Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

9 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 128

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74 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. A Mosca oggi la grande parata per commemorare la vittoria sul nazismo. Atteso un discorso di Putin. A Lugansk, bombe russe su una scuola: 60 bambini uccisi. Annunciate nuove sanzioni di Londra contro Mosca e Borrell in un’intervista propone l’uso delle riserve russe di valuta estera depositate nelle banche mondiali per la ricostruzione dell’Ucraina. Da Mosca ribattono: è una rapina a mano armata. Il Giappone scettico sull’embargo contro il petrolio russo.

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I titoli

Israele-Palestina Occupata: Arrestati i due attentatori di Elad. Esercito e coloni israeliani uccidono tre palestinesi  Gerusalemme e Cisgiordania.

Tunisia: Grandi manifestazioni di piazza in sostegno al piano di riforma costituzionale del presidente Saied.

Siria: Visita a sorpresa del presidente Assad a Teheran.

Afghanistan: I taliban permettono ad esponenti politici di lasciare Kabul.

Libano: Secondo giorno di voto per i migranti all’estero.

Le notizie

Israele-Palestina Occupata

La polizia israeliana ha arrestato i due autori dell’attacco di 4 giorni fa ad Elad. Il comunicato riferisce che i due sospettati sono stati presi nei pressi della cittadina israeliana, teatro dell’attacco che ha lasciato a terra 3 morti e 6 feriti. Nel cuore della notte, l’esercito israeliano ha fatto un’irruzione nel villaggio di Rummana, provincia di Jenin, in Cisgiordania occupata, arrestando i familiari per interrogazioni. Insieme alle truppe sono arrivate a Rummana anche le squadre del genio militare, per studiare la demolizione delle due case di famiglia degli attentatori. Durante le operazioni di rastrellamento compiute dalle truppe di occupazione a Gerusalemme e in diverse altre località della Cisgiordania, sono stati uccisi a sangue freddo, in tre diversi contesti, 3 giovani palestinesi. Israele parla dei soliti pretesti di accoltellamenti, mentre il governo palestinese accusa l’esercito di Tel Aviv di esecuzioni di piazza.

Tunisia

Migliaia di tunisini sono scesi ieri in molte città in sostegno al piano di riforma costituzionale in senso presidenziale. Slogan contro la corruzione e contro i partiti che hanno retto il paese nei 10 anni dopo la rivolta del 2011. È una risposta indiretta alle mobilitazioni messe in campo dall’opposizione che ha accusato il presidente Saied di aver compiuto un colpo di Stato. Contro questo braccio di ferro tra presidenza e opposizione, il sindacato dei lavoratori UGTT ha invitato le parti a prestare maggiori attenzioni alla questione sociale ed economica, aprendo una fase di un vero dialogo politico coinvolgendo tutti, per uscire dalla crisi.

Siria

Una visita lampo del presidente siriano Assad a Teheran, dove si è incontrato con la guida spirituale Khaminei e il presidente Raissi. Le agenzie stampa iraniane hanno fornito una descrizione edulcorata degli incontri. In realtà, dietro i sorrisi dei protagonisti, nelle foto ufficiali ad uso della stampa, si celano le contraddizioni reali per la presenza militare iraniana in Siria e per i debiti finanziari che Teheran fornisce a Damasco e gli appalti per la ricostruzione. Il territorio siriano è sottoposto ad attacchi quasi quotidiani israeliani e recentemente anche statunitensi, per ridurre l’influenza militare di Teheran in Siria.

Afghanistan

Il governo taliban ha permesso all’ex negoziatore Abdalla di lasciare il paese per una visita privata alla famiglia che vive in India. Abdalla era agli arresti domiciliari da quando i taliban avevano preso il potere a Kabul a metà di agosto 2021. Ha annunciato che tornerà in Afghanistan alla fine del mese. Abdalla, insieme all’ex presidente Karzai, rappresentano un’opposizione politica civile al potere dei taliban, riconoscono di fatto il regime e si oppongono alla lotta armata, ma rivendicano un ruolo di opposizione, che i barbuti in realtà non ammettono, ma vorrebbero sfruttare figure simili per ottenere aperture diplomatiche interazionali. Il portavoce del governo e vice ministro all’informazione, Dhabihullah, ha confermato la costituzione di una commissione ministeriale per il ritorno dei politici ed esuli afghani residenti all’estero, garantendo loro l’incolumità.  

Libano

Si è svolta ieri la seconda giornata di votazioni dei libanesi residenti all’estero. La precedente si è svolta venerdì, nei paesi arabi ed islamici. Ieri hanno votato i migranti nei paesi dell’Europa, Americhe e Africa. Le elezioni libanesi si terranno il 15 maggio, ma visto l’impianto confessionale del voto, non sono attese molte sorprese nella composizione del futuro Parlamento. Il dibattito sui media di Beirut è concentrato sulla rappresentanza sunnita, dopo il ritiro di Saad Hariri e del suo partito Al-Mustaqbal (Futuro) dalla politica. Le rivendicazioni dei movimenti di piazza contro la corruzione e per una legge elettorale sono state disattese. Le formazioni politiche nate in seguito a quelle mobilitazioni non hanno maturato un consenso che possa tradursi in seggi elettorale, proprio a causa della frantumazione su base confessionale del voto.

Approfondimento

Per la giornata mondiale per la libertà di stampa il 3 maggio pubblichiamo l’appello lanciato alla ministra britannica, Patel, per non autorizzare l’estradizione di Julian Assange verso gli Stati Uniti.

Appello dall’Italia per la libertà di Julian Assange

Echi dalla stampa araba n. 15

a cura di Francesca Martino

In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.

La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.

Il Sudan sull’orlo del collasso

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1 commento

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