Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

14 marzo 2023.

Rassegna anno IV/n. 072

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI

Per ascoltare l’audio:   

Sostenete Anbamed. Le donazioni del mese di febbraio sono state 280 € (- 620€ rispetto al mese di gennaio).

Tutte le indicazioni per sostenerci si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

I titoli:

Iran: Altri casi di avvelenamenti nelle scuole femminili.

Iraq: 20 jihadisti uccisi in un’operazione dell’esercito al confine con la Siria.

Siria: Razzi e sparatorie contro il campo petrolifero e la base militare USA di El-Omar.

Palestina Occupata: Decine di migliaia di insegnanti in piazza a Ramallah per rivendicare il pagamento degli arretrati.

Tunisia: Prima seduta del “parlamento dimezzato” eletto lo scorso dicembre.

Siria/Turchia: Si riuniranno a Mosca i vice ministri degli esteri di Turchia e Siria per programmare l’incontro Edogan-Assad.

Marocco: Attacco della corona contro il partito islamista all’opposizione.

Afghanistan: Affiorano le contraddizioni all’interno dei taliban. Il ministro dell’interno Haqqani respinge le direttive del capo Akhunzadeh.

Le notizie

Iran

Tornano di nuovo gli avvelenamenti nelle scuole femminili. L’ultimo episodio è avvenuto ieri a Baneh, nel nord ovest curdo. Sui social sono state postate immagini e video di giovani ragazze svenute, gruppi d genitori che chiedevano informazioni e ambulanze che portavano via in ospedale alcuni casi. Nei giorni scorsi, il ministero dell’interno aveva annunciato l’arresto di circa 100 persone, sospettate per la diffusione del materiale che veniva definito “nauseante ma non letale”.

L’agenzia statale iraniana IRNA ha pubblicato un comunicato del procuratore generale su un’amnistia che riguarda 22 mila arrestati durante le manifestazioni di protesta, seguite all’assassinio di Mahsa Amini in un commissariato di polizia nel settembre dell’anno scorso. Anche nel febbraio scorso era stata annunciata un’amnistia, condizionata al pentimento, ma solo poche persone sono state rilasciate. In questa comunicazione non viene specificato a quali condizioni saranno rilasciate le persone ingiustamente arrestate.

Iraq

L’esercito iracheno ha annunciato un’operazione svolta nei giorni scorsi nella provincia di Al-Anbar, ad ovest della capitale Baghdad. 22 jihadisti di Daiesh sono stati uccisi, tra i quali due capi che avevano diretto il movimento a Fallouja. L’operazione si è svolta in due fasi: prima una spedizione aerea, che ha trasportato le forze speciali a sud di Al-Qaim, vicino al confine con la Siria, e poi l’attacco ai covi dei terroristi. Alcuni dei jihadisti si sono fatti esplodere, una volta resisi conto di essere accerchiati e non vi erano vie di fuga. Il portavoce dell’esercito non ha fornito informazioni sulle perdite tra le truppe governative.

Siria

Il Comando Usa in Siria ha affermato che la sua base militare nel campo petrolifero di El-Omar, nella provincia di Deir Azzour, è stata oggetto di un lancio di razzi, senza causare danni o vittime. Non è stata individuata la base di lancio dei razzi. Gli autori dell’attacco potrebbero essere le milizie iraniane presenti nel territorio in appoggio alle forze governative. L’Osservatorio siriano ha scritto che miliziani daiescisti, su moto di grossa cilindrata, hanno attaccato con colpi di mitra il giacimento petrolifero di l-Omar ed hanno ingaggiato una sparatoria con i guardiani del campo e poi si sono dileguati. Le truppe USA e i combattenti curdi hanno condotto ronde di guardia nella zona, ma non hanno trovato nessuna traccia degli attaccanti.

Palestina Occupata

Migliaia di insegnanti hanno manifestato, ieri a Ramallah, per rivendicare il pagamento degli arretrati e il diritto all’organizzazione sindacale riconosciuta. Da diversi mesi gli insegnanti erano scesi in agitazione e dall’inizio di febbraio sono in sciopero; il sistema scolastico è rimasto paralizzato. Molti insegnanti hanno radunato gli studenti nelle proprie case per impartire le lezioni e non far perdere l’anno scolastico. L’autorità nazionale ha sottovalutato l’importanza della mobilitazione e non ha aperto nessun tavolo di negoziato. Di fronte alla riuscita della mobilitazione, il ministro dell’istruzione ha incontrato i manifestanti in piazza ed ha incoraggiato loro a proseguire la difesa dei loro diritti. Il premier Shtie invece ha chiesto, in una dichiarazione alla tv governativa, il ritorno degli insegnanti alle loro scuole, “per non far perdere il futuro alle nuove generazioni”. Discorsi populisti contraddittori che rivelano la grande confusione nella quale vive l’amministrazione autonoma palestinese, a corto di finanziamenti internazionali e delle tasse, sequestrate da Israele grazie alle condizioni capestri accettate negli accordi di Oslo. Il coordinamento delle agitazioni ha dichiarato di proseguire lo sciopero.

Tunisia

Ieri si è tenuta la prima seduta del Parlamento eletto lo scorso dicembre e gennaio, con la nuova Costituzione e legge elettorale. Un parlamento che avrà meno poteri rispetto al precedente, sciolto dal presidente Saied nel luglio 2021. La seduta si è tenuta a porte chiuse, senza la presenza dei giornalisti, tranne quelli della radioTV di Stato e l’agenzia stampa governativa. È stato eletto presidente del legislativo, Ibrahim Bou Derbala, ex presidente dell’ordine degli avvocati. L’opposizione ha annunciato che non riconosce questo parlamento e si batterà per nuove elezioni politiche e presidenziali. La legge elettorale ha estromesso i partiti e i candidati erano persone singole senza loghi di partito, col sistema maggioritario a due turni. Al voto hanno partecipato soltanto l’11% degli aventi diritto.

Siria/Turchia

A Mosca si terrà mercoledì 15 e giovedì 16 marzo una riunione a livello dei vice ministri degli esteri di Russia, Siria, Turchia e Iran. La riunione verterà sui passi futuri per la ripresa delle normali relazioni diplomatiche tra Ankara e Damasco e il previsto incontro a Mosca di Erdogan e Assad. Il neo sultano vorrebbe che il vertice si tenga entro la metà di maggio, per utilizzarlo nella campagna elettorale, ma il dittatore di Damasco ha condizionato l’incontro al ritiro delle truppe turche dal territorio siriano.

Marocco

La corte reale marocchina ha emesso un duro comunicato contro quello che ha definito “interferenze oltre i limiti del partito islamista ‘Sviluppo e Giustizia’ nelle prerogative della corono in merito alle relazioni tra il regno e Israele”. Il partito marocchino all’opposizione aveva criticato aspramente le dichiarazioni del ministro degli esteri, Nasser Bureita, a favore di Israele in ambito africano e internazionale. Rabat aveva barattato, con l’amministrazione Trump, il riconoscimento di Washington della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale in cambio delle relazioni diplomatiche con Israele.   

Afghanistan

All’interno del movimento taliban cominciano ad affiorare contraddizioni non di poco conto. Il braccio di ferro è tra la guida del movimento Akhunzadeh, autoesiliato a Qandahar, e il ministro dell’interno Haqqani. Per ben due volte il primo ha tentato di destituire il capo dell’intelligence, Abdelhaq Watheeq e nominare al delicato incarico un suo fedele, ma il ministro dell’Interno si è opposto. Haqqani ha anche tentato di creare un consiglio shura di governo, per neutralizzare le decisioni del capo del movimento, soprattutto quelle che stanno creando difficoltà alla popolazione come la chiusura delle scuole femminili e il divieto alle donne di lavorare. Haqqani è riuscito finora a ottenere il sostegno del ministro della difesa, Mohammed Yaqub, figlio del fondatore mollah Omar.

Notizie dal mondo Sono passati un anno e 18 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il conflitto non accenna ad avviarsi verso una soluzione negoziale.

Annunci

Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti palestinesi di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano fino al 22 marzo 2023. (Qui il sito)

A partire da oggi 14 marzo saranno organizzate, in molte città italiane, le proiezioni del documentario libico “’Aber Sabeel – Solo di passaggio”, sui campi di detenzione migranti realizzato dall’associazione “Al-Marsad/Observatory on Gender In Crisis”. Oggi si comincia da Messina. (Leggi la scheda sul film) Qui il programma di tutte le iniziative italiane.

Il 15 3 16 marzo all’Università IULM-Milano si terrà il convegno internazionale su: grammatica e il lessico della lingua araba

Il 21 marzo è il Nawruz dei popoli della Mesopotamia. In modo particolare, per il popolo curdo è anche un giorno di lotta e speranza. Ecco il calendario delle iniziative per festeggiare con un impegno preciso di solidarietà QUI.

Dal 18 al 26 marzo 2023 a Milano (in presenza) e in tutta Italia (online) si svolgerà il 32° Festival del cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina (FESCAAAL) Tutte le info. Le trovate a questo link.

8 marzo: Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

Sostenete Anbamed

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sul conto corrente di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltator

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

1 commento

  1. […] Per ascoltare l’audio:   clicca qui […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *