Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

06 settembre 2022.

Rassegna anno III/n. 244

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Le vignette sono QUI

Sono passati 194 giorni di guerra russa in Ucraina.

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. In Italia dal 28 maggio è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi digiuna Luisa Bordiga. 

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

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I titoli

Palestina occupata/Jenin: Due giovani assassinati in due giorni.

Afghanistan: Un attentato davanti all’ambasciata russa a Kabul.

Palestina occupata/Abu Aqileh: L’esercito israeliano si autoassolve.

Siria: L’esercito di occupazione turco attacca le zone curde autonome nella provincia di Aleppo.

Sahara Occidentale: L’inviato ONU De Mistura incontro il leader del Fronte Polisario e Tindouf.

Iran: 300 attiviste e attivisti arrestati per le proteste contro il hijab.

Le Notizie

Palestina occupata/Jenin

All’alba di oggi, martedì, un reparto delle truppe di occupazione, con oltre 100 mezzi militari, è entrato nella città di Jenin, ha assediato una palazzina e predisposto i cecchini sui tetti delle case alte attorno. Ha evacuato tutti gli appartamenti dagli abitanti, che sono stati tenuti a terra sotto la minaccia delle armi, compresi i bambini spaventati e piangenti. Alla diffusione della notizia in città, un gruppo di giovani hanno lanciato pietre contro i soldati che hanno risposto con le armi da fuoco. Un giovane è stato assassinato ed altri 17 feriti, alcuni alla testa. L’operazione militare avviene il giorno dopo l’assassinio di un altro giovane in un villaggio a sud di Nablus. I rastrellamenti dell’esercito israeliano sono stati intensificati dopo due azioni militari della resistenza armata palestinese, avvenuti alcuni giorni fa nella valle del Giordano e nei pressi di Ramallah. Visto il silenzio dell’OU e delle cancellerie internazionali sulle violazioni israeliane dei diritti della popolazione palestinese sotto occupazione militare, il presidente Abbas è andato in visita urgente al Cairo per un incontro con il presidente Al-Sissi, nel tentativo di avviare una mediazione egiziana che metta un freno allo strapotere del governo di Tel Aviv con i civili.

Afghanistan

Un grave attacco terroristico, compiuto da un attentatore suicida, contro l’ambasciata russa a Kabul. 8 morti, tra i quali due diplomatici di Mosca e 25 feriti. Secondo la polizia afghana, gli uomini in guardia davanti alla sede diplomatica hanno sparato ed ucciso l’attentatore prima di entrare nella fila delle persone che stavano ritirando i visti. Ma prima di morire è riuscito ad innescare la carica esplosiva. L’organizzazione Daiesh (Isis) ha rivendicato l’attentato. È il primo attacco contro un’ambasciata straniera dalla conquista di Kabul da parte dei taliban. Due giorni fa ci sono stati due gravi attentati contro luoghi di culto musulmani, a Herat nell’ovest ed a Helmand nel sud. Nella moschea di Herat, il criminale attentatore suicida ha ucciso 52 fedeli, tra i quali un noto imam.    

Palestina occupata/Abu Aqileh

L’esercito israeliano si autoassolve dall’assassinio della giornalista di Al-Jazeera, Shireen Abu Aqileh, avvenuto a Jenin. In un comunicato si afferma che con molta probabilità è stato un soldato dell’esercito di occupazione a colpire per errore la giornalista. Si aggiunge che c’era in corso una sparatoria e che è molto difficile ricostruire i fatti. Due cose gravi si registrano nel comunicato: la conferma della mancata interrogazione del soldato e la decisione di non aprire nessuna procedura penale. Un’inchiesta farsa per accontentare l’amministrazione Biden, che ha preteso un’inchiesta sull’assassinio della cittadina statunitense, Abu Aqileh. L’autorità nazionale palestinese ha condannato l’atteggiamento israeliano e ha chiesto alla Corte Penale Internazionale di aprire un’indagine indipendente.

Siria

L’artiglieria turca ha sparato contro i villaggi sotto l’amministrazione curda nella provincia di Aleppo, nel nord della Siria. È il secondo giorno consecutivo di attacchi con obici e razzi a partire dal territorio siriano occupato dall’esercito di Ankara. In diversi punti della linea del fronte, tra i due schieramenti, le milizie islamiste filo turche hanno compiuto tentativi di sfondamento ma sono state respinte. Le Forze Democratiche siriane a guda curda hanno comunicato la morte di un loro combattente, in seguito alle ferite negli scontri di due giorni fa.

Sahara Occidentale

L’inviato speciale dell’ONU, De Mistura, si è incontrato con il leader del Fronte Polisario a Tindouf, nel sud algerino, dove sono accampati i profughi saharawi cacciati dalla loro terra occupata dall’esercito marocchino. È il secondo giro di consultazioni del diplomatico italiano, dalla sua nomina un anno fa. Dopo i primi incontri del gennaio scorso, ha ripreso i suoi incontri nel luglio scorso a Rabat e poi ad Algeri e Nouakchott. Il ministero degli esteri algerino ha ribadito che l’unico modo per risolvere il contenzioso è tramite il negoziato diretto tra governo marocchino e il Fronte Polisario. Dal 1991 è in corso una tregua che non ha mai portato al referendum previsto dalle risoluzioni dell’ONU. Il Marocco dopo gli accordi con l’amministrazione Trump, ha irrigidito le sue posizioni e rifiuta il referendum, offrendo un’autonomia amministrativa sotto la sovranità di Rabat. Il Fronte Polisario si batte per l’indipendenza dopo un referendum popolare.

Iran  

300 attiviste e attivisti contro il hijab, il copricapo femminile, sono stati arrestati, secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale Pars. Le regole restrittive che dal 1978 impongono alle donne di coprire la testa e il collo, asciando soltanto scoperto soltanto il viso, hanno subito un rafforzamento dopo l’elezione a presidente della repubblica l’ultraconservatore Raissi. La polizia religiosa ha intensificato i controlli. Alle donne senza copricapo è stato vietato di prendere i mezzi pubblici ed alcuni caffè sono stati chiusi perché vi sono state trovate donne con i capelli scoperti. Lo scorso 5 luglio, Raissi ha affermato che si deve rafforzare la sorveglianza sulla tendenza di infrangere le regole dettate dalla fede, “perché il pericolo maggiore alla nostra società proviene dall’introduzione di abitudini e mode straniere, che innescano la decadenza dei valori”. Reprimere la libertà delle donne per dominare la società è stato sempre il metodo preferito da ogni fondamentalismo.

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1 commento

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