Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

6 Giugno 2021,

Rassegna n. 340

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I titoli

Turchia-Iraq: Bombardato con droni il campo profughi di Makhmour, a 180 dal confine.

Yemen: Uccisi 17 civili in un bombardamento su Maarib, la città assediata dai ribelli Houthi.

Egitto: Appello per la liberazione dei detenuti d’opinione.

Palestina Occupata: Le autorità israeliane hanno arrestato e poi liberato la corrispondente di Al-Jazeera, Givara El-Bedeiri.

Iraq-USA: Entra in fase operativa il ritiro delle truppe statunitensi.

Afghanistan: Nuovi attacchi dei Taliban che controllano 5 province.

Le notizie

Turchia-Iraq

L’aviazione turca ha bombardato il nord dell’Iraq, in particolar modo la città di Metina. Droni armati di Ankara hanno colpito con razzi il campo profughi di Makhmour, a 180 km dal confine turco. Nel bombardamento ci sono stati tre morti e decine di feriti. Lo scorso mercoledì, il “neo sultano” Erdogan ha minacciato di colpire il campo che si trova nella provincia di Dohuk ed ospita migliaia di profughi fuggiti dalla Turchia negli anni ’90. Ankara si comporta nella regione come gendarme e sfida la sovranità dei paesi confinanti, Siria e Iraq, nel silenzio della cosiddetta Comunità Internazionale. Obiettivo di queste aggressioni: impedire l’autonomia curda in questi paesi e soffocare le speranze di libertà dei curdi della Turchia.

Yemen

Un lancio di razzi contro Maarib ha provocato la morte di 17 civili, tra i quali un bambino. È stato colpito un distributore di carburante che è andato in fiamme. La città è assediata dai ribelli Houthi e tutti i tentativi dell’ONU e dell’amministrazione statunitense, a trovare un accordo per la fine delle ostilità e la ripresa del negoziato tra governo e ribelli, sono falliti. Dal 2014 gli Houthi, sostenuti da Teheran, controllano la capitale Sanaa e la maggior parte del territorio. Il governo del presidente Hadi è esiliato ad Aden, capoluogo della regione meridionale. Arabia Saudita ed Emirati sono intervenuti militarmente nel 2015 a fianco dei governativi, in funzione anti iraniana, trasformando il territorio yemenita in campo di battaglia per procura.

Egitto

180 parlamentari francesi hanno rivolto un appello al presidente Al-Sissi per la liberazione dei detenuti di opinione ed in particolare di Rami Shaath, egiziano di origine palestinese sposato con una cittadina francese. Rami Shaath è stato arrestato il 5 luglio 2019 e da allora il suo arresto preventivo è stato rinnovato 23 volte. Shaath è stato uno dei protagonisti di piazza Tahrir nel 2011 ed era il coordinatore in Egitto della campagna internazionale di boicottaggio dei prodotti israeliani BDS.

La scorsa settimana, 63 organizzazioni per i Diritti Umani hanno chiesto al governo del Cairo di prendere decisioni urgenti per mettere fine alla repressione arbitraria del dissenso. Secondo queste organizzazioni in Egitto sono reclusi 60 mila tra oppositori e attivisti.

Palestina Occupata

Israele non vuole testimoni ed i giornalisti, con le loro telecamere, sono “pericolosi”. La giornalista di Al-Jazeera, Givara El-Bedeiri, è stata aggredita, arrestata e condotta in commissariato, perché testimone scomoda dell’ennesima repressione delle manifestazioni pacifiche nel quartiere Sheikh Jarrah. Secondo l’avvocato di fiducia, la polizia israeliana ha cambiato in corso d’opera l’accusa nei confronti della giornalista da “aggressione contro pubblico ufficiale” a “rifiuto di consegnare i documenti di riconoscimento”. Il motivo di questo cambio è stato la trasmissione nei notiziari dell’emittente del Qatar dei filmati che inchiodano gli agenti alle loro responsabilità: la giornalista stava compiendo il suo lavoro ed è stata interrotta dagli agenti, che sono passati subito alle mani. El-Bedeiri ha denunciato che è stata picchiata sia durante il trasporto in auto della polizia, sia in commissariato. In serata, El-Bedeiri è stata rilasciata con l’ordine di allontanamento per 15 giorni dal quartiere Sheikh Jarrah.

Iraq-USA

La Commissione militare mista si è riunita a Baghdad ed ha concluso i lavori con un programma di ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq. In seguito all’acuirsi degli attacchi contro le basi USA, non soltanto con razzi, ma anche con l’uso di droni, le due parti hanno deciso di ridurre la loro attività operative da unità di combattimento al ruolo di addestramento e consulenza. Il prossimo mese di luglio la commissione si riunirà ancora per definire la data ultima per completare il ritiro.

Afghanistan

L’offensiva dei Taliban non si ferma. In un attacco alle forze governative nella provincia di Baghlan, nel nord, sono rimasti uccisi 8 agenti e il loro comandante. Altri 13 militari sono morti a causa del fuoco amico, durante un bombardamento dell’aeronautica governativa a Badakhshan. Il movimento jihadista ha annunciato di aver conquistato 5 province. Nel mese di maggio, da quando è iniziato il ritiro delle truppe statunitensi, i Taliban hanno compiuto 1455 attacchi.

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