Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

19 agosto 2021

Rassegna anno II/n. 50

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Da sabato 21 agosto a lunedì 23 agosto sarà allestita nella sede di Emergency a Milano la camera ardente di Gino Strada.

Nella rubrica approfondimenti pubblichiamo un ricordo del dott. Ciro Gallo, pubblicato su “Altrapolis”; una lettera alla redazione del coordinatore Emergency a Kabul; una biografia del fondatore di Emergency ed un articolo de “il manifesto”.

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I titoli

Afghanistan: Ghani è negli Emirati. Tre manifestanti uccisi a Jalalabad. Una repressione che smaschera le false promesse dei taliban.

Libia: Una sommossa delle milizie contro l’invito al ritiro dei mercenari e dei militari turchi.

Eritrea: L’ONU chiede la liberazione del giornalista Isaak, da 20 anni in carcere senza processo.

Medio Oriente: Al-Sissi invita Bennett e Abbas a visitare il Cairo, per salvaguardare la tregua e l’avvio della ricostruzione della striscia di Gaza.

Le notizie

Afghanistan

L’ex presidente Ashraf Ghani è negli Emirati Arabi Uniti. Lo afferma un comunicato del ministero degli esteri di Abu Dhabi, che sottolinea i “motivi umanitari” del gesto ospitale. Gli Emirati erano uno dei tre paesi che avevano riconosciuto il governo Taliban a Kabul prima del 2001. Ghani è scappato da Kabul il 15 agosto, giorno della caduta della capitale afgana nelle mani dei miliziani fondamentalisti.

La cronaca dell’Afghanistan sta mettendo in evidenza la falsità della maschera che i capi taliban hanno indossato, esprimendo moderazione e disponibilità al dialogo e al rispetto delle libertà, comprese quelle delle donne e della stampa. A Jalalabad, tre manifestanti sono rimasti uccisi dalle pallottole dei taliban. Il corteo chiedeva il rispetto della bandiera nazionale afgana, in segno di opposizione all’imposizione dello stendardo degli islamisti.

Nella capitale Kabul continuano ad arrivare i capi del movimento che hanno intrapreso una serie di incontri con ex uomini politici per consultazioni sul futuro governo. Un gesto positivo è stato l’ordine emesso dal capo supremo, Haibatullah Akhunzadeh, di liberare tutti i prigionieri politici di qualsiasi tendenza.

All’aeroporto di Kabul continuano le operazioni di evacuazione dei cittadini stranieri e degli afgani con regolari visti per recarsi all’estero. Il Pentagono ha ammesso che i taliban collaborano nelle operazioni e non ostacolano l’arrivo degli statunitensi allo scalo internazionale. La parte civile dell’aeroporto è nelle mani dei miliziani, mentre quella militare è sotto il controllo dei marines USA.

Gli analisti di questioni militari si interrogano sull’armamento sofisticato che gli USA avevano lasciato nelle mani dell’esercito afgano, ma che adesso è nelle mani degli islamisti, compresi i 200 aerei da combattimento. Una delle opzioni avanzate è il bombardamento degli aeroporti per distruggere elicotteri e caccia.

Libia

Le milizie di Tripoli e Misurata contestano le richieste della commissione militare mista “5+5” sulla cancellazione degli accordi tra il governo Sarraj e la Turchia. Una sommossa che potrebbe mettere in pericolo il governo di unità nazionale guidato dall’imprenditore Dbeiba. Gli accordi miliari tra Tripoli e Ankara prevedono la presenza di truppe turche in Libia, con annessi i 20 mila mercenari siriani. Il governo Erdogan si rifiuta di ritirare le sue truppe con il pretesto che la loro presenza è legale, in ottemperanza di quegli accordi firmati da Sarraj. La Commissione “5+5” ha chiesto anche il ritiro di tutti i mercenari, compresi quelli russi e sudanesi che hanno combattuto a fianco dell’LNA di Haftar.

Eritrea

La Commissione ONU per i Diritti Umani ha chiesto al governo di Asmara di liberare il giornalista Dawit Isaak, da 20 anni in carcere senza processo; inoltre ha invitato l’Eritrea a fornire prove della sua esistenza in vita.

Isaak è un giornalista e scrittore eritreo con cittadinanza svedese. Ha diretto il giornale indipendente Setit. La pubblicazione di una lettera firmata da una decina di uomini politici di opposizione, che chiedevano riforme democratiche, gli è costata la libertà. È stato arrestato il 23 settembre 2001; nel 2002, il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) aveva riportato la notizia che Isaak era stato ricoverato in ospedale in seguito alle torture subite. Il governo di Asmara ha negato, ma non ha permesso a nessuno di visitarlo.

Medio Oriente

Il capo dei servizi di sicurezza egiziano, Abbas Kamel, ha visitato Israele e Palestina per un tentativo di salvaguardare la tregua a Gaza. Nella riunione di Tel Aviv ha invitato il premier Bennett al Cairo per un incontro al vertice con il presidente Al-Sissi. Kamel a Ramallah ha sollecitato il presidente palestinese a mantenere la calma sul fronte di Gaza per creare le condizione atte a finire il blocco israeliano e favorire la ricostruzione. L’Egitto, alla fine di maggio scorso, ha svolto un ruolo principale nella mediazione per la tregua di Gaza. Il blocco e l’embargo israeliani stanno causando difficoltà alla vita di 2 milioni di palestinesi che vivono nella striscia. Dopo pressioni internazionali, Tel Aviv ha allentato il blocco, ma non per le esportazioni e l’ingresso di materiale per l’edilizia, necessario alla ricostruzione degli edifici distrutti dai missili israeliani.

Approfondimenti

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