Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

06 aprile 2022. 

Rassegna anno III/n. 095

Per informazioni e contatti manda un messaggio

Per ascoltare l’audio:

Le vignette sono QUI

42 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Dopo Bucha, denunce di stragi a Borodyanka e Irpin. Mosca: ‘Accuse infondate’. Zelensky accusa l’Onu di inadempienza e avanza la proposta impossibile di cacciare la Russia dal Consiglio di Sicurezza. In UE: Espulsi altri diplomatici di Mosca e blocco delle importazioni di carbone russo.

Il 24 aprile Marcia della Pace Perugia-Assisi: “Fermatevi, la guerra è una follia!”.

https://twitter.com/Anpinazionale/status/1510975133862842370/photo/1

Un anno fa come oggi 6 aprile ci lasciava Giovanni Sarubbi, costruttore di ponti di dialogo e di pace. Si terrà stasera alle 21:00 una commemorazione online. Nell’approfondimento, un ricordo di Giovanni.  

Sostieni Anbamed

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Bic: ICRAITRRPDO

I titoli

Sudan: Attese grandi mobilitazioni nell’anniversario della caduta del dittatore Numeiri.

Egitto: Altri detenuti politici entrano in sciopero della fame.

Egitto: 22 milioni di mine disseminate durante la seconda guerra mondiale minacciano la vita e frenano lo sviluppo economico.

Libia: 11 famiglie di vittime di un bombardamento USA intentano una causa in Sicilia.

Kuwait: Il governo si è dimesso, dopo appena tre mesi di incarico.

Tunisia: Il leader del partito islamista convocherà di nuovo il Parlamento sciolto.

Le notizie

Sudan

Sono state indette per oggi, in tutto il Sudan, grandi manifestazioni in commemorazione della data di 6 aprile 1985, che ha segnato la caduta del dittatore Jaafar Numeiri, dopo una lunga mobilitazione di massa. Nella stessa data, nel 2019, ha avuto avvio una lunga protesta che ha portato al crollo del regime di Omar Bashir. La lotta per la democrazia e contro il regime militare si coniuga con la lotta contro il carovita e per il lavoro. La crisi economica nel paese sta mettendo a rischio la vita di milioni di sudanesi, per le dissennate misure intraprese dal vertice golpista dell’esercito. Svalutazione della lira, inflazione, disoccupazione, scarsezza dei carburanti e per ultimo, a causa della crisi ucraina, mancanza di farina e grano per i forni stanno impoverendo e minacciando di fame ampi strati della popolazione.

Egitto

Un altro gruppo di detenuti politici è entrato in sciopero della fame, per protesta contro le condizioni di vita nelle carceri. Nella prigione di Tora, decine di attivisti, tra i quali anche il noto leader della rivolta di piazza Tahrir, Alaa Abdel-Fattah, hanno chiesto la fine dei maltrattamenti e la cancellazione degli arresti preventivi in attesa di indagini che durano anni senza conclusione.

Egitto

L’eredità della seconda guerra mondiale è un pesante fardello di 22 milioni di mine disseminate nella regione occidentale del paese, teatro del conflitto tra le truppe britanniche e quelle italo-tedesche. A 77 anni dalla fine della guerra, le potenze europee se ne sono lavate le mani e non si sono mai assunte le loro responsabilità. Secondo le statistiche egiziane, dal 1982 gli incidenti causati dalle mine hanno avuto 8313 vittime, tra civili e militari. I campi minati sono anche un ostacolo allo sviluppo economico del territorio al confine con la Libia, sia per l’agricoltura o il turismo, oltre al blocco delle attività di ricerca petrolifera nel sottosuolo.  

Libia

11 famiglie libiche hanno denunciato, alle autorità giudiziarie italiane, militari USA e italiani per il crimine compiuto durante un bombardamento aereo con droni nel sud della Libia. I droni di Africom, il 29 novembre 2018, sono partiti dalla base siciliana di Sigonella ed hanno colpito una carovana di auto in viaggio verso Ubari, nella regione del Fezzan. Il comando USA ha parlato allora di un attacco contro Al-Qaeda, ma le indagini delle autorità libiche hanno appurato che le vittime erano tutte civili non armati e tra di loro c’era anche un membro delle forze di sicurezza del governo Sarraj, impegnato nella lotta contro il terrorismo. L’azione giudiziaria è portata avanti con il supporto della “Rete italiana pace e disarmo”, “Repreive” e “The european center for costitutional and human rights”.

Kuwait

Il governo ha presentato le dimissioni a tre mesi dalla sua entrata in carica. La crisi politica è nata in seguito ad un’interrogazione parlamentare su episodi di malversazione di denaro pubblico, presentata da 10 deputati dell’opposizione. Il premier, Sabah Khaled Sabah, ha presentato le dimissioni all’emiro che le ha accettate. È la quarta crisi di governo in due anni e mezzo. Il Kuwait è l’unica monarchia costituzionale del Golfo, dove è ammessa l’attività politica e la formazione di partiti e il Parlamento ha ampi poteri di controllo sull’attività di governo.

Tunisia

Il leader del partito islamista Ennnahda ed ex presidente del Parlamento, Ghanouchi, ha annunciato che le riunioni in videoconferenza dei deputati continueranno, “perché lo scioglimento del Parlamento da parte del presidente Saied è anticostituzionale”. È una sfida che potrebbe inasprire lo scontro politico ed istituzionale in corso. Ghanouchi è indagato dalla procura per “atti che mettono in pericolo la sicurezza della nazione”.  

Il Parlamento era stato sospeso nel luglio 2021 e i deputati hanno perso indennità e immunità. Dopo la convocazione della seduta online, il presidente ha sciolto il Parlamento. Le elezioni si dovrebbero tenere il 17 dicembre 2022.

Approfondimento

6 APRILE 2022: IN RICORDO DI GIOVANNI SARUBBI  

2 commenti

  1. […] Per ascoltare l’audio: clicca qui […]

  2. […] Per ascoltare l’audio: clicca qui […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *