Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

08 dicembre 2022.

Rassegna anno III/n. 337

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I titoli

Iran: Raissi contestato all’Università Sharif di Teheran. Riusciti i 1tre giorni di sciopero che hanno unito le lotte per il salario con quelle per la dignità.

Siria: Incessanti attacchi turchi contro i curdi del nord siriano.

Palestina Occupata: I soldati israeliani hanno la licenza di uccidere.  4 giovani uccisi in 24 ore. Europol sospende collaborazione con Israele.

Iraq: Condannato un ventenne a tre anni di reclusione per aver criticato sui social le milizie Hashd Shaabi.

Afghanistan: Ritornano le macabre esecuzioni capitali in piazza.

Arabia Saudita: Il principe saudita MBS salvato dal processo, in USA, per l’assassinio Kashoggi. Ha l’immunità politica.

Algeria: “L’Africa merita 2 seggi permanenti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU”.  

Le notizie

Iran

Riuscitissime mobilitazioni per i tre giorni di scioperi e proteste annunciate in concomitanza con la giornata dello studente, che in Iran si commemora il 7 dicembre. I bazar in 40 città, tutte quelle principali, hanno abbassato le saracinesche, malgrado le minacce di ritiro delle licenze e le procedure di sigillo dei negozi da parte della procura. Gli scioperi dei lavoratori del settore petrolchimico e siderurgico hanno bloccato la produzione, ricordando i fatti del 1979, che avevano portato alla caduta dello scià. Gli operai rivendicano aumenti salariali per far fronte all’inflazione galoppante.

Gli studenti universitari e delle scuole superiori hanno disertato le lezioni e manifestato. Nei cortei sono stati ripetuti slogan come: “Siamo figli di lavoratori e sosteniamo le loro lotte” e “Gli studenti muoiono ma non accettiamo umiliazioni”. Agli studenti assenti dalle lezioni sono stati mandati sms di minacce di espulsione. Il ministro dell’Interno ha minacciato le ragazze che non poteranno il velo di blocco dei loro conti correnti. Il sistema però comincia a dare segni di smarrimento. Il governatore della Banca centrale ha espresso il suo dissenso da questa misura, sostenendo che “Il sistema bancario continuerà a fornire tutti i servizi a tutti i nostri cittadini”.

All’ateneo Sharif di Teheran, il presidente Raissi ha svolto il suo discorso in un’aula con studenti scelti tra quelli favorevoli al regime. Fuori dall’aula una grande folla di studenti lo ha contestato; sono stati manganellati dalla polizia ed eseguiti diversi arresti. Ha esordito: “Mi avevano consigliato di non venire all’università oggi, ma le proteste devono essere ascoltate e noi siamo sempre determinati ad ascoltare le parole degli studenti. La protesta è diversa dai disordini. La protesta porta all’emendamento e alla perfezione, i disordini portano alla distruzione e alla disperazione”, ha detto ipocritamente il presidente ultraconservatore. Chi ascolta la voce del popolo non uccide quasi 500 persone e arresta 24 mila in tre mesi di proteste pacifiche.

Voci dall’interno del sistema di potere si stanno alzando per “consigliare moderazione e confronto, prima che sia troppo tardi”.  È uscito dal suo riserbo l’ex presidente Khattami (1997-2005): “Consiglio ai funzionari di apprezzare i giovani che protestano e di tendere loro una mano e, con il loro aiuto, riconoscere gli aspetti sbagliati della governance e muoversi verso una riforma in senso buono”. Più forte, invece, è la presa di posizione pubblica della sorella della guida spirituale Khaminei, Badri: “Auspico la caduta di questo regime di tirannia al potere e una vittoria del popolo”.  In carcere è stata internata anche la nipote di Khaminei, perché lo aveva accusato di essere assassino di bambini.

Siria

L’artiglieria pesante turca ha bombardato le zone rurali di Kobane e Tall Abyed, a nord di Raqqa. È dal 20 novembre che il nord della Siria è oggetto di attacchi quotidiani incessanti con artiglieria, raid aerei e droni turchi, in presenza della rinnovata minaccia di invasione di truppe di terra. A frenare le mire espansionistiche di Ankara la diplomazia russa e la presenza militare statunitense. Una delegazione russa guidata dal vice ministro degli esteri è ad Ankara per discutere della vicenda. Mosca vuole barattare la luce verde all’invasione nel Nord della Siria con concessioni turche sul fronte ucraino.

Palestina Occupata

Un giovane palestinese, Mujahid Najjar, è stato assassinato nella sua auto ad un posto di blocco israeliano nei pressi di Silwad, a nord di Ramallah. L’esercito israeliano sostiene che il giovane ha sparato da una pistola diversi colpi contro i soldati che hanno risposto al fuoco. Versione che è smentita da testimoni oculari palestinesi. Per la stampa palestinese è l’ennesima esecuzione extragiudiziale di piazza.

Sono in corso scontri a Jenin tra le truppe israeliane e armati palestinesi. Ieri nella città simbolo della resistenza contro l’occupazione sono stati svolti i funerali di tre giovani uccisi dall’esercito israeliano.

Vasta operazione di rastrellamento dell’esercito di occupazione israeliano a Nablus. Un numeroso gruppo di militari, su veicoli corazzati, sono penetrati nei quartieri orientali della città alla ricerca di uomini della resistenza. Sono stati affrontati con spari di mitra. L’operazione si è conclusa con l’arresto di 5 giovani assediati in una casa. Altri rastrellamenti sono stati compiuti nelle principali città della Cisgiordania, con decine di arresti.

Secondo il giornale israeliano Haaretz, l’Europol ha sospeso la collaborazione con le forze di sicurezza israeliane, in seguito all’uso spropositato della forza, in Cisgiordania, da parte delle forze di occupazione.  

Iraq

Un attivista iracheno, Haidar Zaidi (20 anni), è stato condannato a tre anni di reclusione per l’accusa di “offesa ad istituzioni dello Stato”. Il caso ha suscitato clamore, perché la condanna è stata pronunciata sulla base di una legge del tempo della dittatura del partito Baath. Zaidi aveva scritto, nel 2020, un post di critica ad Abu Mahdi Al-Muhandis, vice capo di Hashd Shaabi, ucciso in un raid aereo statunitense (Trump) all’aeroporto di Baghdad. Il giovane respinge le accuse sostenendo che non è stato lui a scrive il testo, che il suo account era stato piratato e di averlo cancellato appena accortosi dell’accaduto.   

Afghanistan

Il movimento taliban ha eseguito pubblicamente la prima condanna a morte contro un uomo accusato di un caso di delitto risalente al 2017. Lo ha annunciato il portavoce del governo di Kabul. La macabra scena è avvenuta nella provincia di Farah, nell’ovest del paese e vi hanno assistito centinaia di persone e funzionari del governo e del movimento, tra i quali il vice primo ministro e il ministro dell’interno. In Afghanistan, dalla presa del potere da parte dei fondamentalisti sono tornate le esecuzioni in pubblico con le frustate, nei confronti di persone accusate di furti e adulterio.  

Arabia Saudita

Un tribunale statunitense ha deciso l’archiviazione della denuncia della fidanzata di Jamal Khashoggi contro il principe saudita Mohammed Bin Salman. Il giudice ha affermato che l’erede al trono è a capo di un governo estero e quindi ha l’immunità e non può essere sottoposto a processo negli Stati Uniti, “malgrado le forti prove degne di nota che il soggetto sia implicato nel crimine”. La decisione del giudice concorda con la posizione della Casa Bianca, trasmessa al tribunale lo scorso 17 novembre, che assicura l’immunità politica a MBS, in quanto ricopre la carica di primo ministro dal primo settembre scorso.   

Algeria

Il ministro degli esteri, Ramtane Lamamra, ha rivendicato per l’Africa due seggi permanenti nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, “per mettere fine ad un’ingiustizia che dura da 8 decenni”. La questione è un cavallo di Battaglia dell’Algeria da tempo, ma viene ripresa in seguito al rinnovato ruolo attivo dell’Algeria sulla scena internazionale, dopo la fine del regime di Buotefliqa e l’elezione di Tabboune. Il discorso di Lamamra è stato pronunciato durante l’apertura della riunione di alto livello del Consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione Africana, che si tiene a Orano. L’Africa attualmente è rappresentata al CS dell’ONU da tre seggi non permanenti (Kenya, Gabon e Ghana).

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU è formato da 15 membri, 5 dei quali permanenti (USA, Russia, GB, Francia e Cina) e 10 eletti a rotazione, ogni due anni, dall’Assemblea Generale. La riforma dell’ONU è stata chiesta strumentalmente anche dall’UE, per assegnare un seggio permanente alla Germania. Anche paesi come l’India e il Brasile hanno avanzato rivendicazioni simili.  

Notizie dal mondo

Sono passati nove mesi e 13 giorni di guerra russa in Ucraina.

Appelli:

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1 commento

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