Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

16 febbraio 2023.

Rassegna anno IV/n. 046

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I titoli:

Turchia: Salvati 20 persone da sotto le macerie dopo nove giorni dal sisma. Raccolti 13 miliardi di dollari dalla solidarietà popolare interna.

Siria: La Mezzaluna rossa curda dona 100 autobotte di carburanti e 40 camion di aiuti alle zone colpite dal sisma nella regione nord occidentale.

Palestina Occupata: Approvata alla Knesset una legge per la pulizia etnica a Gerusalemme est e Cisgiordania occupate.

Migranti: Sette savi, 11 morti e 62 dispersi in un naufragio sulle coste libiche.

Tunisia: Arrestati i membri di una cellula dell’Isis a Biserta.

Egitto: Scoperta una finta tomba egizia a Bani Sueif. Falsi tombaroli per truffare turisti sprovveduti.

Israele: Smascherata da un’inchiesta giornalistica internazionale una società di “mercenari della disinformazione per via informatica”.

Yemen: L’ONU prolunga le sanzioni contro 12 dirigenti Houthi.

Afghanistan: I taliban hanno ucciso tra miliziani Isis in uno scontro a fuoco a Kabul.

Le notizie

Turchia

Sono state salvate da sotto le macerie 20 persone, tra i quali 8 bambini, dopo dieci giorni dal sisma. La gente li chiama i miracolati e recita versetti del corano. Lo sforzo maggiore dei soccorsi adesso però è rivolto a dare alloggio, cibo e riscaldamento ai sopravvissuti ed alla verifica delle strutture danneggiate ma non crollate. Le famiglie sfollate a causa del sisma contano un milione e mezzo di persone, su una popolazione delle 10 province colpite di 13 milioni di abitanti, compreso un milione e mezzo di profughi siriani che non hanno diritto ai soccorsi.

Il numero totale delle vittime ha superato i 40 mila morti e 150 mila feriti, ma le cifre sono in continuo aggiornamento con l’avanzare delle operazioni di rimozione dei detriti.

La solidarietà popolare interna ha dimostrato una sua efficacia straordinaria: le campagne per raccolta fondi hanno ottenuto contributi equivalenti a 13 miliardi di dollari, secondo l’ente governativo di coordinamento dei soccorsi AFAD.

Siria

L’ONU ha informato che sono stati ricevuti aiuti finanziari per la Siria per soltanto 15 milioni di dollari. Le discussioni sui rapporti con il regime degli Assad hanno avuto un effetto negativo sugli aiuti. La solidarietà interna è stata molto più efficace. La Mezzaluna curda ha fatto arrivare nella zona occidentale 100 autobotte di carburanti e 40 camion di aiuti raccolti nella campagna popolare nella regione nord orientale siriana. La campagna denominata “Siriani per la Siria” ha interessato tutte le province orientali e gli aiuti sono stati distribuiti, secondo accordi con le autorità governative e con le milizie, con la mediazione dell’ONU, nelle diverse zone colpite dal sisma senza distinzione.

Il numero totale delle vittime accertate del sisma in Siria sale ad oltre 6mila persone, ma il numero dei dispersi è molto più alto e non è di facile determinazione al momento.

Migliaia di siriani profughi in Turchia stanno tornando verso Idlib, per trovare una tenda, dopo che il governo di Ankara ha deciso di escluderli dagli aiuti. Molte famiglie che non hanno parenti in altre città turche si sono dirette con ogni mezzo possibile verso i valichi di frontiera aperti. Molti hanno percorso a piedi decine di chilometri per raggiungere la frontiera siriana. Nella zona turca colpita dal terremoto ci sono un milione e mezzo di profughi siriani.            

Palestina Occupata

Punizione collettiva della nuova coalizione israeliana dominata dall’estrema destra. Una palazzina di Al-Khalil, dove abitava la famiglia Jaabari, è stata demolita, prima con i bulldozer e poi con la dinamite, distruggendo anche le abitazioni dei vicini. Il figlio Mohammed Jaabari è stato ucciso dall’esercito, lo scorso ottobre 2021, con il pretesto di un tentativo di accoltellamento. I coloni della vicina Kiriat Arba hanno festeggiato l’avvenuta demolizione con il lancio di fuochi d’artificio. Una politica del terrore che non farà altro che afforzare la volontà di resistenza all’occupazione militare della terra palestinese.  

La Knesset ha approvato una legge per il ritiro della cittadinanza dagli israeliani di origine palestinese, condannati per azioni armate di matrice politica. Lo stesso trattamento subiranno gli abitanti di Gerusalemme est con il ritiro dei permessi di soggiorno e di conseguenza la loro cacciata della loro città natale, in un’operazione palese di “pulizia etnica” di stampo razzista.

Al Consiglio di Sicurezza dell’ONU sarà messa all’ordine del giorno una risoluzione, presentata dagli Emirati Arabi Uniti, per la condanna della colonizzazione israeliana nei territori palestinesi occupati. Sarà il banco di prova per Washington, Londra e Parigi sulla serietà delle loro intenzioni politiche quando parlano di soluzione dei “due Stati per due popoli”.

Migranti

L’OIM ha informato che almeno 73 migranti sono dispersi e si crede siano già morti nel naufragio di un gommone, sul quale erano partiti giorni prima da Qasr Akhiar, località a 80 km ad est della capitale libica Tripoli. Sulla costa sono stati trovati 7 migranti che si sono salvati in condizioni drammatiche, nuotando per un giorno e una notte, a quanto hanno raccontato. Adesso si trovano in ospedale dove sono stati visitati dal personale internazionale dell’OIM. 11 corpi sono stati trascinati dalle onde sulla costa e le ricerche della Guardia Costiera libica non hanno portato finora a nessun risultato.    

Tunisia

Il Ministero dell’Interno ha affermato che le forze di sicurezza hanno arrestato a Biserta un gruppo Jihadista affilato a Daiesh (senza specificare il numero degli arrestati e le loro identità). L’arresto si intuisce che era stato compiuto prima del 29 gennaio (data del secondo turno delle elezioni politiche), perché la cellula -dice il ministero – stava preparando attacchi ai seggi e contro gli agenti di polizia che garantivano la sicurezza della città durante il voto. 

Crisi economico finanziaria del paese, disoccupazione in crescita e inflazione a due cifre, in aggiunta all’aumento della repressione per la crisi politica e le tensioni sociali, in seguito alle misure autoritarie del presidente della Repubblica, Qais Saied e l’arresto di imprenditori, politici, giudici, sindacalisti, giornalisti e attivisti della società civile, sono il brodo di coltura delle fughe terroristiche, esattamente come è successo in Egitto, in particolar modo in Sinai. 

Egitto

La polizia, in seguito a segnalazioni di alcuni cittadini, ha scoperto a Bani Sueif, a sud del Cairo, uno scavo che simula una tomba egizia, con dentro una serie di sculture, cimeli, lingotti d’oro e disegni murali e rotoli di papiri. Tutto falso, purtroppo. Dopo le indagini scientifiche affidate ad esperti del dipartimento di archeologia è stato svelato che tutto il materiale è stato fabbricato al massimo un anno fa. Sul posto non è stato trovato nessuno durante l’irruzione della polizia, ma gli investigatori sono sulle tracce di un gruppo di trafficanti di opere archeologiche. La simulazione della tomba scavata nella montagna serviva per attrare gli sprovveduti turisti e convincerli della bontà del materiale. Tra le mercanzie anche finti lingotti d’oro.

Israele

Il gruppo di giornalismo investigativo “Forbidden Stories” ha svelato il ruolo di una società di spionaggio israeliana, denominata in codice “Team Jorge”, dallo pseudonimo usato dall’ex ufficiale dei servizi segreti di Tel Aviv, Tal Hanan. La società è specializzata in vendere disinformazione e manipolazione elettorale da diffondere tramite le principali piattaforme social con la creazione di falsi profili. L’inchiesta si basa soprattutto su un’operazione in incognito fatta da tre giornalisti (uno di Radio France, uno del giornale israeliano Haaretz e uno del sito TheMaker) che si sarebbero presentati negli uffici di Tal Hanan fingendo di essere potenziali clienti. Tal Hanan avrebbe quindi presentato ai finti clienti i servizi della sua azienda, vantandosi di aver interferito in «33 campagne elettorali di livello presidenziale, due terzi dei quali in Africa», e di essere riuscito ad «avere successo» in 27 di queste. QUI l’articolo di The Guardian, in Inglese.

Yemen

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha rinnovato per altri 9 mesi le sanzioni contro 12 esponenti yemeniti, in prevalenza dirigenti del movimento Houthi che controlla, dal 2014, la capitale Sanaa. La riunione è stata tenuta a porte chiuse, per far fronte alla fase delicata del negoziato per il rinnovo della tregua, che era stata approvata lo scorso anno, ma non più rinnovata dagli Houthi dal 2 Ottobre 2022.

Afghanistan

Il ministero dell’interno del governo taliban ha informato di aver ucciso 3 jihadisti di Daiesh e arrestato altri, durante un’irruzione in un appartamento nel quartiere orientale della capitale Kabul. Tra il gruppo vi sono i responsabili degli attacchi avvenuti contro le ambasciate di Russia e del Pakistan e contro l’albergo frequentato da imprenditori e diplomatici cinesi. Abitanti del quartiere hanno affermato di aver assistito ad una sparatoria durata diverse ore tra le forze taliban e gli assediati, prima della resa di questi ultimi per esaurimento munizioni.   

Notizie dal mondo

Sono passati undici mesi e 22 giorni di guerra russa in Ucraina.

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