Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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09 maggio 2023

Rassegna anno IV/n. 128 (1015)

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I titoli:

Palestina Occupata: Bombardamento israeliano su Gaza. Uccisi 12 persone e decine di feriti.

Sudan: Nessun passo in avanti nelle trattative di Gedda.

Migranti: 14 corpi senza vita raccolti in mare dalla guardia costiera tunisina.

Siria: Caccia giordani bombardano la casa di un trafficante di droga siriano. Stage dei suoi familiari.

Somalia: Sventato un attentato nei pressi del palazzo presidenziale.

Libia: Iniziato il processo civile all’uomo numero due del regime dittatoriale.

Iran: Un’altra nota attrice accusata di infrangere la legge sull’hijab obbligatorio.

Le notizie:

Palestina Occupata

40 caccia israeliani hanno compiuto un raid su Gaza nelle prime ore di stamattina martedì. 12 morti e decine di feriti. L’obiettivo dell’attacco sono le case di tre dirigenti dell’organizzazione Jihad Islamica. Una pioggia di bombe e missili che hanno reso la notte della striscia un inferno. Tutte le case colpite sono state rase al suolo. Secondo gli esperti militari, Israele ha usato le vacuum bomb (la bomba termobarica) che crea una mancanza di ossigeno, alta temperatura e vuoto spinto per il consumo dell’ossigeno dell’aria circostante. È un’arma vietata in zone residenziale, ma Tel Aviv non si cura delle violazioni delle leggi internazionali, perché ha saldo nelle mani il ricatto dell’accusa di antisemitismo e la benevolenza degli alleati occidentali.

Sudan

I combattimenti a Khartoum infuriano malgrado le trattative di Gedda tra due delegazioni dell’esercito e della milizia di pronto intervento. Secondo fonti diplomatiche saudite “Le trattative non hanno avuto progressi e le due parti non mostrano la volontà di raggiungere un accordo neanche sul livello tecnico”. L’esercito chiede il ritiro delle milizie dalle città e le milizie chiedono il blocco dei sorvoli aerei dell’aeronautica su Khartoum. I belligeranti avevano dichiarato prima dell’inizio delle trattative indirette che si sarebbe discusso soltanto di una tregua umanitaria limitata nello spazio e nel tempo. Il diplomatico saudita ha aggiunto che “ciascuna delle parti crede di avere la forza di vincere militarmente la battaglia”.

Un segnale grave arriva dalla decisione di MinniMinnawi, governatore del Darfur e leader del Movimento di Liberazione del Sudan di lasciare Khartoum e tornare nella sua provincia alla testa dei suoi armati. Ha dichiarato la sua neutralità nella guerra tra i due generali. “Ho firmato gli accordi di pace (di Juba il 3 ottobre 2020) e non ho nessuna intenzione di fare la loro guerra”. Le prime avvisaglie nel Darfur non sono rassicuranti, per il carattere etnico dello scontro nella martoriata provincia.

Migranti

14 corpi senza vita sono stati raccolti in mare ieri lunedì dalla protezione civile tunisina. Sono tutti migranti di origine subsahariana. Di nessuno si conosce l’identità e per mancanza di posti negli obitori saranno sepolti nei “cimiteri dei numeri”, con una targa che reca una data e il numero del campione di capelli, per una futura analisi del DNA.

La Guardia costiera tunisina ha respinto, nella notte tra sabato e domenica, 20 barche riportando in spiaggia 805 migranti.

Siria

L’aeronautica giordana ha computo un bombardamento sul sud della Siria per “stroncare il traffico di droga”. Secondo fonti locali, il raid ha avuto come obiettivo la casa di Mar’yi Ramthan, uno dei trafficanti più attivi nel villaggio di Shiaab, lungo la frontiera tra Siria e Giordania, nella provincia di Sueidaa. Sono stati uccisi 8 persone: il trafficante e tutta la famiglia: moglie e 6 figli. Un crimine che non sarà mai punito. Sono stati uccisi sette innocenti, la moglie e i sei figli. Il ministro degli esteri giordano aveva annunciato nei giorni scorsi che sarà bombardato il sud della Siria per mettere fine al traffico di droga sulla frontiera nord. Negli anni passati l’esercito giordano aveva bloccato centinaia di tentativi di contrabbando di grandi quantità di pasticche di droga chimica. Nella casa bombardata secondo fonti siriane vi sarebbe stata una fabbrichetta di captagon.

Somalia

Le forze di sicurezza somale hanno sventato un attentato terroristico nei pressi del palazzo presidenziale. È stata sgominata una cellula del movimento Shabab con armi e cinture esplosive. Nel covo sono stati reperite due cartine con il piano di attacco che prevedeva l’esplosione di due uomini suicidi in mezzo alla folla di visitatori dei giardini pubblici adiacenti il palazzo governativo e poi l’entrata in funzione di un secondo gruppo di assalitori con mitragliatrici e bombe a mano.

Libia

Si è aperto ieri a Tripoli il processo contro Abdalla Sanussi, il capo dei servizi di sicurezza del regime dittatoriale, in arresto dal 2012. È stato il responsabile della strage del carcere di Beni Selim, nel 1996, e della dura repressione della rivolta del 2011. Il processo militare che aveva sancito la condanna a morte è stato annullato ed è stato ripreso quello penale civile. L’udienza è stata tenuta a porte chiuse con la partecipazione soltanto dell’accusa e della difesa. Un gruppo di parenti è rimasto all’esterno. Sanussi è malato e ha ottenuto in passato diversi permessi di uscita per passare in famiglia i periodi delle festività.     

Iran

La procura di Teheran ha citato in giudizio l’attrice Baan Kossari, rea di aver partecipato ad un evento artistico pubblico senza hijab e di aver postato le foto sui social. Lo pubblica l’agenzia Tansim portavoce delle “Guardie Rivoluzionarie”. Kossari, 37 anni, è nota per una sua frase del settembre scorso quando ha risposto ai giornalisti della stampa governativa sulla sua posizione nei confronti della rivolta: “Se opporsi alle uccisioni lo considerate “disordine”, io sono una fautrice del disordine”.  

Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 14 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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