Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

03 novembre 2022.

Rassegna anno III/n. 302

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Annuncio importante:

A Roma, sabato 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

Anbamed ha aderito.

I titoli:

Palestina Occupata: Sei palestinesi uccisi dall’esercito israeliano in Cisgiordania.

Israele: Netanyahu torna alla guida del governo di Tel Aviv.

Egitto: Alaa Abdel Fattah inizia lo sciopero totale della fame e della sete.

Etiopia: Accordo a Pretoria per la Tregua in Etiopia.

Bahrein: Papa Francesco in visita a Manama per il dialogo cristiano islamico.

Lega Araba: Concluso il vertice arabo di Algeri.

Libia: Il noto trafficante di esseri umani, El-Bidja, a capo dell’Accademia della Marina.

Le notizie:

Palestina Occupata

Sei palestinesi sono stati uccisi dalle truppe israeliane in Cisgiordania: uno nei pressi di Ramallah e 5 a Nablus. L’esercito israeliano ha comunicato che un’auto ha tentato di investire un posto di blocco a Beit Sira, ad ovest di Ramallah. L’auto è stata bersagliata di pallottole dai soldati in guardia. L’autista è stato ucciso e un soldato è rimasto gravemente ferito.

Durante un rastrellamento a Nablus, le truppe israeliane hanno ingaggiato una sparatoria con un gruppo di armati. Sono rimasti uccisi cinque combattenti palestinesi e non si conosce le perdite nelle file dell’esercito di occupazione.

Continuano le persecuzioni nei confronti dei palestinesi di Gerusalemme est che si battono contro la colonizzazione delle loro terre. Nel mese di ottobre, secondo il giornale Al-Quds, sono stati arrestati 300 militanti pacifici.  

Israele

L’estrema destra ha vinto le elezioni israeliane e il leader Netanyahu si appresta a guidare il futuro governo. Non ci sono ancora i risultati definitivi, ma allo scrutinio del 97% dei voti, la coalizione dei partiti di destra, religiosi e di estrema destra avrebbero 65 seggi su 120. La coalizione Lapid-Gantz si ferma a 55 seggi, compresi i seggi dei partiti della minoranza di origine palestinese. Secondo gli ultimi conteggi, il partito di sinistra Meretz non avrebbe superato la soglia di sbarramento del 3,25%, fermandosi al 3,2.

Il dibattito politico sui media in Israele si concentra sull’opportunità o meno di Netanyahu di allearsi con l’estrema destra guidata da Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. L’invito di Lapid e Gantz ad un governo di unità nazionale viene bollato come non coerente. L’editoriale del Jerusalem Post di stamattina titola: “Israele ha votato per Netanyahu, lasciamolo governare”.

Di fronte al governo delle destre-estreme destre ci sono tutta una serie di nodi da sciogliere, dall’accordo con il Libano appena firmato dal precedente governo, al dossier Iran e alla questione centrale del rapporto con i palestinesi sotto l’occupazione israeliana.

Egitto

Alaa Abdel Fattah ha consumato ieri mattina l’ultima tazza di tè con un cucchiaio di zucchero, iniziando una seconda fase del suo sciopero della fame che dura dal 2 aprile. Da domenica 6, giorno d’inizio del COP27 (vertice mondiale sul clima), rinuncerà anche all’acqua. Lo hanno annunciato la madre, al Cairo, e la sorella Sanaa, a Londra, dove sta svolgendo un presidio, giorno e notte, in una tenda da campeggio, davanti al Foreign Office britannico. La famiglia è molto preoccupata per la sua vita. Sette mesi di sciopero della fame lo hanno reso esile, il digiuno totale ad oltranza è un rischio grande. Dalle autorità del Cairo non traspare nulla sul suo caso e i media hanno la consegna del silenzio.

Etiopia

Il mediatore speciale dell’Unione Africana, Obasanjo, ha dichiarato che le due parti etiopiche hanno firmato a Pretoria, in Sud Africa, un accordo per la tregua e un impegno a risolvere le divergenze pacificamente con il negoziato. L’accordo prevede la completa collaborazione di governo e Fronte popolare del Tigray con le organizzazioni umanitarie, per facilitare l’arrivo degli aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra. In un’intervista, il portavoce del Fronte ha confermato l’accordo, sostenendo che “per il bene del popolo e per ridurre le sofferenze dei civili, abbiamo deciso di cedere su alcuni punti per un compromesso onorevole”. 11 obiettivi generali che porteranno al disarmo delle milizie e il loro inserimento nelle forze federali, il ritiro delle truppe straniere e l’entrata delle istituzioni federali nel capoluogo del Tigray, Makallè.  

Bahrein

Il Papa inizia oggi una visita di 4 giorni in Bahrein. È la seconda visita del Papa nella regione del Golfo, dopo quella negli Emirati del 2019, quando ha firmato insieme all’Imam di Al-Azhar, Ahmed Tayyeb, il documento “Fratellanza Umana per la Pace mondiale e la convivenza comune”.

Papa Francesco si incontrerà con il re del Bahrein, Hamad Bin Issa Al-Khalifa e parteciperà alla seduta conclusiva del Forum per il dialogo tra Oriente e Occidente. (vedi).

Nel Bahrein risiedono circa 80 mila cristiani, in maggioranza migranti dall’india e dalle Filippine. Sabato il Papa officerà una messa nello stadio di Manama, alla quale parteciperanno circa 20 mila fedeli.

Lega Araba

Si è concluso il vertice arabo di Algeri. La giornata finale è stata caratterizzata dal discorso del presidente egiziano gen. Al Sissi, che lo ha improntato sul tema della sicurezza collettiva dei paesi arabi. Un intervento nel quale ha attaccato, senza nominarla, la politica interventista della Turchia (Libia e Siria).

Anche il re del Marocco, Mohammed VI è stato protagonista della giornata, malgrado la sua assenza dal vertice. Da Rabat, in un discorso televisivo in diretta, si è rivolto al presidente Algerino, Tabbuone, invitandolo a visitare il Marocco, per derimere i contenziosi che dividono i due paesi.

La dichiarazione finale ha ribadito la “centralità della questione palestinese”, chiesto “elezioni il prima possibile in Libia”, chiamato ad una “tregua umanitaria” in Yemen, respinto le “interferenze straniere” e ribadito il principio di “non allineamento” per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Libia

Il capo miliziano e trafficante di esseri umani e di petrolio da contrabbando, El-Bidja (nome anagrafico Abdel Rahman Milad), è apparso mentre conduceva gli esami di ammissione per l’Accademia della Marina di Janzour, un sobborgo della capitale libica. El-Bidja ha una cattiva nomea sia in Libia che all’estero. È sull’elenco dei ricercati dell’ONU per il suo ruolo di trafficante di esseri umani (vedi) e poi, dopo la firma del Memorandum italo-libico, come assassino e torturatore di migranti. Uno dei crimini certificati è stato quello di aver sparato sui gommoni appena partiti dalle coste di Zawia, per impedire il proseguimento verso le coste italiane. La sua milizia ha lucrato sulla gestione dei centri di detenzione per migranti, dove l’ONU ha accertato soprusi, stupri e torture contro i migranti.

Nel dicembre 2020, il governo Sarraj lo ha fatto arrestare, ma appena è stato insediato il premier Dbeiba, El Bidja è stato liberato e nominato comandante dell’accademia della Marina.

Mondo

Sono passati otto mesi e 9 giorni di guerra russa in Ucraina.

Dopodomani, sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Anbamed chiama la vostra sensibilità per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. Vi chiediamo di scrivere una lettera all’ambasciata sudanese a Roma:  https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Da domenica 6 inizierà anche lo sciopero della sete. Sono passati 216 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità.

In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi giovedì 3 novembre digiunano, in solidarietà con Alaa, Rosella Corrado, Francesca Baccani e Alessandra Icardi.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Sostenete Anbamed

Il prossimo 29 novembre è il secondo anniversario della costituzione di Anbamed, aps per la multiculturalità.

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 ottobre 2022 ci dice che sono state raccolte 730 € (+ 165 € rispetto al mese precedente).

Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

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1 commento

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