Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

11 settembre 2022.

Rassegna anno III/n. 249

Per informazioni e contatti, manda un messaggio: anbamedaps@gmail.com

Per ascoltare l’audio:                                                         

Le vignette sono QUI

Sono passati 199 giorni di guerra russa in Ucraina.

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. In Italia dal 28 maggio è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi, domenica 11 settembre, digiuna ancora una volta Alessandra Icardi.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Lo scorso 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Sostieni Anbamed

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 agosto ci dice che sono state raccolte 320 € (- 150 € rispetto al mese precedente). Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Bic: ICRAITRRPDO

I titoli

Iran: Frenata alle speranze per un accordo sul nucleare.

Libia: L’incontro di Berlino rinnova l’inutile invito a tenere le elezioni.

Sudan: L’ONU chiede ai generali golpisti di non intromettersi nel processo politico.

Palestina occupata: Annunciate invasioni di estremisti ebrei nelle moschee di Gerusalemme est.

Afghanistan: Chiuse le 4 scuole medie femminili di Paktia. Manifestazione delle studentesse.

Le Notizie

Iran

È quasi rottura tra i paesi occidentali e l’Iran sulla questione del nucleare. GB, Francia e Germania hanno emesso un comunicato congiunto che mette in dubbio la sincerità di Teheran di voler raggiungere un accordo. È una crisi di fiducia tra le parti. L’Iran non vuole essere sottoposto alle minacce di sanzioni collegate all’intervento dell’AIEA, come avvenne per l’Iraq a metà degli anni ’90, finite con l’aggressione militare di Bush e Blair nel 2003. Teheran chiede la chiusura della procedura dell’organismo internazionale prima della firma dell’accordo a Vienna. L’imposizione di nuove sanzioni da parte di Washington non ha aiutato a creare il clima di fiducia necessario. L’Iran sta arricchendo l’uranio ad un livello del 60% ed ha teoricamente sia le conoscenze scientifiche, sia le capacità tecniche per la costruzione della bomba atomica in breve tempo. Le sanzioni economiche dell’occidente, come al solito, non hanno fermato il regime degli ayatollah, ma ha reso difficile la vita alla popolazione.

Libia

La conferenza di Berlino è tornata a discutere della questione libica, senza la presenza dell’ONU, di Cina e Russia. Tre paesi permanenti dell’ONU più Germania e Italia con la partecipazione ri Egitto e Tirchia. Sono i paesi, insieme alla Russia, che hanno finora manovrato per mantenere lo status quo nel paese nordafricano. E la montagna partorì un topo. Si legge nel comunicato finale, infatti, che “la soluzione al problema libico è lo svolgimento delle elezioni”. Adesso che petrolio e gas sono tornati ad essere prodotti ed esportati, le cose a Tripoli possono continuare a rimanere nel lembo dell’incertezza. L’ambiguità dei paesi partecipanti alla conferenza di Berlino si traduce in termini di insicurezza per la popolazione, impoverita e sottomessa al volere di militari e miliziani.

Sudan

Il rapporto del segretario generale dell’ONU è una condanna senza appello al ruolo nefasto dei militari golpisti in politica. Il rapporto di Guterres chiede esplicitamente ai generali Burhan e Hamidati di mettersi da parte e non agire in campo politico. “Bisogna tradurre le dichiarazioni in fatti. Lo scorso luglio i capi militari hanno annunciato di voler lasciare il campo libero alle forze politiche per raggiungere un accordo verso un governo civile, ma così no è stato”. Secondo il rapporto dell’ONU, la situazione economica del paese è grave, soprattutto alla luce della crisi climatica recente con le alluvioni che hanno distrutto i raccolti. Guterres ha criticato il ricorso della polizia all’uso delle pallottole per reprimere le manifestazioni pacifiche. La crisi sudanese è stata innescata dal colpo di Stato dei generali, del 25 ottobre 2021, contro il governo civile, nato dopo la rivolta del 2019 contro il dittatore Omar Bashir.

Palestina occupata  

Alta tensione nei territori palestinesi occupati e soprattutto a Gerusalemme est. Oltre ai rastrellamenti dell’esercito e le invasioni dei coloni nelle terre agricole, adesso gli oltranzisti religiosi ebrei minacciano di invadere le moschee di Al-Aqsa. Si rischia di nuovo di innescare una guerra di religione. Le provocazioni degli oltranzisti trovano ascolto nel governo israeliano, che asseconda le volontà per fini elettorali. La magistratura israeliana, che dal punto di vista del diritto internazionale non avrebbe giurisdizione, ha fornito in passato sostegno a queste provocazioni.

Anche il Consiglio mondiale delle chiese ha messo in guardia dal pericolo di minaccia alla pace in Medio Oriente. In un comunicato (versione inglese) ha chiesto l’applicazione delle risoluzioni della comunità internazionale con il ritiro delle truppe di occupazione israeliane e la creazione di uno stato palestinese. Anche i luoghi di culto cristiani a Gerusalemme sono presi di mira dagli oltranzisti ebrei israeliani, con incursioni nelle chiese, disturbo alle cerimonie e tentativi di impossessarsi delle proprietà religiose.

Afghanistan

I taliban hanno chiuso le 4 scuole medie che avevano aperto l’anno scolastico senza le autorizzazioni del ministero dell’istruzione. Il provvedimento dei dirigenti scolastici si basava su una raccomandazione di un’assemblea dei notabili della regione di Paktia. Nel capoluogo Gardez si è tenuta ieri sabato una manifestazione di studentesse per rivendicare il diritto allo studio. Malgrado le rivendicazioni di studentesse e genitori e i pronunciamenti religiosi di ulema, anche vicini ai taliban, il regime di Kabul insiste nelle discriminazioni contro le donne, impedendo l’istruzione e il lavoro femminili.   

====================================================================

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è grazie a te. Anche un piccolo contributo per noi significa molto. Torna presto a leggerci ed ascoltarci.

====================================================================

Approfondimenti

Il silenzio degli innocenti. Come funziona la propaganda

Un’analisi di John Pilgerhttps://www.anbamed.it/2022/09/10/il-silenzio-degli-innocenti-come-funziona-la-propaganda/

1 commento

  1. […] Per ascoltare l’audio: clicca qui                                         […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *