Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

14 maggio 2021

Rassegna n. 317

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I titoli

Palestina Occupata: La guerra continua. Netnyahu prepara l’invasione di terra.

Marocco: Amnistia per 810 detenuti, tra i quali 17 del movimento di protesta della regione Rif.

Algeria: Accordo con la Francia per l’estradizioni di ricercati e condannati.

Egitto: Un piano per la costruzione di villaggi e città nel Sinai che accoglieranno 3 milioni di abitanti.

Iran-Iraq: Accordo per la realizzazione di una linea ferroviaria. In futuro dovrebbe collegare il Golfo con il Mediterraneo.

Le notizie

Palestina Occupata

Continua l’aggressione contro il popolo palestinese a Gaza . L’esercito israeliano ha colpito zone residenziali, ancora questa notte, con aviazione, marina e artiglieria. È in preprarazione un’invasione da terra. L’esercito di Tel Aviv aveva annunciato in un primo comunicato di aver spedito i soldati all’interno di Gaza, ma poi ha subito smentito. Centinaia di carri amati e migliaia di soldati sono ammassati sulla linea di demarcazione. Secondo il ministero della salute i morti palestinesi sono saliti a 109, dei quali 28 bambini. I feriti sono oltre 600, alcuni gravi, tanto che sono stati trasportati negli ospedali egiziani. Da Gaza sono continuati i lanci di razzi, ma è diminuita la loro intensità. Il governo israeliano ha raccomandato agli abitanti delle colonie, situate nel raggio di 4 km da Gaza, di rimanere nei rifugi.

Non si terrà a New York la riunione aperta del Consiglio di Sicurezza per l’opposizione di Washington. Il portavoce del Dipartimento di Stato ha detto che l’incontro si potrebbe programmare per la prossima settimana, chiaramente per permettere a Netanyahu di completare il lavoro sporco. Un inviato statunitense è in viaggio per il Medio Oriente per convincere le parti ad una tregua.

Il premier israeliano ha rifiutato le iniziative per una tregua avanzate da Russia e Egitto. Netanyahu ha espresso chiaramente che le operazioni militari proseguiranno almeno fino a sabato. Dopo la riunione del Gabinetto ristretto ha annunciato l’ordine all’esercito di preparare l’opzione per l’intervento di terra. Sono stati richiamati in servizio 16 mila soldati tra i quali 7 mila riservisti.

La striscia di Gaza vive praticamente al buio e comincia a scarseggiare il cibo.

In Cisgiordania, le forze di occupazione hanno affrontato i cortei di protesta, entrando nelle città amministrate dall’Autorità Nazionale Palestinese come: Nablus, Tul Karim, Jenin e Al-Khaleel. Anche nella città vecchia di Gerusalemme si sono registrati scontri tra manifestanti e forze della polizia e dell’esercito israeliani.

La narrazione di Tel Aviv presenta la guerra come se fosse contro Hamas, un racconto di comodo che vuole identificare un nemico da demonizzare. Non è così! La guerra in corso, come quelle passate, è contro il popolo palestinese e ne è testimone il numero delle vittime, in prevalenza civili e tra i quali molti bambini.

Marocco

Il re Mohammed VI ha firmato un’amnistia in occasione delle festività islamiche per la fine del Ramadan. Sono stati rilasciati 810 detenuti, tra i quali 17 attivisti della regione del Rif, proteste avvenute nel 2016/17. Tra gli amnistiati non c’è nessuno dei dirigenti del movimento, come per esempio Zafzafi, condannato a 20 anni di reclusione. Il movimento di protesta sociale del Rif è nato in seguito all’uccisione, da parte della polizia municipale, di un venditore ambulante di pesce, finito stritolato nel compattatore dei rifiuti.

Algeria

Il presidente algerino ha firmato un accordo bilaterale con la Francia che permette l’estradizione reciproca dei ricercati o condannati. L’accordo era stato siglato tra i due governi nel 2019 e prevede che i consegnati dalla Francia all’Algeria non possono essere condannati alla pena capitale. Nel caso il tribunale dovesse emettere sentenze di morte, il governo algerino si impegna a non eseguirle. Giacciono nelle rispettive cancellerie richieste per 30 estradizioni dalla Francia e 8 dall’Algeria.

Egitto

Il governo del Cairo sta pianificando la costruzione di 18 villaggi rurali e città industriali nel Sinai per accogliere 3 milioni di egiziani da tutte le province. L’ambizioso progetto si basa su due punti: investimenti privati per l’acquisto dei terreni e la costruzione delle case ed un investimento pubblico per le strutture di urbanizzazione ed edifici di interesse collettivo (mercati, zone industriali, moschee,…). L’obiettivo è quello di ridurre la pressione demografica sulle grandi città egiziane e creare posti di lavoro.

Iran-Iraq

I governi di Baghdad e Teheran hanno firmato un accordo per il progetto di una linea ferroviaria che collegherà Shalamcheh in Iran con Bassora in Iraq. Il tratto ha una modesta lunghezza di 32 km, ma il piano prevede il prolungamento nelle due direzione fino a coinvolgere la Siria per arrivare al Mediterraneo, collegandolo con il Golfo arabo-persico: una nuova via della seta ferrata.

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