Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

03 novembre 2021

Rassegna anno II/n. 126

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I titoli

Etiopia: Dichiarato lo stato d’emergenza dopo l’avanzata dei ribelli verso la capitale.

Yemen: Gli Houthi conquistano l’80% della provincia di Maarib ed avanzano verso il capoluogo.

Afghanistan: Un attacco terroristico dell’ISIS-Khorasan contro l’ospedale militare di Kabul, 23 morti e 50 feriti.

Palestina Occupata: Confiscate le terre di 4 famiglie palestinesi a Sheikh Jarrah.

Siria: Le truppe turche bombardano un villaggio nella provincia di Hasaka.

Migrazioni: 72 migranti sono intrappolati nel Mediterraneo in mezzo ad alte onde.

Sudan: I partiti progressisti respingono la trattativa con i golpisti e preparano altre manifestazioni.

Le notizie

Etiopia

Il governo di Addis Abeba ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale per l’offensiva del Fronte del Tigray, che ha conquistato molte località al di fuori della propria provincia. Il TPLF ha annunciato di aver stretto un’alleanza militare con gli oromo ed intendono marciare sulla capitale. Le autorità hanno invitato la popolazione ad armarsi per difendere i propri quartieri dall’attacco dei ribelli. La polizia ha fatto irruzione nelle case di civili tigrini, residenti ad Addis Abeba, alla ricerca di armi. Ad un anno dall’inizio della guerra, il 3 novembre 2020, la situazione militare si è completamente rovesciata ed il Fronte tigrino da preda si è trasformato in cacciatore. Una guerra che ha ridotto 400 mila civili in condizioni di fame ed ha costretto 2,5 milioni di persone a sfollare dalle proprie case e città.

Yemen

I ribelli Houthi hanno dichiarato la conquista dell’80% del territorio della provincia di Maarib e stanno dirigendo la loro offensiva per l’occupazione della città. È in corso un uso massiccio di bombardamenti aerei da parte dell’aeronautica saudita, che ha dichiarato di aver ucciso 160 ribelli nelle ultime 24 ore. Maarib è un centro per l’accoglienza dei profughi di altre zone e in caso di una guerriglia urbana, condotta con artiglieria pesante e bombardamenti, la situazione umanitaria peggiorerebbe ulteriormente.

Afghanistan

Un attacco terroristico contro l’ospedale militare di Kabul: 23 morti e 50 feriti tra pazienti, personale sanitario, miliziani taliban, oltre ai sei assalitori. Un attentatore suicida su una moto ha preceduto il gruppo d’assalto che è riuscito ad entrare nella struttura, continuando a sparare all’impazzata. I terroristi si sono asserragliati in un reparto e la carneficina è continuata fino a quando tutti gli assalitori sono stati uccisi dai taliban. In serata di ieri, l’ISIS-Khorasan ha rivendicato l’azione tramite account social. L’ospedale era stato preso di mira con le stesse modalità nel 2017, un’azione che era stata rivendicata dall’organizzazione terroristica Daiesh (ISIS).

Palestina Occupata

A Sheikh Jarrah, la Corte suprema israeliana ha ordinato la confisca di terreni di proprietà di 4 famiglie palestinesi con il pretesto della costruzione di “opere pubbliche”. Saranno edificati invece: un albergo, un parcheggio ed un parco. Il diritto internazionale vieta la confisca dei territori occupati dallo Stato occupante, ma Israele conosce soltanto la legge della forza militare e del fatto compiuto.

Un altro caso di Apartheid edilizio è la sentenza contro le 28 famiglie del quartiere Salwan a Gerusalemme est. I giudici israeliani hanno proposto loro di rinunciare ai diritti di proprietari a favore dei coloni israeliani, per diventare inquilini protetti per 15 anni. Le famiglie palestinesi hanno rifiutato la sentenza. I terreni dove hanno costruito le loro case sono state assegnate dall’ONU negli anni ’50, perché erano profughi sfollati da altre città e villaggi conquistati dagli israeliani durante la Nakba (guerra del ’48). La legge israeliana ammette agli ebrei di rivendicare proprietà perse nella guerra, ma non il contrario.

Una pulizia etnica per via giudiziaia.

Siria

La temuta invasione turca della zona ad est dell’Eufrate non c’è stata, ma la tensione è alta. La resistenza curda sta preparando la difesa del proprio territorio con l’arrivo sulla linea del fronte di nuovi rinforzi. Ieri l’artiglieria turca ha bombardato il villaggio di Dardara, nella provincia di Hasaka.

Per la seconda volta in una settimana, missili israeliani hanno colpito nella provincia di Damasco. Lo ha comunicato il ministero della difesa siriano senza fornire dettagli su vittime e danni.

Migrazioni

Alarm phone ha segnalato che circa 75 persone sono in pericolo di vita:“Sono nel panico e riportano di essere tra onde alte e forte vento”. Le autorità di Malta, Libia e Italia sono state informate. Una seconda segnalazione parla di altri 100 migranti che si trovano a 45 km a sud di Lampedusa; mentre si è concluso, con l’arrivo a Portopalo, il viaggio avventuroso di 119 afghani che erano partiti dalla Turchia su di una barca a vela.

Sudan

Il fronte delle forze per la libertà e il cambiamento ha respinto le proposte di trattative con i golpisti militari per la formazione del nuovo governo. “Nessun riconoscimento dei golpisti che hanno tradito la parola data”, ha detto il portavoce, “l’unica soluzione ammissibile è il ritorno alla situazione del 24 ottobre (prima del golpe) e il passaggio della presidenza ad una personalità civile”. Non cessano le manifestazioni notturne e la disobbedienza civile con gli scioperi di diversi settori di lavoro.

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