Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

02 febbraio 2023.

Rassegna anno IV/n. 032

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I titoli:

Palestina Occupata: Caccia israeliani hanno bombardato nella notte la striscia di Gaza.

Siria: Ad Idlib 8 militari uccisi dall’artiglieria jihadista.

Yemen: Sequestrati 100 motori per droni diretti ai ribelli houthi.

Curdi: Consegnate alla commissione UE 3 milioni di firme a favore della causa curda.

Tunisia: Prolungato fino alla fine dell’anno lo stato d’emergenza.

Iran: Teheran accusa il Kurdistan iracheno per il contrabbando delle componenti di droni usati nell’attacco ad Isfahan.

Iraq-Turchia: Razzi contro la base turca istallata illegalmente nel nord dell’Iraq.

Sud Sudan: L’ONU mette in guardia dalla ripresa dei combattimenti nella regione dell’Alto Nilo.

Le notizie

Palestina Occupata

Caccia israeliani hanno bombardato la striscia di Gaza, poco dopo la mezzanotte. Sono stati colpiti il campo di Al-Burj e la parte sud del capoluogo, Gaza city. Non si conoscono gli effetti dell’aggressione.

Il governo Netanyahu ha chiesto all’Alta Corte israeliana di rinviare, fino a giugno, la sentenza definitiva sulla cacciata dei palestinesi abitanti del villaggio di Khan Ahmar, ad est di Gerusalemme occupata. Nei giorni scorsi, la zona è stata al centro di forti tensioni a causa della visita del ministro estremista Itamar Bin Gvir e delle sue minacce di demolizione con la forza militare delle case dei 200 abitanti, comprese la scuola e l’ambulatorio sanitario realizzati con finanziamenti europei. La presidenza palestinese ha annunciato un ricorso all’ONU contro la “politica di Apatheid israeliana che mira a sostituire la popolazione palestinese nella cintura urbana di Gerusalemme con quella ebraica, per completare l’annessione della città occupata”.      

Siria

Otto militari governativi sono rimasti uccisi durante un bombardamento del gruppo qaedista, protetto dalla Turchia, Tahrir Sham, su una base militare nella zona rurale a sud ovest di Idlib. Dalla fine di dicembre il gruppo jihadista ha intensificato i suoi attacchi, in seguito all’annunciato riavvicinamento tra Erdogan e Assad e all’incontro tra i due ministri della difesa siriano e turco a Mosca, il 28 dicembre. Lo scambio di bombardamenti con l’artiglieria ha causato dall’inizio di gennaio, 45morti dell’esercito e 18 jihadisti.

Yemen

Le forze governative hanno catturato un carico di armi diretto agli houthi. Tra il materiale sequestrato vi sono 100 motori per droni, di fabbricazione iraniana. Il carico era su un peschereccio proveniente dal golfo di Oman e diretto al Mar Rosso, tramite lo stretto di Bab Mandab.

Lo scorso 15 gennaio un’unità della marina militare francese aveva bloccato una nave carica di armi. Quando è stata ispezionata vi hanno scoperto 3000 mitragliatrice, mezzo milione di munizioni e 20 razzi telecomandati.

Curdi

Sono state presentate alla Commissione europea le 3 milioni di firme che sono state raccolte per la richiesta di rimuovere il nome del partito dei lavoratori del Kurdistan, PKK, dalla lista europea delle organizzazioni terroristiche. L’iniziativa è stata organizzata da “Justice for Kurds”, una campagna di sensibilizzazione a livello internazionale, lanciata nel novembre 2021. (Per appofondire, in lingua inglese).

Il prossimo 11 febbraio si terrà a Roma una manifestazione nazionale, indetta dalla Rete Kurdistan Italia, per chiedere la liberazione del leader curdo Apo Abdullah Ocalan, da 24 anni detenuto in isolamento nell’isola di Imrali, dopo il suo rapimento in Kenya, il 15 febbraio 1999, dai servizi segreti turchi con l’aiuto di quelli israeliani.

Tunisia

Il presidente tunisino Saied ha prolungato lo stato d’emergenza per tutto il 2023. Lo stato d’emergenza vige in Tunisia dal 2015 in seguito all’attacco terroristico dei jihadisti, che avevano attaccato il convoglio presidenziale dell’allora Beji Caid Essebsi. All’inizio di gennaio era stato rinnovato per un solo mese, ma i risultati deludenti dell’affluenza alle urne e la mobilitazione dell’opposizione che chiede le dimissioni di Saied e elezioni presidenziali anticipate, hanno convinto ad estendere i poteri speciali nelle mani del ministro dell’interno fino alla fine dell’anno.

Iran

Il governo di Teheran ha accusato i curdi in Iraq di aver fornito supporto logistico a coloro che hanno compiuto l’attacco con droni alle strutture industriali di Isfahan. L’agenzia stampa Nour News, vicina al Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, rivela che elementi del Kurdistan iracheno hanno collaborato con un servizio di intelligence straniero nell’esecuzione dell’attacco. Nel servizio esclusivo si sostiene che “I piccoli droni ed il materiale esplosivo sono stati contrabbandati dal Kurdistan iracheno e poi assemblate in un’officina in Iran”.

Iraq-Turchia

La base turca di Zlikhan, in territorio iracheno, è stata oggetto di un lancio di 8 razzi, la maggior parte dei quali è caduta fuori dal perimetro. Secondo fonti militari turche non ci sarebbero state vittime. Un ufficiale delle forze peshmerga curde ha affermato che due dei razzi sono caduti all’interno della base militare. Un gruppo che si autodefinisce “Brigata degli iracheni liberi” ha rivendicato l’attacco contro le truppe occupanti ed ha promesso che ne seguiranno altri fino al ritiro dei militari turchi dall’Iraq. La presenza turca a Baashiqa, a nord est di Mosul, è illegale dal punto di vista del diritto interazionale, perché non autorizzata dal governo di Baghdad.

Sud Sudan

La missione ONU per il Sud Sudan (UNMISS) ha espresso i timori di una nuova guerra nella regione dell’Alto Nilo, a causa delle mobilitazioni contrapposte tra le varie milizie (Leggi in inglese). L’organismo internazionale ha rivolto un appello ai leader nazionali e ai capi locali di evitare ogni escalation, che danneggerebbe la popolazione civile e impedirebbe l’arrivo degli aiuti umanitari. L’appello è stato diramato anche in occasione della visita di papa Francesco, che sarà a Juba venerdì prossimo.

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 9 giorni di guerra russa in Ucraina.

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Approfondimenti:

Finestra sulle Rive Arabe n°9

Articolo di Antonino D’Esposito

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