Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

05 novembre 2022.

Rassegna anno III/n. 304

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Annuncio importante:

A Roma, oggi, sabato 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

Anbamed ha aderito.

I titoli:

Somalia: L’esercito annuncia un’operazione anti-terrorismo con 100 miliziani uccisi.

Iran: La polizia spara contro i manifestanti ed usa gli elicotteri per disperderli.

COP27: Inizia domani a Sharm Sheikh la conferenza mondiale sul clima.

Islam: L’Imam di Al-Azhar lancia dal Bahrein alla presenza del Papa un appello per il dialogo tra le confessioni islamiche.

Egitto: È morto in esilio a Londra la guida spirituale della Fratellanza Musulmana egiziana.

Yemen: Sposa a 10 anni salvata dalla madre. In carcere padre, sposo e imam che ha siglato il matrimonio illegale.

Le notizie:

Somalia

Il ministero della difesa di Mogadiscio ha comunicato che, in un’operazione delle forze speciali, sono stati uccisi 100 miliziani jihadisti del movimento Shebab. L’attacco è avvenuto nella provincia di Hiran, nel centro del Paese a nord della capitale. Il portavoce ha aggiunto che all’operazione hanno partecipato anche caccia di potenze internazionali amiche, probabilmente in riferimento agli Stati Uniti che più di una volta avevano in passato compiuto blitz contro i qaedisti.

Iran

La polizia ha sparato contro i manifestanti a Khash, nel Belucistan, ed a Tabriz, nell’Azarbaijan orientale. Secondo radio International dell’opposizione iraniana, che trasmette dall’estero, ci sono stati morti e feriti. In tutte le città ci sono movimenti di protesta per commemorare le vittime e chiedere la fine del regime degli ayatollah. A Karaj, la polizia ha fotto ricorso agli elicotteri per disperdere i manifestanti numerosi, sparando dall’alto lacrimogeni e bombe sonore.

Secondo la ong Hrana, gli arrestati, dall’inizio delle proteste a settembre, sono oltre 14mila. Tra loro ci sono avvocati e giornalisti ma anche artisti, come il rapper Toomaj Salehi, che aveva espresso sostegno per le proteste. Fermato il 30 ottobre, secondo la famiglia, l’artista è stato trasferito da un penitenziario di Isfahan nel famigerato carcere di Evin a Teheran, noto come la prigione dei dissidenti, dove sarebbe in custodia anche Alessia Piperno, la trentenne italiana che si trovava in Iran quando sono esplose le proteste ed è stata detenuta pochi giorni dopo l’inizio delle dimostrazioni.

COP27

Inizia domani a Sharm Sheikh, nel Sinai, la Conferenza mondiale sul clima COP27. Il segretario generale dell’ONU, Guterres, ha detto: “Siamo sulla buona strada per un caos climatico irreversibile”. Secondo gli studi più recenti (vedi), i paesi industrializzati hanno aumentato le emissioni e con questo ritmo, invece di calare del 45% nel 2030, cresceranno del 10% rispetto all’anno base 2010.

La 27esima conferenza si svolge in un paese, l’Egitto, dove non sono rispettati i diritti umani e non sono mancate le rivendicazioni di boicottaggio avanzate dalle organizzazioni ambientaliste, in caso di mancato cambio di rotta del regime di Al-Sissi.  

Islam

L’Imam di Al-Azhar, Ahmed Tayyib, alla conferenza con il Papa, a Manama, in Bahrein, ha lanciato un appello a tutte le confessioni islamiche di aprire una fase di dialogo, per mettere fine alle divisioni. Tayyib ha detto che tutti gli imam musulmani di qualsiasi confessione dovrebbero incontrarsi e discutere nella parità assoluta su come superare questa situazione di scontro e vietare i discorsi dell’odio, che alimentano guerre di religione tra fratelli. Il suo discorso è stato rivolto in modo particolare agli ulema sciiti.

Le crisi in Libano, Siria, Iraq e Yemen e lo scontro tra Iran e Arabia Saudita hanno come sfondo le contraddizioni teologiche tra sciiti e sunniti.

Egitto

La guida spirituale della Fratellanza Musulmana, Ibrahim Munir, è morto ieri in esilio a Londra. Nel comunicato, pubblicato sul sito ufficiale della confraternita, non vengono specificate le cause del decesso. Aveva 85 anni ed ha assunto la funzione di guida spirituale dopo l’arresto al Cairo del precedente, Mohammed Badei, nel 2020.

La Fratellanza musulmana egiziana non passa giorni felici in questi tempi. Oltre alla frattura tra due correnti, una a Londra e l’altra a Istanbul, il movimento è stato indebolito dalle misure restrittive imposte dal regime turco di Erdogan, nel tentativo di riprendere le relazioni diplomatiche con Il Cairo, interrotte dal 2013.

Yemen

Una storia drammatica con un finale positivo.

Nuha Haydar è una bambina di 10 anni, gioca ancora con le bambole. È stata data in sposa da suo padre, contro il parere della madre. Per aggirare la legge, il padre ha falsificato, nei documenti del matrimonio, la sua età. 

È avvenuto nella provincia centrale yemenita di Damt, regione montagnosa con un’economia prevalentemente di agricoltura e pastorizia.

Grazie alla determinazione della madre, la magistratura è intervenuta arrestando il padre, lo sposo e l’imam che ha redatto il documento di matrimonio.

La madre ha anche autorizzato un giornalista a riprendere delle foto della bambina e pubblicare la notizia, come monito contro questo fenomeno obbrobrioso di pedofilia legalizzata.

Sui social si è scatenata una gara di solidarietà con la bambina e contro questa piaga sociale, che è stata inasprita dal conflitto in corso. Non è mancato chi, nascondendosi dietro la Sharia, ha citato che il profeta Maometto aveva sposato Aisha, la moglie preferita, all’età di 9 anni, mentre lui ne aveva più di 50. 

La legge yemenita (del 1992) vieta il matrimonio ai minori di 15 anni, sia per i maschi che per le femmine. La realtà è completamente diversa. Secondo un rapporto del Centro yemenita di studi strategici, il 27% dei matrimoni contratti nel 2021 sono stati con una sposa minorenne al di sotto dell’età di 15 anni, in violazione della legge. Il fenomeno viene imputato alla situazione di guerra che ha gettato molte famiglie nella povertà. Dare una figlia in sposa riduce il numero delle bocche da sfamare. Il 60% di questi matrimoni vede lo sposo di un’età sproporzionata: anche di 50 e 60 anni.

Mondo

Sono passati otto mesi e 11 giorni di guerra russa in Ucraina.

Oggi, sabato 5 novembre, a Roma la manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo. https://www.anbamed.it/2022/11/04/roma-pronta-ad-accogliere-la-manifestazione-europe-for-peace/

Appelli:

Anbamed chiama la vostra sensibilità per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. Vi chiediamo di scrivere una lettera all’ambasciata sudanese a Roma:  https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Da domani, domenica 6, inizierà anche lo sciopero della sete. Sono passati 218 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità.

In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi sabato 5 novembre digiuna, in solidarietà con Alaa, la collega Maria Gianniti, che come inviata dal 2011 ha seguito prima la rivoluzione egiziana e poi i suoi successivi sviluppi. E digiunano ancora una volta Tatiana Cappucci e Donatella Nicolini.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Sostenete Anbamed

Il prossimo 29 novembre è il secondo anniversario della costituzione di Anbamed, aps per la multiculturalità.

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 ottobre 2022 ci dice che sono state raccolte 730 € (+ 165 € rispetto al mese precedente).

Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

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1 commento

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