Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

24 novembre 2022.

Rassegna anno III/n. 323

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I titoli:

Israele: Attacco con due bombe a Gerusalemme ovest. Un giovane israeliano è rimasto ucciso.

Palestina Occupata: Un giovane palestinese di Nablus, morto in ospedale. Era stato ferito alla testa dai soldati israeliani.

Siria/Turchia: Bombardamenti aerei e con l’artiglieria su tutto il nord est della Siria, la regione autonoma del Rojava.

Iran: Il regime fa scendere l’esercito nelle piazze. La mobilitazione nonviolenta per la libertà non si arresta.

Somalia: 49 jihadisti uccisi in un’operazione dell’esercito ad ovest della capitale.
Afghanistan:
Il ritorno del medioevo, flagellazione e lapidazione per ordine del capo taliban Akhunzadeh.

Le notizie:

Israele

Un attacco palestinese a Gerusalemme ovest, con due bombe fatte esplodere a distanza, quasi simultaneamente. Hanno causato la morte di un giovane israeliano e il ferimento di un’altra decina di persone. È il primo attacco simile da 6 anni, compiuto nella parte israeliana della città. Secondo informazioni fatte trapelare sulla stampa israeliana, un uomo su una moto ha depositato i due ordigni nei cestini dei rifiuti di due fermate degli autobus non lontane una dall’altra.

L’esercito israeliano ha chiuso subito i valichi di passaggio sulla linea verde (demarcazione ONU dei confini tra Israele e Cisgiordania) e compiuto subito operazioni di rastrellamento a Jenin e Nablus. La marina ha bloccato i porti della striscia di Gaza, impedendo ai pescatori di uscire per il loro lavoro quotidiano.

Il deputato Ben Gvir, di estrema destra fascista, in visita al luogo dei due attentati, ha promesso se sarà nominato ministro della sicurezza interna, nel futuro governo Netanyahu, di invadere con l’esercito tutte le città palestinesi e perquisire ogni casa.  

Palestina Occupata

Un altro giovane di Nablus è morto in ospedale, dov’era ricoverato in seguito ad una precedente operazione israeliana nella città. Mohammed Harzallah (30 anni) era stato colpito alla testa ed era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici per estrarre il proiettile, ma non ce l’ha fatta. Il giorno prima i soldati israeliani avevano ucciso un altro giovane di 16 anni. Dallo scorso maggio, non passa un giorno che non vi sia una vittima palestinese dell’oppressione coloniale israeliana.

Siria/Turchia

Continua l’aggressione turca nel nord est della Siria. Caccia, droni e artiglieria hanno martellato decine di villaggi nelle province di Aleppo, Raqqa, Hasaka e Deir Azzour. Sono stati presi di mira combattenti curdi, soldati governativi e civili. A Hasaka è stata colpita una centrale di gas, provocando un colossale incendio, con morti e feriti tra i lavoratori. Il comando generale delle truppe USA in Siria ha rilevato che i bombardamenti turchi su Deir Azzour hanno messo in pericolo le basi militari statunitensi. Dopo un bombardamento con droni sul campo di El-Hol, decine di detenuti jihadisti di Daiesh (Isis) sono riusciti a fuggire.

È un’offensiva generale su tutta la linea di confine, che prelude alla minacciata invasione di terra.

La stampa turca parla di una mediazione russa, per un incontro tra Erdogane e Assad in funzione anti curda.    

Iran

Hasti Naruji era una bambina di 7anni. I cecchini di Khamenei l’hanno colpita a morte nella capitale del Balucistan. Questo è uno degli esempi della violenta repressione messa in campo dal regime degli ayatollah.

La protesta entra oggi in una fase più organizzata a livello nazionale. È stata indetta una mobilitazione per abbattere il potere clericale, alla vigilia delle iniziative di domani venerdì subito dopo la preghiera collettiva di mezzogiorno. I proclami per la rivolta nonviolenta stanno interessando tutte le città e non solo quelle delle minoranze curde, arabe o beluci, dove la repressione ha assunto un carattere più duro.

Anche la repressione a Teheran sta assumendo il carattere militare. Girano immagini e video di miliziani che rastrellano le strade sparando contro finestre e balconi, adesso anche a Teheran, come avvenuto nei giorni passati nelle città delle province curde e beluci.  

Oggi, il Consiglio ONU per i Diritti Umani terrà una sessione speciale sull’Ian. È stata avanzata una risoluzione per istituire un meccanismo investigativo indipendente sulla situazione iraniana.

Somalia

L’esercito ha comunicato di aver distrutto una base del movimento Shebab nella provincia di Basso Scebeli, a sud ovest della capitale Mogadiscio. Negli scontri sarebbero stati uccisi 49 miliziani e feriti altri. Sono stati distrutti depositi di armi e munizioni. Questa è la seconda grossa operazione dei governativi dal duplice attentato di ottobre, compiuto dai terroristi qaedisti contro il ministero dell’istruzione, a Mogadiscio, con 120 morti e centinaia di feriti.

Afghanistan

Un portavoce del governo taliban ha confermato che 11 uomini e 3 donne sono stati frustati in applicazione delle sentenze dei tribunali. Ha aggiunto che le esecuzioni non sono avvenute in pubblico, ma all’interno delle carceri e che il massimo della pena è stato di 39 frustate. È la prima ammissione pubblica del ritorno a queste pratiche punitive sadiche e di tortura. Negli scorsi mesi sono apparsi video sui social con esecuzioni a frustate, ma non sono mai state confermate ufficialmente. Le frustate, le lapidazioni, il taglio della mano e le esecuzioni in pubblico della pena capitale con la spada saranno applicate in ottemperanza dell’editto del capo dei fondamentalisti taliban, Akhunzadeh, che ha ordinato ai giudici di applicare la Sharia.

Notizie dal mondo

Sono passati otto mesi e 29 giorni di guerra russa in Ucraina.

Appelli:

campagna a sostegno del blogger e attivista iraniano Hossein Ronaghi-Maleki. Hossein è in sciopero della fame. La sua vita è in pericolo. Sono state attivate due petizioni per chiedere la sua immediata scarcerazione. Vi chiediamo di firmare:

Anbamed chiama la vostra sensibilità per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. Vi chiediamo di scrivere una lettera all’ambasciata sudanese a Roma:  https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Sostenete Anbamed

Il prossimo 29 novembre è il secondo anniversario della costituzione di Anbamed, aps per la multiculturalità.

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 ottobre 2022 ci dice che sono state raccolte 730 € (+ 165 € rispetto al mese precedente).

Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

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