Il 21 marzo 2023 esce il Numero Uno di Antirəzinə.

Dopo due anni torna la fanzine antirazzista. Dal 20 al 26 marzo organizziamo le prime presentazioni nelle librerie Feltrinelli con lɜ autorɜ, artistɜ e poetɜ che hanno contribuito al Numero Uno: Reportage, per riflettere insieme su cosa succede oggi e sulle pratiche antirazziste, a partire dall’esperienza di chi vive il razzismo e si impegna come persona o realtà collettiva nel suo contrasto.
Dove e quando?
MILANO, Feltrinelli Duomo – 20 marzo alle 18.30

Con Jada Bai, redazione Antirəzinə, Selam Tesfai per il Comitato per non dimenticare Abba, Ladan Tofighi, Associazione UPRE Roma e #cambieRAI Milano.

ROMA, Feltrinelli via Appia – 21 marzo alle 18.00 – in collaborazione con l’Associazione QuestaèRoma 

A cura di Associazione QuestaèRoma, con l’avvocata Fernanda Solorzano, il sost. comm. Zucconi Mazzini e il Movimento Migranti Napoli.

VERONA, Feltrinelli via Quattro Spade – 22 marzo alle 18.30 – in collaborazione con Oso Melero Edizioni 

A cura di  Oso Melero Edizioni, con Mackda Ghebremariam Tesfaù e Youssef Moukrim per Coordinamento Antirazzista Italiano, l’antropologo César Escalona e Michael Kolade per l’associazione Afroveronesi.


Inoltre in collaborazione con CISS organizziamo a PALERMO presso la Feltrinelli via Cavour il26 marzo alle 11.00 un un Laboratorio di lettura per bambine e bambini 
Dove leggere Antirəzinə?
Antirəzinə verrà distribuita gratuitamente nelle librerie laFeltrinelli d’Italia, e dal 21 marzo potrai trovarla online sul sito dell’associazione.

Clicca qui per scoprire la libreria Feltrinelli più vicino a te in cui ritirare Antirəzinə e tutte le altre info!
Cosa troverai in questo numero di Antirəzinə?
Antirəzinə Numero Uno: Reportage vuole essere un archivio di memoria antirazzista e intreccio di fili tematici e di relazioni tra soggetti, attraverso riflessione, arte, storia. Alla vigilia del naufragio di Crotone come ennesima strage annunciata, le sue pagine fanno attraversare alcuni episodi di violenza razzista avvenuti negli ultimi anni e raccontano esperienze di auto-organizzazione dal basso come quella del Coordinamento Antirazzista Italiano (CAI) o del Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli, quella della Campagna Cambierai a Milano attraverso il suo questionario sulla profilazione razziale, accompagnate da strumenti che inquadrano la legislazione in materia di antidiscriminazioni come la cassetta degli attrezzi della giurista Ndack Mbaye.  Il rimosso coloniale viene esplorato tra le vie di Roma e la sua odonomastica dal Collettivo Tezeta, disvelato nelle sue tracce di vita nel racconto di S. e re-immaginato in nuove geografie spazio-linguistico-temporali nella la poesia di not your negropolitan. Il significato e le emozioni di essere in diaspora – da un altrove all’Italia, da un’Italia a un altrove – si snodano nella poesia di Rahma Nur e nella drammaturgia di Wafa El Antari.  Transizione, corpi dissidenti e ribellione alla norma eteropatriarcale ci fanno viaggiare tra Spagna, Latinoamerica e Caraibi con il racconto tradotto di iki del collettivo Ayllù di Barcellona e con il tuffo nel Carnevale di Cesar Escalona. Bianchezza, nerezza, dialogo, oppressione, privilegio, intersezionalità e linguaggio sono declinati in tanti modi quanti i contributi che toccano questi temi: dalle definizioni poetiche del filosofo nigeriano Bayo Akomolafe all’assaggio del monologo del comico John Modupe, dal fumetto di Sparviera alla poesia di Anthony ‘Boogie’ Chima.  La memoria del razzismo e la sua percezione dalla prospettiva di bambina è esplorata da Diara Doukoure nel suo Diario, da Wissal Houbabi nel suo testo poetico, e da Andreína Colón Savino e Gustavo García nel loro intervento sulla necessità di una trasformazione nella pedagogia antirazzista.  E il tema della memoria nella lotta per i diritti è indagato da Jamila Rashidi attraverso il film della regista Mai Masri, mentre il Laboratorio Ebraico Antirazzista valorizza una definizione di antisemitismo nata in risposta a quella adottata da molti stati, che è strumento per contrastarlo tutelando lo spazio critica alle politiche del governo israeliano.  E ancora di memoria con la m maiuscola o minuscola e razzismo parla il racconto con i contributi dell’Unione delle Comunità Romanes e di Paolo Cagna-Ninchi sulla prima pietra d’inciampo deposta per una persona deportata di origini Rom in Italia, Romano Held, quest’anno a Trieste. Un gioco dell’oca impossibile tra frontiere e razzismo istituzionale è narrato nella tavola del fumetto di Renald Hysi ed Elena Rapa e altri ‘dadi’ vengono lanciati dalla protagonista del secondo episodio della serie afro futurista di Gustavo García.  Tra le illustrazioni, artisti dal Sud America come Nadia Romero e Kos Doz, dall’Iran con Ladan Tofighi, e, tra le fotografie, gli artisti diasporiciitalo-marocchinɜ Iman Salem e Karim El Maktafi.  Infine il contributo di Razzismo Brutta Storia presenta riflessioni e auguri per la comunità Antirəzinə anche a partire da alcuni spunti per riflettere sulle difficoltà nel costruire reti antirazziste durature.  Questo è ancora Antirəzinə: una borsa di trappole e perle, una rete di pagine per stare e lottare insieme.
La fanzine è stampata e distribuita gratuitamente grazie al contributo del Bando per la XIX Settimana contro il razzismo (20-26 marzo 2023) del’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR.

Vorresti rileggere il Numero Zero? Lo trovi cliccando qui!

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