Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

28 marzo 2022. 

Rassegna anno III/n. 086

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32 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mentre la guerra infuria, round di trattative in Turchia, fino al 30 marzo. Zelenski sferza l’occidente: “Vi manca il coraggio”. Le dichiarazioni di Biden sullo “State-change” in Russia sconfessate da Blinken e contrastate da Macron. Quasi 4 milioni i profughi: la più grave emergenza umanitaria in Europa dopo la II guerra mondiale.

Comunicato Anbamed

Si è svolta ieri, 27 marzo 2022, alle ore 18:00, in modalità online, l’Assemblea dell’Associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità”. I partecipanti, soci e abbonati, hanno ascoltato la relazione sulle attività svolte e approvato il bilancio dell’esercizio precedente (qui il dettaglio del bilancio Anbamed 2021).

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I titoli

Israele: Un attacco armato palestinese a nord di Tel Aviv. 2 agenti uccisi e 4 feriti.

Yemen: Scambio di prigionieri di guerra annunci di tregue unilaterali.

Egitto: Un attivista esule in Sudan è sparito negli uffici della polizia di Khartoum.

Medio-Oriente: Si avvia oggi l’incontro dei ministri degli esteri di Israele e di 4 paesi arabi alla presenza di Blinken.

Palestina: Elezioni amministrative in Cisgiordania. Vincono le liste civiche indipendenti.

Giordania: Operazione contro i trafficanti di droga provenienti dalla Siria.

Le notizie

Israele

Un gravissimo attacco armato alla polizia israeliana a sud di Haifa. Due palestinesi, originari di Umm Fahem, hanno sparato contro due agenti della polizia. Secondo fonti ospedaliere israeliane sono rimasti uccisi due agenti e feriti quattro passanti. Un portavoce della polizia di Tel Aviv ha detto che i due palestinesi sono rimasti uccisi, in una seconda sparatoria con le forze di sicurezza. Sul posto è arrivato il ministro dell’Interno e il capo del Shabak. Il ministro della difesa Gantz ha convocato una riunione dei vertici della sicurezza. Questo attacco armato avviene a pochi giorni da un altro precedente compiuto da un cittadino israeliano di origine palestinese. I movimenti della resistenza palestinese hanno considerato l’attacco come una reazione alla repressione israeliana, in particolare dopo la guerra contro Gaza e le confische delle terre a Gerusalemme est. I politici palestinesi in Israele, invece, hanno condannato il ricorso alle armi. La data dell’azione non è casuale: oggi si tiene nel Negev un incontro inedito tra i ministri degli esteri di Israele e di 4 paesi arabi.

Yemen

Gli attacchi dell’aviazione saudita si sono intensificati su Sanaa e Hodeida, malgrado l’entrata in vigore della tregua unilaterale annunciata dagli Houthi. Nello stesso tempo è stato annunciato l’imminente scambio di prigionieri di guerra, con la mediazione dell’ONU e dell’Oman. 1400 miliziani houthi contro 823 governativi, tra i quali 16 soldati sauditi e il fratello del presidente yemenita Hadi. L’operazione dovrà completarsi prima dell’inizio del mese del digiuno islamico, Ramadan (2 aprile). Sono due segnali contraddittori alla vigilia dell’avvio, domani 29 marzo, dell’incontro di Riad tra varie delegazioni yemenite, ma senza la partecipazione degli Houthi. Durante i lavori della conferenza, convocata dal Consiglio di Cooperazione del Golfo, l’Arabia Saudita dovrebbe annunciare una tregua unilaterale in Yemen durante tutto il mese di Ramadan.

Egitto

In Sudan è sparito un oppositore egiziano, in seguito ad una sua visita presso gli uffici della polizia, per una pratica del permesso di soggiorno. Secondo un comunicato di un esponente della Fratellanza Musulmana, “l’attivista Waddah Hisham stava completando la procedura per lasciare il territorio sudanese e recarsi ad Ankara, ma da 10 giorni si sono perse le sue tracce e si teme che venga consegnato alla polizia egiziana”. La collaborazione tra le polizie di Khartoum e Il Cairo si era palesata, nei mesi scorsi, quando è stato arrestato l’attivista Husam Salam, dopo un atterraggio d’emergenza, a Luxur, del volo delle linee aeree sudanesi diretto a Istanbul.

Medio-Oriente

Si tiene oggi nel Negev, sotto la supervisione del segretario di Stato Usa, Blinken, un incontro a livello dei ministri degli esteri di Israele, Emirati, Marocco, Bahrein e Egitto. In contemporanea a Ramallah arriva re Abdalla di Giordania. È la prima volta di un incontro arabo-israeliano multilaterale. È l’effetto della guerra in Ucraina: Washington intende mobilitare le diplomazie in Medio Oriente per isolare Mosca. Al centro del dibattito non vi è la soluzione del conflitto israelo-palestinese, ma la crisi del nucleare iraniano e le forniture energetiche. In nessuna dichiarazione pubblica dele diplomazie arabe è stata citata la continua sottrazione di terre palestinesi a favore delle colonie ebraiche israeliane. Nell’incontro di ieri tra Blinken e Abbas, la parte palestinese ha denunciato “il doppio standard delle cancellerie occidentali, che ignorano le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele”.

Palestina

Si sono svolte in Cisgiordania le elezioni amministrative per i consigli comunali. Hanno vinto le liste civiche indipendenti del 64% dei seggi. Le elezioni sono state boicottate dal movimento islamista Hamas. Ha partecipato al voto il 50,3% degli aventi diritto. Una percentuale bassa che segna la disillusione della popolazione, per la mancata unità nella lotta contro l’occupazione israeliana. Le elezioni politiche e presidenziali non si tengono da 16 anni. Lo scorso anno, sono state annullate all’ultimo momento con il debole pretesto del divieto, da parte di Israele, di far partecipare i cittadini di Gerusalemme. A Gaza, il movimento Hamas non ha permesso lo svolgimento delle elezioni.

Giordania

L’esercito giordano ha sequestrato un’enorme quantità di droga proveniente dalla Siria. Le unità dell’esercito hanno messo in fuga i trafficanti dopo uno scontro a fuoco, recuperando armi, munizioni e oltre un milione di pasticche di captagon ed altre quantità di hashish.  Nei primi mesi del 2022, l’esercito ha cambiato le regole di ingaggio, ammettendo di sparare ai trafficanti senza preavviso, per contrastare il ricorso agli asini ed ai droni per il trasferimento delle droghe in territorio giordano. In questi tre mesi è stata sequestrata una quantità equivalente a quella di tutto il 2021: 16 milioni di pasticche psicostimolanti.

Approfondimenti

Prigionieri curdi in Turchia: Una cartolina per il Newroz

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2 commenti

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