Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 12 novembre 2023:

Rassegna anno IV/n. 315 (1202)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Un nostro lettore ha contestato la nostra frase di commento nella rassegna di ieri: “Neanche i nazisti sono arrivati a tanto”. Il lettore ha documentato gli attacchi tedeschi sulla Toscana, durante la loro ritirata verso il nord Italia, dove sono stati presi di mire gli ospedali. Ammettiamo il nostro errore e riscriviamo la frase: “I generali israeliani a Gaza hanno fatto come i nazisti nella seconda guerra mondiale nel centro Italia”.

Un altro giorno e notte di martellamento incessante. Con particolare attacco contro gli ospedali. Oramai queste strutture funzionano soltanto come parcheggio di feriti e morti. Il personale medico e sanitario è prigioniero nelle mani dei militari israeliani. Nell’ospedale Shifà sono morti 40 neonati nelle incubatrici per mancanza di elettricità.

Mentre Israele si è impegnato a mantenere una pausa umanitaria quotidiana di 4 ore a Gaza, la prima “pausa” ha visto l’occupazione continuare a bombardare i “corridoi umanitari”, le strade designate per consentire lo spostamento dei palestinesi dal nord al sud. Le persone costrette allo sfollamento che hanno cercato di recarsi al sud hanno parlato di intimidazioni, dell’ansia e della violenza che hanno dovuto affrontare mentre facevano un’estenuante camminata di 30 km verso sud sotto i bombardamenti. Un soldato israeliano ha postato sui social un video terribile. Un bulldozer schiaccia, su quella strada di fuga verso sud, il corpo di un palestinese ucciso dalle pallottole israeliane.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Manifestazione dei coloni a Gerusalemme, vietata ai fedeli musulmani. “Gridano morte agli arabi”, “La seconda Nakba è in arrivo” e “Il vostro profeta è un figlio di puttana” e molte altre amenità. qui il video.

Nella cittadina di Burqa, vicino a Nablus, un giovane palestinese è stato assassinato durante i rastrellamenti. Nella stessa cittadina, le forze di occupazione hanno fatto saltare in aria l’auto di un cittadino semplicemente perché durante le perquisizioni della casa e dell’auto non avevano trovato nulla di quello che cercavano, armi o esplosivi. Lo stesso scenario si è ripetuto a Tobas: due giovani palestinesi sono stati colpiti alla testa dalle pallottole dei soldati. Come al solito i soldati erano accompagnati dai bulldozer per demolire le case dei palestinesi.

Vertice arabo-islamico di Riad

Un buco nell’acqua. I paesi arabi si condannano alla marginalità sulla scena mondiale per la loro inconsistenza operativa. Paroloni di condanna, ma nessun reale sostegno per una maggiore pressione sulle potenze “amiche” sostenitrici dell’aggressione israeliana. Dietro le quinte è circolata una proposta di risoluzione in 4 punti che chiede: “1) Condanna dell’aggressione e richiesta urgente di cessate il fuoco; 2) rottura delle relazioni diplomatiche con Israele; 3) Minaccia dell’uso del boicottaggio

petrolifero e gas; 4) istituire una commissione che si rechi nelle capitali dei paesi sostenitori di Israele, per chiarire la serietà dei proponimenti. Niente da fare Bahrein, Emirati, Giordania e Marocco l’hanno bloccata. Il comunicato finale ribadiva soltanto la condanna e la necessità di un cessate il fuoco. Che non verrà ascoltato, né da Israele, né dai suoi alleati.

Libano

Il più profondo attacco israeliano in Libano. I droni israeliani sono penetrati per 45 km dal confine, colpendo la città di Baraka su fiume Zahrany. È stata presa di mira un’auto parcheggiata in un terreno agricolo e secondo i rapporti ufficiali non ci sono state vittime ma soltanto danni materiali.

L’atteso discorso di Nasrallah come al solito ha lasciato le porte aperte senza definire una posizione chiara sul conflitto. “Proseguiremo nella stessa linea, risponderemo colpo su colpo agli attacchi israeliani. Non lasceremo soli i nostri fratelli di Gaza”. In Libano la situazione politica è molto squilibrata, senza un presidente in carica e senza un governo effettivo, ma soltanto per gli affari correnti, oltre alla storica alleanza dei partiti della destra fascista con Israele.

Giornalisti

44 giornalisti palestinesi sono morti nel mese di ottobre sotto le bombe israeliane nella striscia di Gaza. Sono state prese di mira le loro case e sono stati uccisi i loro familiari. Altri sono caduti sotto le bombe mentre compivano il loro dovere. È il numero equivalente a quelli morti in tutti i conflitti nell’intero anno 2022.  

Siria

Ancora altri droni contro le basi USA in Siria. Nella giornata di ieri sono state prese di mira due basi nel nord est del paese. Anche in questi casi non ci sono state vittime ma soltanto danni materiali. Secondo un comunicato dei militari USA uno dei droni è stato intercettato in volo e distrutto. A rivendicare questi attacchi si presenta una sigla sconosciuta in passato, “Resistenza islamica in Iraq”. I droni sono partiti dal territorio iracheno di confine.

Prigionieri

Secondo il canale televisivo 13, di proprietà pubblica israeliana, le trattative per i prigionieri sono ad un punto avanzato. “Si sta valutando le garanzie reciproche”. La trattativa riguarda lo scambio tra tutti i civili nelle mani di Hamas in cambio di tutte le donne e i minori palestinesi detenuti in Israele. Per avviare le procedure di questo scambio la parte palestinese chiede un cessate il fuoco di tre giorni e il passaggio di carburante, cibo e acqua a tutte le zone della Striscia. La trattativa per lo scambio di tutti contro tutti si è arenata, per l’insistenza di Hamas di includere anche Ibrahim Haddadcondannato a 27 ergastoli.

Solidarietà Internazionale

A Londra si è svolta una grande manifestazione pro Gaza e per chiedere un cessate il fuoco e la soluzione della questione palestinese con il ritiro delle truppe occupanti. Secondo la polizia vi hanno partecipato 300 mila persone. La manifestazione in un primo momento è stata vietata con il pretesto della coincidenza con la giornata della Memoria che ricorda i caduti della Prima guerra mondiale.  (Guarda)

Il Sud Africa ha chiesto all’ONU di aprire un’indagine della Corte penale internazionale nei confronti dei politici e militari israeliani per le loro responsabilità nei massacri a Gaza.   

Sudan

Il principale ponte che collega Umdorman a Bahri, i due quartieri della capitale sudanese ad ovest e nord del Nilo, è stato bombardato e distrutto. Esercito e milizie si accusano a vicenda dell’accaduto.

Secondo i rapporti dell’ONU, la situazione in Darfur è fuori controllo per le azioni militari delle milizie contro la popolazione civile e contro i soldati presi prigionieri. “I rapporti che ci giungono sono preoccupanti. Violenza sessuale contro donne e bambini, assissnio di civili su base etnica e bombardamenti indiscriminati su zone abitate”, ha detto la responsabile internazionale, per aggiungere: “Siamo arrivati al punto del male assoluto”, paragonando implicitamente quello che sta succedendo per mano delle milizie all’azione dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Notizie dal Mondo

Sono passati 20 mesi e 18 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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