Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
19 dicembre 2022.
Rassegna anno III/n. 348
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I titoli:
Iraq: Agguato di jihadisti contro un veicolo della polizia. 9 agenti uccisi.
Migranti: Una bimba di 5 anni morta nel naufragio a sud di Lampedusa.
Palestina Occupata: Deportazione in Francia per l’avvocato Hammouri, attivista per i diritti dei prigionieri.
Iran: La protesta non si attenua malgrado repressione e condanne a morte. Tre giorni di sciopero dei lavoratori.
Yemen: Tribunali dei miliziani Houthi condannano 32 oppositori alla pena capitale.
Tunisia: L’opposizione chiede le dimissioni del presidente Saied.
Giordania: Un vertice regionale con il presidente francese Macron.
Egitto: Liberalizzazione dei prezzi per prodotti di largo consumo. Inflazione al 19,2%.
Le notizie
Iraq
In un agguato rivendicato da Daiesh (Isis) sono rimasti uccisi 9 poliziotti. Al passaggio del mezzo, che li trasportava a sud di Kirkuk, un’auto parcheggiata sul ciglio della strada è esplosa e poi un gruppo di assalitori ha sparato contro gli agenti raffiche di mitra. Nella sparatoria sarebbe stato ucciso uno dei jihadisti, ma la maggior parte di loro è riuscita a fuggire verso la zona montagnosa, facendo perdere le tracce. È il secondo attacco in una settimana. L’ultimo agguato è avvenuto mercoledì 14 dicembre a 30 km a nord di Baghdad e sono rimasti uccisi un ufficiale e due soldati.
Migranti
Una bimba di cinque anni è morta, un bambino di due anni è grave, ma fuori pericolo, e diversi ustionati e assiderati: è quel che i medici dell’ambulatorio dell’isola di Lampedusa hanno dovuto constatare dopo il loro intervento per salvare la vita ai naufraghi. Un barcone carico di migranti è affondato nella tarda mattinata di ieri domenica a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. Da sabato 17 dicembre sono stati lanciati gli SOS per la situazione di pericolo dell’imbarcazione in gravi difficoltà.
Alarm Phone ha lanciato nelle ultime 24 ore altri tre SOS per altrettante imbarcazioni in pericolo. Sono nella zona tra Malta e Sicilia. Una barca con 160 persone a borde, un’altra con 60 e una terza con 50. La prima imbarcazione è stata localizzata da una nave di soccorso dell’ONG OpenArms, ma non ci sarebbe spazio sulla piccola nave Astral. Sono stati lanciati in direzione dei naufraghi giubbotti di salvataggio e sono in contatto con un mercantile in zona per trasbordarli.
Palestina Occupata
L’avvocato palestinese Salah Hammouri è stato rilasciato dal carcere ed espulso in Francia, nazione della quale ha la seconda cittadinanza.
Chi nasce a Gerusalemme ed è arabo palestinese viene espulso, chi nasce in Canada o Russia e nessuno dei suoi avi per generazioni ha mai visto la Palestina viene accolto soltanto perché è ebreo.
L’Apartheid è alla base della politica discriminatoria del governo israeliano, che mira alla deportazione dei palestinesi e particolarmente dell’élite organizzata che lotta per l’affermazione dei diritti nazionali con metodi pacifici.
Iran
Nima Nouri,17 anni, è stato assassinato a Karaj dalle guardie degli ayatollah con due colpi di arma da fuoco. Nel carcere della città situata ad ovest di Teheran, c’è stata una protesta dei detenuti contro lo spostamento nel braccio della morte di un gruppo di condannati alla pena capitale. I detenuti hanno rifiutato di rientrare nelle celle ed hanno intonato slogan contro la dittatura. I pasdaran hanno sparato. Un uomo di 31 anni è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco da una distanza ravvicinata. Altri 4 feriti. La stampa del regime ha scritto che il detenuto morto era stato colpito dal lancio di pietre degli altri detenuti. Una versione palesemente falsa e smentita dalle dichiarazioni dei parenti della vittima.
Milizie pasdaran hanno identificato in una scuola di Teheran, attraverso telecamere di videosorveglianza, una ragazza di 14 anni che si era tolta l’hijab. L’hanno arrestata. Poco dopo è stata portata in ospedale con una grave emorragia. I medici hanno detto ai familiari che è stata violentata. Ipocrisia dei barbuti, predicano la castità e compiono stupri collettivi.
Ieri i miliziani pasdaran hanno arrestato la famosa attrice Taraneh Alidoosti. L’8 dicembre, Alidoosti, dopo l’esecuzione di Mohsen Shekari, aveva scritto sul suo account: “Il tuo silenzio equivale a sostenere l’oppressione e gli oppressori”, postando una sua foto senza copricapo. Nel 2017 il film “Il Venditore”, nel quale era la protagonista femminile, ha vinto l’Oscar per il miglior film in lingua straniera.
Un centinaio di intellettuali hanno firmato un manifesto di protesta contro le esecuzioni e contro la repressione del dissenso. “Un regime che non supporta il libero manifestarsi dell’espressione e le pacifiche manifestazioni, ricorrendo alle impiccagioni per impaurire la gente, è un regime sulla via del tramonto. Solo chi ha perso ogni legittimità ricorre alle minacce. Le sue fondamenta crolleranno”.
Da oggi in tutto l’Iran sono state dichiarate 3 giorni di sciopero e proteste dei lavoratori del trasporto, del settore petrolifero e petrolchimico. Sono entrati in sciopero ed hanno manifestato anche i vigili del fuoco, in protesta per le basse retribuzioni.
Yemen
Un tribunale dei ribelli Houthi ha condannato a morte 32 civili originari di Saada, la città assediata. L’accusa è “alto tradimento e collaborazione con il nemico”. Il governo esiliato ad Aden ha condannato il “terrore dei tribunali farsa” che avrebbe la funzione di terrorizzare la popolazione. Secondo fonti non confermate, 16 dei condannati sono stati già uccisi.
Tunisia
L’opposizione tunisina, dai più disparati orientamento, ha chiesto al presidente Saied di dimettersi e di lasciare posto ad una fase transitoria, per il ripristino delle regole democratiche. La debacle delle elezioni, dove oltre il 90% degli aventi diritto ha disertato le urne, ha lasciato il presidente a corto di argomenti per sostenere le sue azioni d’emergenza che un anno e mezzo fa hanno portato allo scioglimento del Parlamento ed alle dimissioni del governo. Una fase d’emergenza, nel nome della lotta contro la corruzione, ha partorito una riforma costituzionale sbilanciata che concentra tutto il potere nelle mani di un uomo solo e poi la nuova legge elettorale populista che ha cancellato il ruolo dei partiti. Il boicottaggio delle urne ha isolato il presidente che finora non ha commentato i magri risultati ottenuti.
Giordania
Sulle coste del Mar Morto si tiene oggi un vertice regionale alla presenza del presidente francese Macron. Si intitola “Baghdad 2” ed è il proseguimento del precedente vertice tenuto nella capitale irachena nell’agosto 2021. Al centro dell’incontro saranno le relazioni dell’Iraq con i paesi confinanti. Sarà un’occasione per un incontro diretto tra il ministro degli esteri saudita e quello iraniano, ma non sono state annunciate riunioni bilaterali a margine del vertice.
La sicurezza dell’incontro è curata dall’esercito che presidierà tutto il percorso dall’aeroporto di Amman fino al centro congressi “Re Hussein”, sul Mar Morto. Le precauzioni sono d’obbligo dopo l’uccisione di un capo della polizia nel sud del regno, durante i moti di protesta contro l’aumento dei prezzi dei carburanti.
Egitto
Il governo ha annunciato la formazione di una commissione per la determinazione di “prezzi equi” per circa 15 alimenti principali di largo consumo. È una forma camuffata per imporre aumenti dei prezzi sotto un pretesto tecnico. Il ministero dell’economia ha spiegato che la commissione avrà il compito di studiare i costi per la produzione e determinare di conseguenza un “valore” che non sarà obbligatorio, ma volontario. L’unico alimento che avrà un prezzo determinato e fissato a priori è il riso. È di fatto una liberalizzazione dei prezzi e cancellazione delle sovvenzioni statali agli alimenti di prima necessità. L’inflazione registrata a novembre è stata, su base annua, del 19,2%.
Notizie dal mondo
Sono passati nove mesi e 24 giorni di guerra russa in Ucraina.
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Approfondimenti:
Finestra sulle Rive Arabe N° 8: La litteratura tunisina parla arabo.
di Jolanda Guardihttps://www.anbamed.it/2022/12/18/finestra-sulle-rive-arabe-n-8-la-letteratura-tunisina-parla-arabo/
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