Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

24 gennaio 2023.

Rassegna anno IV/n. 023

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I titoli:

Palestina occupata: Minacce israeliane di sgombero del villaggio palestinese di Khan Ahmar.

Libano: Il giudice Bitar riavvia l’inchiesta sulla strage del porto, dopo uno stop di 15 mesi imposto dai ricorsi dei politici accusati.

Iraq: Il governo rimuove il governatore della Banca centrale in seguito al calo del dinaro.

Israele: Sono in corso le più grandi manovre militari congiunte con gli USA, che simuleranno attacchi nucleari sull’Iran.

Tunisia: 37 avvocati intentano una causa contro la ministra della giustizia per il mancato reintegro di giudici licenziati.

Marocco: Sono in preparazione le manovre congiunte con gli USA denominate “Leone africano 2023”.

Le notizie

Palestina occupata

Due deputati del Likud, il partito di destra di Netanyahu, hanno fatto visita alla zona diKhan Ahmar, il villaggio di beduini palestinesi ad est di Gerusalemme occupata. I deputati israeliani hanno sollecitato il governo a chiedere all’alta Corte di emettere una sentenza definitiva per la cacciata delle famiglie palestinesi dalle loro terre. La Corte suprema israeliana, che dal punto di vista delle leggi internazionali non avrebbe legislazione sui territori occupati, aveva già emesso nel 2018 una sentenza di sgombero per lasciare spazio al piano israeliano E-1, di urbanizzazione ebraica della cintura attorno alla città vecchia, che separerà definitivamente Gerusalemme dalla Cisgiordania e taglierà quest’ultima in due parti non collegate territorialmente. In passato, i governi israeliani, compreso quello precedente di Netanyahu, hanno chiesto il rinvio della sentenza finale, a causa delle pressioni di USA e UE. Nel villaggio di Khan Ahmar c’è la nota scuola dei copertoni che garantisce il diritto allo studio a 200 bambini palestinesi e finanziata da aiuti europei su un progetto di un’ong italiana. Gli abitanti hanno espresso la loro volontà di rimanere sul loro terreno e non lo abbandoneranno anche in caso di demolizione delle tende e delle case prefabbricate. Un gruppo di palestinesi e israeliani solidali hanno manifestato nel villaggio chiedendo agli ambasciatori dei paesi donatori di far sentire la loro voce per impedire una nuova Nakba, la cacciata dei palestinesi dalle loro case.

Libano

L’inchiesta sulla strage del porto riprende il suo corso dopo 15 mesi di blocco. Il giudice speciale, Bitar, ha annunciato che riprende il suo incarico ed ha emesso ordinanze per il rilascio di alcuni accusati e il rinnovo di avviso di comparizione ad altri. Il blocco dell’inchiesta è stato originato dal rifiuto dei politici a presentarsi per essere interrogati. La decisione del giudice è stata accolta da soddisfazione da parte dei familiari delle vittime, che nei giorni scorsi avevano messo in campo proteste davanti al palazzo di giustizia.

L’esplosione nel porto di Beirut, avvenuta il 4 agosto 2020, è stata originata dallo stoccaggio di migliaia di tonnellate di nitrato di ammonio, materiale usato in agricoltura, ma fortemente esplosivo. Politici, funzionari, responsabili della sicurezza e delle dogane sapevano della presenza di questo materiale e della sua pericolosità, ma nessuno ha mosso un dito. Sono morte 218 persone e oltre 6 mila rimaste ferite. Almeno 300 mila abitanti hanno perso le loro case, crollate o gravemente danneggiate nell’esplosione.  

Iraq

Il premier Al-Soudani ha dimissionato il governatore della Banca centrale, Mustafa Ghaleb, a causa della politica monetaria che ha portato al calo del cambio deldinaro nel mercato parallelo. La valuta irachena ha perso circa il 10% del suo valore in 2 mesi. Le turbolenze nel mercato dei cambi sono legate all’ultimo scandalo delle malversazioni nel fondo del fisco, che ha coinvolto due banche statali controllate dalla Banca centrale. Un altro motivo di oscillazioni valutarie incontrollate è il ricorso da parte dell’Iran a reperire dollari nel mercato nero iracheno, per sfuggire alle sanzioni statunitensi.  

Israele

Le forze armate israeliane e quelle USA stanno svolgendo le più grandi manovre militari congiunte tra i due paesi nell’est del Mediterraneo. Le manovre denominate Juniper Oak impiegheranno circa 7 mila soldati statunitensi e vedranno la partecipazione di bombardieri capaci di trasportare testate nucleari. La stampa israeliana scrive che queste esercitazioni sono un segnale chiaro, mandato a Teheran, sul livello di preparazione di Stati Uniti e Israele colpire obiettivi iraniani.

Tunisia

37 avvocati hanno avanzato una causa contro la ministra della giustizia, Leila Jaffal, per il mancato reintegro dei giudici licenziati dopo un loro sciopero. Il tribunale amministrativo al quale i giudici avevano fatto ricorso, ha ordinato la loro riammissione, ma la ministra ha ritenuto che la sentenza non è esecutiva e ha fatto ricorso ad un’istanza superiore. I giudici rimossi erano accusati di aver occultato indagini su diversi casi di terrorismo, come l’assassinio dei due dirigenti di sinistra, Beleid e Ibrahimi, e i casi di esportazione di jihadisti in Siria, Iraq e Libia.

Marocco

L’esercito ha comunicato che si sono svolti, nei giorni scorsi, gli incontri ad alto livello con i militari USA per l’organizzazione delle manovre note con il nome “Leone africano 2023”, che si terranno in territorio marocchino, con la partecipazione di atri eserciti dell’Africa sub sahariana. Lo svolgimento delle operazioni avverrà dal 12 maggio al 16 giugno e toccheranno anche zone al confine con l’Algeria e nel territorio saharawi, occupato dal Marocco. L’alleanza strategica tra Rabat e Washington mira a far fronte alla penetrazione russa nel continente africano e per riempire il vuoto creato dal ritiro delle truppe francesi dal Sahel. Rabat aspira ad attirare investimenti USA nel settore dell’industria bellica.  

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi di guerra russa in Ucraina.

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