Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

25 Luglio 2021 Buona Domenica a tutte e tutti!

Rassegna anno II/n. 25

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Nella Rubrica approfondimenti pubblichiamo il comunicato stampa finale del primo incontro dell’iniziativa “The Last 20”.

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I titoli

Sudan: Tensione al confine con l’Etiopia, dopo il rapimento di 3 bambini e la cattura di un ufficiale sudanese.

Sud Sudan; Nominata una donna a capo del Parlamento.

Libano: Accordo con l’Iraq per la fornitura di petrolio in cambio di merci e servizi.

Afghanistan: Coprifuoco notturno in 31 province, per contrastare l’offensiva talebana.

Iraq: Il premier ha annunciato la cattura dei responsabili dell’attentato nel mercato popolare di Sadr City.

Siria: il capo qaedista Al-Jawlani, in una conferenza stampa, difende l’operato di Erdogan.

Le notizie

Sudan

Nella zona di Fashqa, miliziani etiopici hanno rapito tre bambini e poi catturato un ufficiale dell’esercito sudanese che li stava inseguendo per liberare i minori sequestrati. La vicenda è avvenuta nei pressi della città di Qallabat. Il valico di frontiera è stato immediatamente chiuso al traffico civile. Nella zona ci sono forti mobilitazioni militari da parte dei due eserciti. Questo rapimento a scopo di riscatto aggrava i rapporti tra Addis Abeba e Khartoum. Secondo il Sudan Tribune, 3 minori sudanesi, tra i 10 e i 15 anni, sono stati rapiti mentre pascolavano le mucche; le milizie hanno contattato le famiglie per chiedere denaro in cambio della loro liberazione. Sulle due sponde della frontiera sono in corso ammassamenti di truppe dei due paesi e ci sono forti timori che la questione possa degenerare in un conflitto.

Sud Sudan

Per la prima volta in Sud Sudan viene nominata una donna a presiedere il Parlamento. È Jemma Nunu Kumba, segretaria del Movimento popolare per la liberazione del Sudan, partito al governo a Juba. Il Sud Sudan malgrado le ricchezze petrolifere che possiede è un paese povero a causa della guerra civile che ha seguito l’indipendenza nel 2011, dopo il referendum per l’autodeterminazione concordato con l’allora governo di Khartoum guidato dal dittatore Omar Bashir. In cinque anni di guerra civile (2013-2018) sono rimasti uccisi 400 mila persone e 4 milioni di sfollati. Con l’accordo di pace del 2018, il paese è stato guidato da un governo di coalizione tra i movimenti che si combattevano e si è decisa la formazione di un Parlamento nominato, con quote prefissate. Kumba è nata nel 1966 e ha assunto diversi incarichi di governo tra i quali la governatrice nella regione Equatoria Occidentale. è fedele esecutrice delle direttive del capo Salva Kir, discusso leader che aveva trascinato il paese nella guerra.

Libano

Il ministro dell’energia libanese ha firmato a Baghdad un accordo con il ministro delle finanze iracheno, alla presenza del premier Al-Kadhimi, per la fornitura di un milione di barili di gasolio in cambio di beni e servizi. Sarà una boccata d’ossigeno per la società pubblica libanese di elettricità, che a causa della mancanza di carburante è stata costretta a ridurre le forniture elettriche a sole 2 ore al giorno. Il ministro al suo ritorno a Beirut ha informato che per il prossimo periodo sarà possibile garantire fino a 9 ore al giorno di fornitura elettrica. Il Libano non pagherà il gasolio in valuta estera, che non possiede a causa della grave crisi finanziaria che lo sta travolgendo.

Afghanistan

Il governo di Kabul ha imposto il coprifuoco notturno in 31 province su 34. La decisione è stata presa per ridurre gli attacchi dei miliziani Taliban, che sono ripresi dopo una breve tregua, non annunciata, durante le festività islamiche di Ied Kebir. L’esercito ha dichiarato di aver ucciso 260 militanti in diversi combattimenti. Il movimento Taliban sostiene, dal canto suo, di aver conquistato l’80% delle frontiere esterne e la maggior parte dei valichi. Il ritiro delle truppe straniere ha scoperto il fianco delle forze governative, che non hanno più la copertura aerea necessaria per difendere il territorio.

Iraq

Il premier Al.Maliki ha annunciato che sono stati catturati i responsabili dell’attentato di sei giorni fa nel mercato popolare di Sadr City, ad est di Baghdad. Il premier non ha fornito dettagli sull’appartenenza politica dei catturati. L’attentato terroristico, compiuto da una donna suicida, ha ucciso 30 persone e ferito altre 50.

Oltre agli attentati terroristici di Daiesh, in Iraq ci sono milizie che attaccano le truppe statunitense per accelerarne il ritiro. Un drone ha colpito una base in Kurdistan iracheno, ma senza causare danni, secondo il comunicato militare. L’attacco è stato rivendicato da un gruppo sconosciuto denominato la “Brigata dei Rivoluzionari”. Il governo di Baghdad valuta necessaria l’assistenza militare fornita dai soldati USA, ma le milizie filo iraniane, integrate nell’esercito, non sono dello stesso parere e questa contraddizione interna indebolisce lo Stato ed il suo controllo sul territorio.

Siria

Il capo di Tahrir Sham, ex Fronte Nusra di fede qaedista, Mohammed Al-Jawlani, ha indetto una conferenza stampa a Idlib per esprimere la posizione del suo movimento in merito alla situazione militare di Gebel Zawia, bombardata nei giorni scorsi dai russi e dall’artiglieria di Damasco. Al Jawlani ha spiegato che l’area non era compresa nel cessate il fuoco firmato lo scorso anno tra Mosca e Ankara, che le forze dell’opposizione stanno facendo affluire rinforzi nella zona per contrastare i bombardamenti governativi, ma che esclude un’offensiva terrestre da parte di Damasco.

L’uscita di Al Jawlani avviene dopo che nella zona sono state organizzate manifestazioni di protesta di cittadini che accusavano i turchi e l’opposizione armata di averli abbandonati. Il leader del Fronte Nusra ha difeso l’operato dell’esercito turco che a suo dire “Non reagisce alle azioni nemiche, ma valuta la situazione e agisce secondo una strategia di uno Stato. La difesa della popolazione – ha detto – l’ha assunta l’opposizione armata ed abbiamo contrastato l’artiglieria del regime con lanci di mortaio e con azioni contro le postazioni dei governativi”. Poi ha aggiunto: “Adesso siamo preparati anche alla guerra notturna; esperti militari ci hanno addestrato a queste operazioni con l’uso dei visori notturni”. Non ha specificato chi siano gli istruttori militari, ma si comprende tra le righe che sono turchi. Le potenze occidentali sono a conoscenza adesso di questa alleanza tra Erdogan e i terroristi di Al Qaeda.

Approfondimenti

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