Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

23 gennaio 2023.

Rassegna anno IV/n. 022

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I titoli:

Somalia: Guerra infinita tra esercito e jihadisti Shabab per il controllo della base militare di Galcad. Raid USA uccide 30 miliziani.

Israele: Netanyahu cede e licenzia il ministro estremista Deri, condannato per evasione fiscale.

Egitto: Rilasciati l’imprenditore Thabet e suo figlio. Erano stati arrestati due anni fa per aver rifiutato di cedere l’azienda.

Palestina Occupata: Colonizzazione selvaggia in Cisgiordania e minacce di demolizione del villaggio Khan Ahmar ad est di Gerusalemme.

Iran: Un appello di trenta detenute per la fine delle esecuzioni.

Algeria: Il presidente Tabboune rivela il ritrovamento di 36 miliardi di dollari in una casa privata. “Soldi rubati al popolo”.

Le notizie

Somalia

Il movimento terroristico Shabab ha compiuto ieri un’operazione nel centro della capitale Mogadiscio, attaccando con attentatori suicidi il municipio ed occupando l’edificio per diverse ore. Le forze di sicurezza con l‘intervento dell’esercito sono riuscite a liberare gli ostaggi e uccidere tutti gli assalitori. Negli scontri sono morti – secondo il comunicato governativo – 6 jihadisti e 5 civili. Su account social fiancheggiatori, gli Shabab hanno rivendicato l’operazione.

Il comando delle forze USA in Africa, Africom, ha emesso un comunicato sui bombardamenti compiuti a nord est della capitale somala, per fermare l’offensiva jihadista a Galcad. “Su richiesta del governo federale, le nostre forze sono intervenute con bombardamenti che hanno distrutto 3 veicoli e ucciso 30 miliziani”. La battaglia di Galcad dura da diversi giorni, dopo la sua conquista da parte dell’esercito federale la scorsa settimana. Nel contrattacco per la ripresa della base militare, il movimento qaedista ha impiegato 100 combattenti ed ha ucciso 7 soldati e un alto ufficiale. È stato respinto soltanto dopo l’intervento dell’aeronautica USA.

Israele

Il primo ministro Netanyahu ha ceduto ed ha rimosso dall’incarico il ministro condannato per evasione fiscale, Aryeh Deri. La Corte Suprema aveva giudicato inammissibile la sua nomina a causa della condanna subita, lo scorso anno, per una recidiva in reati fiscali. “Sono costretto con il cuore pesante e con profondo dolore – ha detto il primo ministro – a rimuoverti dall’incarico di ministro in questo governo”. Netanyahu ha descritto l’ex ministro come “un’ancora di esperienza, intelligenza e responsabilità“. 

Deri ieri si è presentato lo stesso alla riunione di governo ed ha dichiarato che non lascerà la maggioranza e continuerà a partecipare alle riunioni dei capi della coalizione: “Nessuna sentenza giudiziaria potrà impedirmi di rappresentare i 400 mila che hanno votato me e Shas”, il partito religioso di estrema destra.

Egitto

L’uomo d’affari egiziano e fondatore dell’azienda casearia Juhayna Food Industries, Safwan Thabet (75 anni), è stato rilasciato insieme al figlio Seif (40 anni) , dopo due anni di carcere senza accuse e senza processo. Prima del loro arresto, funzionari della sicurezza avevano fatto pressioni affinché Thabet cedesse la proprietà della sua azienda. Di fronte al suo rifiuto, il 2 dicembre 2020 cinquanta poliziotti dell’Agenzia per la sicurezza nazionale avevano fatto irruzione nell’abitazione di famiglia, al Cairo, portandolo via. Due mesi dopo era stato arrestato anche il figlio. Subito dopo l’arresto la stampa filogovernativa aveva avviato una campagna diffamatoria nei confronti di Thabet, sostenendo che coi proventi dell’azienda finanziasse segretamente la Fratellanza musulmana, che il governo ha classificato come organizzazione terroristica. Dal 2018 Thabet è sotto le mire del regime ed era stato inserito nella “lista dei terroristi”, senza che sia stato accusato di alcun reato: finché il suo nome non verrà rimosso, non potrà viaggiare fuori dell’Egitto e i suoi patrimoni resteranno bloccati.

Palestina Occupata

Offensiva dei coloni ebrei in diverse zone della Cisgiordania e Gerusalemme est. Con camper e case prefabbricate hanno occupato terreni agricoli palestinesi a Tulkarem, Nablus e Gerico. Queste incursioni si sommano agli ordini di demolizioni delle case palestinesi emessi dalle amministrazioni militari israeliane. Il ministro estremista Bin Gvir ha chiesto la demolizione dell’accampamento dei beduini palestinesi di Khan Ahmar, ad est di Gerusalemme, per lasciare posto alla colonizzazione ebraica in quella che viene definita nel piano urbanistico israeliano “la cintura di Gerusalemme”.

Iran

Trenta detenute politiche nel carcere di Evin, a Teheran, hanno scritto un appello, consegnato agli avvocati che lo hanno reso pubblico, per chiedere alle autorità di fermare le esecuzioni. Tra le firmatarie l’antropologa franco-iraniana, Fariba Adelkhah, l’ex deputata Faeza Hashimi, figlia dell’ex presidente Hashimi Rafsanjani. Davanti alle prigioni dove ci sono detenuti condannati a morte, molte famiglie hanno organizzato presidi con cartelli su scritto: “Non giustiziateli!”.

A Zahedan, dopo la grande mobilitazione di venerdì scorso, i pasdaran hanno svolto centinaia di arresti tra gli attivisti, alcuni di loro presi nelle loro case di notte.

Due attivisti detenuti sono in coma e non ricevono le cure necessarie. Secondo le organizzazioni per i diritti umani  con sedi all’estero, all’origine del malessere dei due uomini vi sono le torture subite. Tutt’e due erano stati condannati a morte.

Algeria

Il presidente Tabboune, durante l’incontro “Stato-Regioni”, ha affermato che la lotta alla corruzione deve andare avanti con determinazione. “In una casa privata di una nota famiglia, durante una perquisizione, sono state trovate somme inimmaginabili, in banconote, per l’equivalente di 36 miliardi di dollari. Erano soldi rubati al popolo”.

Dopo la caduta del regime di Boutefliqa, le operazioni anti corruzione hanno fruttato, nel 2022, 20 miliardi di dollari. La procura ha processato e condannato centinaia di ex-premier, ministri e alti funzionari dello Stato con l’accusa di corruzione. Secondo gli esperti, le somme sottratte alle casse dello Stato nel “ventennio della banda” (1999-2019) sono valutate in 200 miliardi di dollari. In una precedente intervista, Tabboune ha affermato che la maggior parte dei soldi rubati sono stati depositati in banche europee. Malgrado le richieste di estradizione di esponenti del vecchio regime, inseguiti da inchieste e processi, la collaborazione di questi paesi non c’è stata.  

Notizie dal mondo

Sono passati dieci mesi e 28 giorni di guerra russa in Ucraina.

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