Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

25 ottobre 2021

Rassegna anno II/n. 117

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I titoli

Sudan: Colpo di Stato. Il pemier Hamdouk agli arresti domiciliari. In carcere diversi ministri e il governatore della capitale.

Palestina Occupata: Israele costruirà 1350 nuove abitazioni per i coloni in Cisgiordania.

Egitto: Rimpatriati i lavoratori egiziani dispersi in Libia. Erano a Tobruk in un centro di detenzione per migranti

Libia: Completati i preparativi tecnico-amministrativi per lo svolgimento delle elezioni del 24 dicembre.

Etiopia: Altri attacchi aerei governativi sul Tigray.

Le notizie

Sudan

Colpo di Stato a Khartoum.

Il premier Hamdouk è stato messo agli arresti domiciliari. I familiari di diversi ministri e del governatore della capitale hanno informato che sono stati portati in carcere nel cuore della notte da unità militari.

Soldati su carri armati e veicoli militari hanno chiuso ponti e gallerie da e per Khartoum. Il Comitato delle Forze per la libertà e il cambiamento ha fatto appello alla mobilitazione popolare, “per fermare questo crimine contro la Democrazia”.

Stamattina sono state interrotte Internet e le comunicazioni telefoniche.

Fino a ieri sera si sono svolte manifestazioni contrapposte, con alcuni sviluppi preoccupanti che riguardavano proprio le minacce di ricorso alle armi. Minacce arrivate da parte del presidente della provincia di Darfur, Minni Minnawi, che ha proferito: “In caso il governo non presenti le dimissioni, scenderemo con le armi”.

Ieri la diplomazia statunitense ha prestato una forte attenzione alla situazione sudanese e l’inviato speciale per il Corno d’Africa, Feltman, ha incontrato nella capitale Karthoum tutti i protagonisti della crisi. Il generale Burhan, dopo l’incontro con l’inviato USA, ha espresso il suo impegno per il passaggio del potere ai civili dopo le elezioni.

Finora non è stato reso noto nessun comunicato militare.

Palestina Occupata

Il governo israeliano ha deciso la costruzione di1350 nuove case in 7 colonie ebraiche nella Cisgiordania occupata. Questo provvedimento si aggiunge a quello approvato due mesi fa. L’esercito sta procedendo alla confisca delle terre di proprietà dei contadini palestinesi per assegnarle ai coloni israeliani. La colonizzazione è considerata illegale dalle risoluzioni ONU e mina il già defunto piano di pace: “Due Stati per due popoli”. Israele rifiuta il riconoscimento dello Stato di Palestina e rinvia a tempo indeterminato il ritiro dai territori occupati, sostenuta nei fatti dagli Stati Uniti e dall’Europa.

Negare la terra ai palestinesi equivale a minare il processo negoziale.

Egitto

Diciotto lavoratori egiziani dispersi in Libia da oltre due settimane sono stati rintracciati in un centro di detenzione per migranti, gestito dalla polizia di Tobruk. Erano stati arrestati appena entrati nei confini libici, subito dopo che i passatori li avevano lasciati soli alla guida di un minibus. Alla polizia libica hanno raccontato di aver pagato mille dollari ciascuno per attraversare il deserto a sud dell’oasi di Giarabub. I loro parenti temevano che fossero stati rapiti per fini di riscatto. Le autorità egiziane hanno chiesto il loro rimpatrio. Sono già arrivati al Cairo, dove subiranno un processo per espatrio illegale.

Libia

La commissione per le elezioni (IHEC) ha annunciato lo svolgimento simultaneo delle elezioni presidenziali e parlamentari, previste per il 24 dicembre. Lo ha affermato ieri a Tripoli il capo dell’IHEC, Imad al Sayeh. La pianificazione delle procedure va di pari passo e oggi saranno resi noti gli elenchi degli elettori, che riceveranno la tessera elettorale. Inoltre, Al Sayeh ha sottolineato che le votazioni si terranno sulla base delle due leggi emanate dal Parlamento. Da queste informazioni è chiaro che dal punto di vista tecnico-amministrativo le elezioni si potranno svolgere il 24 dicembre. Rimangono le difficoltà politiche, ma soprattutto la questione della permanenza dei mercenari.

Etiopia

Ancora altri bombardamenti aerei governativi contro la provincia del Tigray. Lo ha confermato la portavoce del governo Selamawit Kassa, precisando che il raid è avvenuto nel distretto occidentale di Mai Tsebri. Questo è il settimo bombardamento effettuato dall’aviazione federale nell’ultima settimana. Secondo fonti giornalistiche locali, almeno 14 persone sono rimaste ferite dai missili lanciati ieri dalle forze governative. L’ex direttore dell’ospedale locale, Hayelom Kebede, ha informato che tra i feriti tre sono attualmente in condizioni critiche. L’ONU denuncia ripetutamente la grave situazione umanitaria, con oltre 4 milioni di civili minacciati dalla fame.

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