Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

12 luglio 2022.

Rassegna anno III/n. 192

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138 giorni di guerra. Bombardamenti reciproci a Kherson e Mykaliev. Decine di morti e centinaia di feriti. Niente più gas russo alla Germania, per il momento è temporaneo dicono da Gazprom, ma si teme che sia permanente. L’euro perde quota contro il dollaro, cambiato a un dollaro per un euro. Annunciato vertice Putin-Erdogan per una mediazione sull’esportazione del grano. Le prime navi straniere sono attraccate nei porti ucraini.

Con oggi Alaa Abdel Fattah è in sciopero della fame da 102 giorni, nel carcere di Wadi Natroun. In Italia dal 28 maggio è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Oggi digiuna Farid Adly.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Il 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il collega Amedeo Ricucci ci ha lasciati. Che sia lieve la terra che l’accoglierà! Vi invitiamo a vedere questo suo documentario sul Sahara Occidentale. (QUI)

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Il rapporto delle donazioni dal 1° maggio al 16 giugno ci dice che sono state raccolte 90 €. Meno di 2 € al giorno. Situazione allarmante.

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Titoli

Siria: Bombardamenti turchi sulla provincia di Raqqa.

Iran: Arrestato Penahi, regista di fama intenazionale.

Sudan: Continuano i presidi permanenti contro la giunta militare.

Egitto-Israele: Scoperta a Gerusalemme fossa comune di soldati egiziani bruciati e sepolti vivi nel 1967.

Arabia Saudita: Morto in circostanze misteriose in Libano un oppositore politico saudita.

Siria: Aiuti ONU per gli sfollati di Idlib per soli 6 mesi.

Libia: Malta restituirà alla Banca centrale libica 96 milioni di dollari rubati da uno dei figli dell’ex dittatore.

Le notizie

Siria

L’esercito turco e le milizie dell’esercito libero affiliate hanno bombardato la regione rurale di Ain Issa, nella provincia di Raqqa. Il cannoneggiamento ha causato l’interruzione dell’Autostrada M4. Secondo il portavoce delle Forze democratiche siriane sono prove per tastare la reazione delle truppe governative che Damasco ha fatto affluire nella zona con la supervisione dei consiglieri russi. Nelle zone curde sotto il controllo turco è in corso una serie di retate per l’arresto di attivisti accusati di collaborare con le unità combattenti curde. L’accusa è quella di aver fornito informazioni sui movimenti delle truppe turche verso est.

Iran

È toccato anche al regista di fama internazionale Jaafar Penahi di entrare in carcere. La polizia lo ha arrestato in seguito alle critiche da lui espresse all’arresto di altri due colleghi, Rasolouf e Al-Ahmed. Gli intellettuali iraniani sono stati presi di mira per il loro impegno pacifico contro la repressione. In un comunicato dello scorso maggio, una cinquantina di intellettuali hanno firmato un appello rivolto ai poliziotti di non sparare contro i manifestanti che “lottano contro la corruzione e contro l’inefficienza”. Penahi è stato arrestato mentre era andato in tribunale per chiedere dell’arresto dei suoi due colleghi. L’agenzia Irna ha pubblicato la notizia senza specificare quali siano le accuse a lui rivolte. Penahi e Rasolouf sono due registi che hanno ottenuto diversi riconoscimenti internazionali nei festival del cinema, da Berlino a Canne. Sono stati arrestati in passati e ritirati i loro passaporti per impedire che vadano a ritirare i premi.

Egitto/Israele

Le rivelazioni in Israele del quotidiano Haaretz sulla scoperta di una fossa comune ad ovest di Gerusalemme, dove sono stati sepolti soldati egiziani prigionieri di guerra nel 1967, bruciati vivi, ha suscitato dure reazioni dal Cairo. Lo stesso presidente Al-Sissi ha contattato telefonicamente il premier Lapid, per chiedere un’inchiesta sul caso e la restituzione delle ossa delle vittime. Il caso era stato riferito, alcuni anni fa, da uno storico israeliano che aveva assistito allora alla carneficina, ma la censura militare aveva impedito la divulgazione delle notizie. Nelle scorse settimane scavi in una colonia ebraica hanno riportato alla luce la fossa comune e il caso è diventato di dominio pubblico.

Sudan

In Sudan continua la resistenza popolare pacifica contro la giunta militare. Dal 30 giugno, dopo le grandi manifestazioni e la violenta repressione militare che ha provocato l’uccisione di 9 manifestanti, i comitati di resistenza hanno deciso di compiere presidi permanenti, fino alla caduta del potere dei militari. La mossa del generale Burhan, con il ritiro dalle trattative mediate dall’ONU e l’invito ai partiti di formare un governo civile, non si è tradotta in un ritiro dei generali dal vertice del potere politico, anzi ha rafforzato la morsa dei militari sul consiglio di presidenza, con il dimissionamento dei membri civili.  

Arabia Saudita

Un oppositore saudita è stato trovato morto in Libano, in circostanze non chiarite. Il suo corpo era stato ferito da numerosi colpi di coltello. La polizia libanese ha arrestato i due fratelli e sostiene che la morte è la conseguenza di una lite familiare. Muahddal Yami, 42 anni, è uno dei fondatori del Partito Tagiammu nazionale saudita e viveva in Libano dal 2015, ma negli ultimi tempi stava cercando di ottenere un visto per chiedere l’asilo politico altrove. Il Tagiammu rivendica una monarchia costituzionale, con un Parlamento eletto e divisione dei poteri.

Siria

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha approvato il rinnovo degli aiuti per i profughi di Idlib, tramite il valico di Bab el-Hawa, per soli 6 mesi come imposto dal rappresentante di Mosca. Una parte degli aiuti inoltre passerà da Damasco e quindi sotto il controllo delle forze governative. Ad Idlib sono stati convogliati i miliziani dell’opposizione siriana e loro famiglie, trasferiti, negli anni passati, da altre località dove sono stati sconfitti dall’avanzata delle truppe governative. Nei campi profughi della provincia settentrionale sono stati convogliati oltre 2,5 milioni di sfollati, che vivono grazie agli aiuti umanitari. La zona di fatto è sotto il controllo dell’esercito turco.

Libia

Il tribunale di Valletta ha ordinato alle banche di restituire allo Banca centrale libica la somma di 96 milioni di dollari, depositati a nome di uno dei figli dell’ex dittatore, Mu’tassim. Le somme erano state sottratte ad un ente statale libico operante nel settore sicurezza e diretto da Mu’tassim. L’avvocato della famiglia Gheddafi ha chiesto la restituzione delle somme agli eredi, ma l’assurda pretesa è stata respinta. “Le somme erano il frutto di una truffa al patrimonio pubblico e non il frutto di attività dell’intestatario”, ha sentenziato il giudice maltese.

Approfondimento

Il Premio Internazionale Hans Litten 2022 va all’avvocata Simonetta Criscì, difensora dei diritti umani.

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1 commento

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