Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

06 novembre 2022.

Rassegna anno III/n. 305

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Per ascoltare l’audio:

I titoli:

Somalia: Morti e feriti in un attacco terroristico a Moagadiscio.

Iran: La polizia ha sparato coi mitra contro i manifestanti a Khash.

Palestina Occupata: Un altro manifestante palestinese ucciso dai soldati israeliani.

Egitto: Alaa Abdel Fattah inizia lo sciopero totale della fame e della sete.

Bahrein: 30 mila fedeli cattolici alla messa allo stadio con Papa Francesco.

Le notizie:

Somalia

Almeno 11 militari uccisi e 15 feriti in un attentato compiuto ieri contro una base dell’esercito, ad ovest di Mogadiscio. Secondo l’agenzia stampa statale somala, un attentatore suicida con addosso una cintura esplosiva si era introdotto in mezzo alla folla di reclute che stavano aspettando di entrare nella base. Il movimento qaedista Shebab ha rivendicato l’attentato. Alla fine di ottobre, i terroristi di Shebab avevano compiuto con due auto imbottite di tritolo una strage presso la sede del ministero dell’istruzione. Nei giorni scorsi, l’esercito ha comunicato che nelle operazioni compiute nel centro del paese sono stati uccisi oltre 100 terroristi.

Iran

Le fonti d’informazione dell’opposizione iraniana all’estero hanno documentato con video e testimonianze la strage compiuta dalla polizia a Khash, nel Belucistan. La polizia ha sparato con i mitra contro i manifestanti. Secondo la testimonianza di un imam della moschea centrale della città sarebbero stati uccisi 16 persone. Secondo l’organizzazione per i diritti umani, con sede all’estero, il numero dei morti dall’inizio delle proteste è salito a 304, tra i quali 41 minori.

Giornalisti iraniani hanno rivelato, in forma anonima, di aver ricevuto minacce di morte dalle autorità di sicurezza, per la copertura delle manifestazioni che stanno fornendo sulle testate indipendenti. In Iran ci sono attualmente 43 giornalisti in carcere.

Palestina Occupata

Un altro giovane palestinese ucciso dai soldati israeliani. È avvenuto nella piccola cittadina di Sinjil, alle porte di Ramallah. Un ragazzo è stato ferito e arrestato. Chi difende le terre dei propri villaggi dalle invasioni dei coloni riceve le pallottole dell’esercito di occupazione e il carcere. L’escalation militare israeliana in Cisgiordania è estesa a tutto il territorio, con assedi, rastrellamenti e arresti. Nella sola Gerusalemme est ieri sono stati feriti 50 palestinesi, uno dei quali in gravi condizioni colpito da una pallottola al torace. Ad El-Khalil e El-Bira i coloni hanno attaccato le case di famiglie palestinesi, armati di bastoni e coltelli. Alla risposta dei palestinesi con le pietre, sono intervenuti i soldati ad arrestare i palestinesi. In diverse località, i coloni hanno sradicato olivi o dato fuoco agli alberi.

Egitto

Si inaugura oggi a Sharm Sheikh, in Sinai, la 27esima Conferenza mondiale sul clima. Durerà fino al 18 di questo mese e vedrà la partecipazione di molti capi di Stato e di governo di tutto il mondo. Tematiche complesse sulle politiche energetiche, che vedono i paesi ricchi industrializzati impegnati a scaricare il peso sui paesi dell’emisfero sud.

Prima dell’appuntamento erano forti le attese di una larga amnistia per i detenuti politici nelle carceri di Al-Sissi. Ma così non è stato. Continuano gli arresti tra gli attivisti e i giornalisti che criticano le politiche governative.

Oggi Alaa AbdelFattah ha iniziato lo sciopero totale della fame e della sete. Il regime è insensibile agli appelli e alle testimonianze di solidarietà espresse dai premi Nobel e dal Parlamento Europeo ed ha ignorato le promesse del ministro degli esteri britannico di cercare di salvare la vita di Alaa. La stampa di regime rovescia il ragionamento e annovera la solidarietà come un “tentativo di ricatto contro la nazione egiziana”. Ma si alzano dall’interno dell’establishment voci di dissenso. L’ex vice primo ministro, Ziad Bahauddin, ha scritto che è nell’interesse del popolo egiziano liberare Alaa. “È per il popolo che aspira alla libertà, per una società che accoglie tutti, per lasciare uno spiraglio di speranza tra le future generazioni”.    

Bahrein

Nello stadio nazionale di Manama, in Bahrein, 30 mila fedeli cattolici hanno partecipato alla messa officiata da Papa Francesco. Famiglie con bambini e persone di tutte le età hanno prenotato da giorni l’ingresso, per poter assistere a questo evento straordinario intitolato: “giustizia e pace”. In maggioranza sono migranti asiatici che lavorano nel regno.

La visita di 4 giorni del Papa ha visto diversi incontri di carattere ufficiale, come la conferenza insieme all’Imam di Al-Azhar, Ahmed Tayyib, firmatario insieme a Papa Francesco, 3 anni fa negli Emirati ,della dichiarazione “Fratellanza umana”.  

Mondo

Sono passati otto mesi e 11 giorni di guerra russa in Ucraina.

100 mila persone hanno sfilato ieri a Roma contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Anbamed chiama la vostra sensibilità per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. Vi chiediamo di scrivere una lettera all’ambasciata sudanese a Roma:  https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Da domani, domenica 6, inizierà anche lo sciopero della sete. Sono passati 219 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità.

In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi in Italia digiunano, in solidarietà con Alaa, Marina Calculli, Francesco Giordano, Marina Petrillo, Savina Tessitore.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Sostenete Anbamed

Il prossimo 29 novembre è il secondo anniversario della costituzione di Anbamed, aps per la multiculturalità.

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 ottobre 2022 ci dice che sono state raccolte 730 € (+ 165 € rispetto al mese precedente).

Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

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1 commento

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