Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

26 ottobre 2022.

Rassegna anno III/n. 294

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A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

Anbamed ha aderito.

I titoli

Sudan: Un anno di colpo di Stato militare non ha fiaccato le proteste.

Palestina Occupata: Un altro giovane palestinese assassinato dai soldati israeliani.

Iran: La famiglia Amini costretta a non commemorare la morte di Mahsa.

Etiopia: Iniziati i negoziati in Sud Africa tra Addis Abeba e PFLT.

Siria: Erdogan e Isis all’attacco contro l’autonomia curda.

Libia: Il governo dimissionato firma accordi militari con Ankara.

Le notizie

Sudan

La giunta golpista in Sudan si è macchiata di un altro crimine contro le proteste. Un giovane manifestante è stato ucciso sotto le ruote di una camionetta della polizia, che stava scorrazzando ad elevata velocità in mezzo alla folla. È la 122esima vittima dal golpe di un anno fa.

Nella prima ricorrenza del colpo di Stato del generale Burhan, almeno un milione di sudanesi sono scesi nelle piazze di decine di città in tutto il paese. Durissimi gli scontri nelle tre zone urbane che formano la capitale, Khartum. La polizia e l’esercito hanno chiuso tutte le strade e i ponti sul Nilo che conducono verso il centro della città, ma i manifestanti sono riusciti ad arrivare fino alla piazza del Parlamento, dove è avvenuto l’assassinio del giovane manifestante.

Le parole d’ordine della protesta sono sempre le stesse: “Nessuna trattativa e nessuna collaborazione con i golpisti; i militari alle caserme”. Un anno di opposizione pacifica di piazza, che ha pagato un alto prezzo di sangue, ma le cancellerie internazionali non stanno prestando la dovuta e necessaria attenzione alla crisi sudanese.  

Palestina Occupata

Un altro giovane palestinese ucciso ieri nei pressi di Ramallah, dopo la carneficina di due giorni fa a Nablus, con 5 assassinati, tra i quali il capo del gruppo “Fossa dei Leoni”, che aveva organizzato azioni di resistenza armata contro l’esercito di occupazione.

A Nablus, la situazione è fortemente tesa. Si sono svolti i funerali dei militanti assassinati, con una partecipazione di massa di tutta la popolazione cittadina.

Alle porte di una colonia ebraica nei pressi di Nablus è stato ferito un colono con un coltello. L’aggressore palestinese è fuggito senza lasciare tracce.

In tutta la Cisgiordania ci sono state manifestazioni di protesta culminate con gli spari dei soldati contro i lanciatori di pietre. Secondo i dati forniti dalla Mezzaluna rossa, ci sono stati 20 giovani palestinesi feriti con proiettili militari, alcuni di loro versano in gravi condizioni.

Iran

Oggi è il quarantesimo giorno dall’assassinio di Mahsa Amini. La famiglia è stata contattata da agenti dei servizi, per mettere i parenti in guardia dallo svolgere le abituali cerimonie, con visita al cimitero. Secondo rivelazioni, rilasciate in anonimato, gli agenti hanno minacciato di “far male al fratello di Mahsa”. La stampa del regime ha pubblicato ieri la rinuncia della famiglia a tutte le cerimonie del caso.

Alla vigilia, in tutte le università si sono svolti presidi di protesta con la richiesta di liberare i compagni arrestati. Secondo video postati dall’opposizione all’estero, in una delle università di Teheran è stato cacciato un emissario del presidente Raissi, con grida contro la “dittatura assassina”. Lunedì e martedì sono stati osservati, nelle scuole, due giorni di sciopero degli insegnanti, in protesta contro le irruzioni della polizia nelle classi, per costringere le studentesse a coprirsi i capelli.

Etiopia

Sono iniziati ieri a Pretoria, capitale amministrativa del Sud Africa, i negoziati tra il governo etiopico e il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray.

I colloqui si sono aperti per trovare una soluzione al conflitto in corso dal 2020 e dovrebbero concludersi la prossima domenica.

Si tratta dei primi negoziati di pace formali e verranno guidati dall’Unione Africana. La decisione è arrivata dopo una nuova ondata di violenti combattimenti in Tigray, con la partecipazione delle truppe eritree, durante i quali le forze del governo federale hanno conquistato i più importanti centri urbani.

Siria

L’autonomia curda nel nord della Siria è sotto attacco di un’alleanza consolidata tra l’esercito di Erdogan e i jihadisti di Daiesh (Isis). Ieri, l’esercito di Ankara ha bombardato alcuni villaggi nei pressi di Tal Tamer, nella provincia di Hasaka. Mentre i miliziani del fu califfato hanno compiuto agguati e attacchi molteplici contro sedi e basi militari delle Forze siriane democratiche. Un attacco con mitragliatrici e bombe a mano ha interessato la centrale idrica di Deir Azzour. Lo scontro è durato diverse ore e le forze curde di guardia alla centrale hanno dovuto chiedere l’arrivo di rinforzi per respingere l’attacco.  

Libia

Il premier dimissionato Dbeiba ha firmato con il ministro della difesa turco un accordo per l’addestramento dell’aeronautica libica fedele al suo governo. Ankara fornirà ed addestrerà il personale militare libico all’uso dei droni, che si sono dimostrati un’arma decisiva per le sorti della guerriglia urbana.

Ankara entra così a gambe tese nella crisi libica, in sostegno al governo Dbeiba, per impedire una soluzione pacifica del contenzioso tra i due governi rivali . L’accordo è una risposta indiretta all’intesa raggiuta nelle trattative in Marocco tra El-Meshri e Aqila Saleh, i presidenti dei due parlamenti, per la formazione consensuale di un nuovo governo alternativo ai due rivali attuali.

Mondo

Sono passati otto mesi di guerra russa in Ucraina.

Sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Appello di Anbamed per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 207 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Lo scorso 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

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