Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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Rassegna anno IV/n. 273 (1160)

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I Titoli:

Sudan: 11 civili uccisi nei bombardamenti su Khartoum. Lambito l’ospedale Al-Bashayer

Libano: Forze di interposizione hanno preso il controllo delle sedi ONU occupate dai miliziani islamisti nel campo profughi di Ain el-Helwa

Siria: In un blitz USA catturato uno dei capi di Isis. Si nascondeva nel nord della Siria sotto occupazione turca

Libia: Un rapporto degli esperti ONU rivela il contrabbando di petrolio libico, per finanziare le milizie.

Tunisia: La Commissione europea rinvia la visita di suoi funzionari per discussioni sull’accordo di luglio in materia di emigrazione

Lutto per la Cultura: È morto lo scrittore siriano Khaled Khalifeh, voce del dolore e della dignità di un popolo.

Le Notizie:

Sudan

Almeno 11 civili sono stati uccisi nei bombardamenti di ieri a Khartoum. Un attacco con i droni ha colpito una zona residenziale e le schegge delle bombe hanno lambito l’ospedale Al-Bashayer, dove opera personale di Medici senza Frontiere. Fonti dell’organizzazione umanitaria hanno confermato che sono arrivati 17 feriti dopo il lancio dei missili su una zona dove sono arroccati miliziani del Pronto intervento. “Tutti i giorni vengono colpiti mercati e zone residenziali… la situazione è molto preoccupante”, ha detto un medico sudanese raggiunto stamattina dalla redazione di Anbamed.

Libano

Dopo la mediazione condotta dal presidente del Parlamento Nabih Berri, la crisi nel campo profughi di Ain el-Helwa si sta volgendo verso una soluzione onorevole. Il contingente di interposizione è entrato nel campo ed ha preso possesso pacificamente delle sedi dell’ONU e delle scuole, precedentemente occupate dai miliziani islamisti. Un passo importante per il ritorno degli sfollati nelle loro case ed il riavvio dell’anno scolastico per 12 mila allievi. Il gruppo di miliziani islamisti, sospettato di collegamenti con Isis e Qaeda, è asserragliato ancora in un quartiere del campo, circondato dai combattenti dell’OLP e non intende consegnare gli otto miliziani accusati dell’uccisione del capo di Fatah, Abu Ashraf al-Aramoushi, lo scorso 30 luglio. Il capo dei barbuti, Haitham Shoobi, ha dichiarato, in un’improvvisata conferenza stampa, che gli otto ricercati saranno giudicati dallo stesso movimento.

Siria

Un blitz delle truppe USA nel nord della Siria si è concluso con la cattura di uno dei capi di Daiesh (Isis). Il comunicato di Centcom (QUI) informa che è stato preso vivo Mamduh Ibrahim al-haji Shaykh in un assalto con elicotteri il 28 settembre. Non ci sarebbero state vittime civili in conseguenza di questa operazione. È la seconda operazione statunitense nel nord della Siria per la cattura di capi del jihadismo. Lunedì scorso era stato catturato il responsabile della logistica del fu falso califfato, Abu Holeil Fadaani. Secondo fonti curde, l’operazione è stata compiuta alla periferia di Ras Al-Ain, città occupata dalle milizie filo turche.  

Libia

Il comitato degli esperti ONU (Nominato dal Consiglio di Sicurezza nel 2011) ha pubblicato il suo rapporto per il 2023. 

Tre gli elementi importanti:

1) il continuo contrabbando del petrolio libico. Il rapporto cita tra l’altro il fermo di una petroliera carica di 400 mila barili, ultimo carico dopo un periodo operativo di questa petroliera di almeno 4 mesi nelle quali era sfuggita al controllo radar, per non segnalare la propria posizione e i movimenti verso quali porti vengono trasportate le quantità di petrolio contrabbandate;

2) il ruolo delle milizie nel controllo non solo della sicurezza, ma soprattutto la crescita dell’influenza politica ed economica;

3) le responsabilità dei capi delle milizie nella gestione del traffico di migranti e allo stesso tempo nella gestione dei centri di detenzione, con maltrattamenti e uso dei migranti in lavori non remunerarti (schiavitù). Chi è interessato a ricevere il rapporto (in arabo, inglese, francese o spagnolo), può scrivere alla redazione Anbamed QUI.

Tunisia

La Commissione europea ha rinviato il viaggio di una commissione di funzionari in Tunisia, per discutere dell’accordo bilaterale firmato lo scorso luglio, che prevede un sostegno economico in cambio del ruolo tunisino di cane da guardia dei confini sud. La conferma della richiesta di rinvio da parte tunisina viene dal ministro degli interni, Kamal el-Faghih, che ha sottolineato che la bozza di accordo firmata a luglio non è ancora entrata in vigore e che ha bisogno di ulteriori studi, prima di discutere dei particolari. Tradotto dal politichese, prima i soldi e poi ragioniamo. Secondo i media locali, le pressioni di Bruxelles dopo l’ultima ondata migratoria sulle coste siciliane non sono accettabili per i leader  tunisini e vengono considerate interferenza negli affari interni, soprattutto quando si toccano i tasti dei diritti umani.

Lutto per la Cultura

Lo scrittore siriano Khaled Khalifeh è morto ieri all’età di 59 anni. Narratore e sceneggiatore, ha raccontato la Siria e la sua città natale Aleppo in opere che rimarranno indelebili nella memoria di tutti i lettori. Nato nel 1964, si è laureato in Giurisprudenza nel 1988 all’Università di Damasco. Ha pubblicato 6 romanzi e scritto sceneggiature per la TV e il cinema. Tra le sue opere “Elogio dell’odio” è stato finalista al premio letterario arabo IPAF di Abu Dhabi (2008) e il romanzo “Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città” ha vinto il premio Negib Mahfouz (2013). Diverse sue opere sono state pubblicate in italiano.

La collega Paola Caridi ha scritto in suo ricordo: “Uno dei più grandi scrittori – senza distinzioni geografiche, linguistiche, di appartenenza – è morto. Khaled Khalifa, il cantore della Siria e dei siriani, del dolore e della dignità, lascia pagine indimenticabili come la sua ironia e il suo sorriso malinconico”.

Notizie dal mondo

Sono passati 19 mesi e 5 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Attacchi missilistici ucraini contro il territorio russo. Mosca annuncia l’annessione di altri territori ucraini alla Grande Russia.

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1 commento

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