsi. Una versione scaricabarile poco credibile.  

Sudan

Gli scontri tra esercito e milizie si estendono anche in altre province. L’esercito ha bombardato con i caccia, per la prima volta, le postazione delle milizie ad ovest della città di Al-Ubayyid, capoluogo del Kordofan. Scontri sono stati segnalati a Niyala, in Darfur. Il comitato dei medici di Geneina ha denunciato un assedio criminale da parte delle milizie che sta mettendo in ginocchio la popolazione. Le truppe assedianti stanno cannoneggiando le abitazioni e interi quartieri sono stati incendiati. Secondo i medici, tutti gli ospedali sono fuori servizio e la mancanza di cure ha innalzato il numero dei morti, che secondo le loro stime sono, dall’inizio degli scontri, di 1200 vittime.

Nella capitale Khartoum l’esercito ha annunciato di aver abbattuto due droni delle milizie. Nei giorni scorsi le unità dell’esercito in difesa del complesso delle industrie militari, a sud della città, erano state attaccate con droni. Il portavoce dell’esercito ha affermato che i due velivoli sono allo studio per individuare il paese fornitore.

Sul fronte diplomatico si registra uno stallo, per lo sdoppiamento delle iniziative. Quella africana è stata bloccata dall’esercito sudanese che non ha gradito l’annuncio di un incontro tra Burhan e Hamidati, senza le necessarie consultazioni preliminari. Sull’altra linea, quella saudita-statunitense, Washington pensa adesso di coinvolgere Egitto e Emirati arabi Uniti, che precedentemente erano palesemente esclusi per motivi di rivalità regionale. Come noto, ma mai esplicitato, Il Cairo sostiene Burhan e Abu Dhabi sostiene Hamidati. Coinvolgerli significa dare un impulso incisivo alla mediazione.  

Palestina Occupata

Un giovane palestinese è morto in ospedale in seguito alle ferite subite durante il rastrellamento delle forze di occupazione israeliane a Nablus, in Cisgiordania. Altri due feriti versano in gravi condizioni. L’esercito di Tel Aviv ha compiuto l’incursione per demolire la casa della famiglia di un uomo accusato di aver ucciso un soldato. La resistenza della popolazione con pietre e bottiglie molotov ha provocato incidenti nelle quali i soldati hanno sparato ad altezza uomo, con il dichiarato intento di uccidere. Il numero delle vittime palestinesi dall’inizio dell’anno è salito a 161.

Iraq

Le forze speciali dell’esercito iracheno hanno comunicato l’arresto del mufti di Daiesh, uno dei capi pericolosi dell’organizzazione jihadista. Non viene fornito il suo nome, ma viene descritto come colui che ha retto l’organizzazione a nord di Baghdad e tra le sue fatwa vi è quella che rende lecito sgozzare i soldati e rendere schiave le donne degli infedeli (tutti coloro che non seguono la loro linea estremista). Queste fatwa stuzzicano i pruriti sessuali dei miliziani perché ammettono uno stupro “legalizzato” delle donne dichiarate bottino di guerra. È avvenuto tragicamente nel 2014 contro la comunità yazida nella provincia di Sinjar/Shengal. Il mufti predecessore era stato catturato nel 2021 ed era stato condannato alla pena capitale e la stessa sorte toccherà all’uomo arrestato ieri.   

Libano

Anche la 12esima seduta del parlamento è fallita nell’eleggere un nuovo capo di Stato, successore a Michel Aoun che ha terminato il suo incarico lo scorso 30 ottobre 2022. Nessuno dei due candidati è riuscito ad ottenere la maggioranza qualificata prevista nella prima sessione. 59 voti sono andati a Jihad Azour, sostenuto dai partiti di ispirazione maronita e dai loro alleati sunniti e drusi. Soliman Frangie ne ha ottenuti 51 e provengono oltre a quelle del suo partito anche dai voti dei due gruppi parlamentari sciiti, Hezbollah e Amal. Il totale dei seggi parlamentari è di 128. Come al solito nella seconda sessione della seduta, che prevede la vittoria per chi ottiene il 50% + 1 (cioè 65 voti), è mancato il numero legale e il presidente Berri ha sospeso il dibattimento e rinviato ad una data da concordare con i gruppi parlamentari. Per uscire dall’impasse istituzionale è necessario un accordo preliminare su un nome condiviso.

Israele

La maggioranza governativa non è riuscita ad eleggere un suo membro nella commissione per la nomina dei giudici. È stata eletta la candidata dell’opposizione, a causa della dispersione dei voti della maggioranza su due nomi. La commissione è l’organismo preposto alla nomina dei giudici ed in particolare quelli dell’Alta Corte, che è oggetto della riforma proposta dal governo con l’obiettivo di cancellarne l’autonomia e garantire il controllo della maggioranza parlamentare sul massimo organo della magistratura. Netanyahu ha tentato di rinviare il voto di un mese, ma i capi dell’opposizione, Lapid e Gantz, hanno minacciato di abbandonare il tavolo delle trattative sulla riforma giudiziaria in caso di rinvio. È stato uno schiaffo sonoro al premier.

Algeria

Il presidente algerino Tabboune è in visita a Mosca. Al centro dell’incontro con Putin ci saranno il partenariato strategico economico-militare e l’adesione dell’Algeria al gruppo BRICS, guidato da Cina e Russia. Prima di partire alla volta di Mosca, il presidente algerino ha rilasciato alla Tv pubblica una dichiarazione che dà il senso a questa visita: “La Russia è un paese amico che ha sostenuto la rivoluzione algerina contro il colonialismo francese e ci uniscono alleanze strategiche”. Il riferimento al colonialismo francese non è casuale, perché le relazioni tra Algeri e Parigi stanno passando una fase diplomatica delicata. Tabboune ha rinviato la sua visita di Stato in Francia che si doveva tenere a maggio. Era stato annunciato che sarebbe avvenuta a metà giugno. Invece la destinazione è stata Mosca e il viaggio a Parigi sarà rinviato all’autunno. Va ricordato che la scorsa settimana, il presidente algerino ha ordinato il ritorno all’esecuzione dell’inno nazionale nella sua forma completa, compresa quella strofa che cita le atrocità del colonialismo e ricorda a Parigi di pagare il conto. Per opportunità diplomatiche negli anni ‘80, la terza strofa era stata tolta e poi cancellata anche dai testi scolastici.  

Notizie dal mondo: Sono passati 15 mesi e 19 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Sono cominciate ad arrivare in Bielorussia le testate nucleare tattiche russe. Secondo rivelazioni stampa, i servizi segreti olandesi avevano informato la CIA delle intenzioni di Kiev di compiere l’atto terroristico contro il Nord Stream, tre mesi prima dell’accaduto. Washington li ha sconsigliati, ma i servii ucraini sono andati avanti. I giornalisti in trincea avevano accusato Mosca, senza prove.

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