Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

14 gennaio 2022

Rassegna anno III/n. 013

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I titoli

Siria: Condannato all’ergastolo da un tribunale tedesco il torturatore Arslan.

Palestina Occupata: L’ottantenne palestinese assassinato dai soldati israeliani era cittadino statunitense. L’esercito di Tel Aviv apre un’inchiesta.

Tunisia: Grandi manifestazioni dell’opposizione, malgrado il divieto per l’epidemia.

Afghanistan: Trattative a Teheran tra il governo taliban e l’opposizione armata “Resistenza Popolare”.

Algeria: Condannato a morte per alto tradimento un ufficiale dell’esercito.

Libia: L’esercito LNA chiude i confini con Ciad e Sudan per stroncare il traffico di esseri umani.

Le notizie

Siria

Il tribunale di Koblenz, in Germania, ha condannato all’ergastolo l’ex torturatore siriano Anwar Raslan. Dopo la sua fuga da Damasco si è rifugiato in Germania, dichiarando al suo arrivo l’appartenenza alla polizia del regime. È stato riconosciuto, in una piazza di Berlino, da una sua vittima, che lo ha trascinato davanti ai giudici. È stato arrestato nel 2019 e in tribunale sono state ascoltate le testimonianze delle sue vittime. L’accusa ha accertato la sua responsabilità nella morte di 58 detenuti, 4000 casi di torture con privazione delle libertà e tre casi di stupro.

Palestina Occupata

L’anziano palestinese assassinato dai soldati israeliani, Omar Asaad (Vedi rassegna di ieri), è risultato anche cittadino statunitense. Il Dipartimento di Stato USA ha presentato le condoglianze alla famiglia ed ha chiesto al governo israeliano di svolgere un’inchiesta sul caso. Dopo la diffusione della notizia sull’uccisione di Asaad, l’esercito ha sostenuto che i soldati hanno fermato l’uomo, ma che lo hanno immediatamente rilasciato. Dopo il comunicato di Washington, i militari hanno annunciato che apriranno un’inchiesta. Dovranno sicuramente spiegare come conciliare l’affermazione di averlo rilasciato con i video che mostrano l’anziano ammanettato ed in fin di vita, abbandonato in una casa in costruzione. La licenza di uccidere concessa ai soldati dal governo Bennett rende bugiardi i generali al vertice del potere in Israele.

Un tribunale israeliano ha rinnovato per la quarta volta l’arresto amministrativo di Amal Nakhleh, il minorenne detenuto da un anno e mezzo, senza accuse e senza processo (Vedi la notizia sulla rassegna). “Il ragazzo è affetto da deficienza immunitaria e ha bisogno di medicine che in carcere non gli vengono somministrate”, ha denunciato il padre. Questo è un altro crimine del governo di Tel Aviv.

Tunisia

Il partito Ennahda ed altri movimenti di opposizione hanno confermato la manifestazione organizzata per oggi in occasione dell’anniversario della fuga di Ben Alì, nel 2011. Gli organizzatori condannano le misure di emergenza imposte lo scorso 25 luglio dal presidente Qais Saied, considerate come un colpo di Stato. Il governo ha imposto il coprifuoco notturno e la limitazione degli spostamenti tra le città per contrastare la diffusione dell’epidemia Covid-19. Tra le misure decise vi è anche la sospensione delle preghiere collettive nelle moschee per due settimane. L’opposizione ha accusato il governo di aver preso queste decisioni per far fallire le mobilitazioni di popolo.   

Libano

Paralisi completa delle attività in tutto il paese a causa dello sciopero indetto dai sindacati dei trasporti. Le strade sono state bloccate dai camion e di conseguenza sono rimaste chiuse: scuole, università, uffici pubblici, banche e molte attività commerciali private. I camionisti contestano il mancato rispetto degli impegni del governo per la fornitura di carburante al prezzo del cambio ufficiale della lira. La crisi finanziaria ha portato sul lastrico la popolazione perché la lira ha perso il 90% del suo valore rispetto a due anni fa. L’inflazione ha registrato il 178% in dicembre su base annua. Non ci sono inoltre speranze di cambiamento nel breve termine, anche perché il governo non si riunisce da tre mesi.    

Afghanistan

Il ministro degli esteri taliban Muttaqi ha incontrato per due giorni a Teheran una delegazione dell’opposizione afghana, costituita da Ahmad Massoud e Ismail Khan. L’incontro è stato organizzato dal Ministero degli Esteri iraniano e la notizia è stata confermata da Kabul. Oggetto della trattativa è la richiesta della “Resistenza Popolare” di un governo di coalizione, per condurre il paese verso le elezioni. La risposta di Muttaqi è stata che il governo taliban invita i capi dell’opposizione a tornare nel paese, nel quale saranno protetti e dove si potrà aprire il tavolo delle trattative. Posizioni certamente inconciliabili. L’Iran è interessato ad organizzare questi incontri, perché teme lo sviluppo di Daiesh (ISIS) in Afghanistan. Un elemento di destabilizzazione che accresce la fuga dei profughi verso il territorio iraniano.

Algeria

Il quotidiano “Al Watan” (La Nazione) ha pubblicato la notizia della condanna alla pena capitale di Qarmat Bounweira, segretario particolare dell’ex Comandante supremo delle forze armate, Qaid Saleh. Lo stesso tribunale di Bleida ha condannato in contumacia altri due esponenti della vecchia guardia, uno all’ergastolo e l’altro a 15 anni di reclusione. Le accuse ai tre uomini sono di alto tradimento e rivelazione di segreti di Stato. Bounweira è stato estradato lo scorso anno dalla Turchia dove si era rifugiato.

Libia

Il triangolo di confine con il Sudan e Ciad è stato chiuso dall’esercito nazionale libico LNA. La brigata “Subul Salam” (Cammino di Pace) ha comunicato che è stato deciso di imporre il coprifuoco in tutto il settore e che le autorità competenti a Khartoum e Ndjamena sono state informate. La stampa libica ha pubblicato nei giorni scorsi la notizia dell’uccisione, nella zona nota come il triangolo dell’inferno, di due persone provenienti da Tripoli e Kufra. Milizie ciadiane dell’opposizione e bande di trafficanti di esseri umani controllano la zona. La misura ristrettiva serve a permettere il monitoraggio dell’area con l’aviazione per intervenire con i mezzi adeguati a contrastare la criminalità transfrontaliera.   

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2 commenti

    1. Il link non funziona.
      La segreteria di redazione

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