Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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08 maggio 2023

Rassegna anno IV/n. 127 (1014)

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I titoli:

Sudan: Proseguono le trattative a Gedda e non cessano i combattimenti a Khartoum. 20 morti ieri a Kordofan, nel Darfur.

Siria-Lega araba: Damasco riammessa nella Lega Araba.

Palestina Occupata: Demolita dall’esercito di occupazione una scuola palestinese ad est di Betlemme.

Turchia: Una tegola sulla campagna elettorale di Erdogan. Un suo ex consigliere rivela una tangente di un miliardo di dollari.

Iraq: Annunciata una condanna a morte per l’assassino dell’esperto di terrorismo Al-Hashimi.

Iran: Proclamato lo sciopero degli insegnati per chiedere la liberazione dei colleghi arrestati.

Spose bambine: Nella regione MENA il 6% delle spose bambine sul numero totale mondiale.

Le notizie:

Sudan

Le trattative di Gedda proseguono ed i combattimenti a Khartoum anche. I due generali golpisti ribadiscono che non hanno nessuna intenzione di mettere fine ai combattimenti fino alla sconfitta dell’avversario. Le trattative servirebbero, nelle loro intenzioni, soltanto a garantire i corridoi umanitari per l’evacuazione degli stranieri e dei civili sudanesi intrappolati nei campi di battaglia e per far arrivare gli aiuti internazionali.

L’iniziativa saudita non ha prefissato obiettivi al negoziato indiretto, ma ha lasciato spazio libero agli antagonisti sudanesi di definire argomenti e proposte. Come potenza regionale, Riad teme la penetrazione degli Emirati che architettano la costruzione di un mega porto in Sudan concorrente a quello di Gedda.

La situazione sul terreno è drammatica. Gli attivisti denunciano sui social le malefatte dei militari e delle milizie. Avvengono – dicono – assalti quotidiani contro le abitazioni e contro i negozi. Sono state pubblicate i video di irruzioni di uomini armati nelle banche per svaligiarle.

Secondo il comitato dei medici, tutti gli ospedali della capitale sono fuori servizio per mancanza di materiali e di medicine. Un medico ha raccontato ad Anbamed, via web, che usano come disinfettante delle ferite acqua e sale e che sono costretti ad operare senza anestesia.

In Darfur, la guerra tra i generali golpisti si sta trasformando in conflitto civile interetnico. A Kordofan, sono rimasti uccisi 20 persone negli scontri tribali. Il proseguimento della crisi rischia di portare il paese allo smembramento in tanti staterelli, in perenni guerre tra di loro e interne, come avvenne per il Sud Sudan.

Siria-Lega araba

Il consiglio dei ministri degli esteri della Lega Araba, convocato ieri al Cairo, ha deciso la riammissione della Siria. Damasco era stata estromessa nel 2011, in seguito alla repressione sanguinaria delle rivolte popolari pacifiche di quell’anno. La decisione è la conclusione naturale delle azioni diplomatiche dei paesi del Golfo e soprattutto l’Arabia Saudita, dopo il riavvicinamento tra Riad e Teheran. Washington non è contenta perché questo passo rende maggiormente esplicita la violazione statunitense dell’invasione del territorio siriano con truppe e basi militari, per l’occupazione dei giacimenti petroliferi.

L’opposizione siriana è stata scaricata da quegli stessi paesi che l’avevano indotta a diventare un movimento armato. La rivolta popolare democratica e pacifica è stata tradita dalla diffusione del jihadismo per mano delle stesse monarchie del Golfo e dall’invasione turca. L’intervento militare di russi, iraniani e le milizie di Hezbollah a fianco del regime ha segnato la vittoria militare della dittatura. Che adesso incassa anche una vittoria diplomatica.

Palestina Occupata

L’esercito di occupazione israeliano ha demolito una scuola palestinese ad est di Betlemme. Il pretesto è la mancanza di autorizzazione militare, che normalmente non vengono mai concesse. La scuola garantiva il diritto allo studio a 60 bambini fino alla quarta elementare e in sua mancanza devono far decine di km per raggiungere la più vicina scuola. Obiettivo dei coloni che hanno presentato la denuncia contro la scuola è quello di costringere le famiglie palestinesi a lasciare il territorio, in modo di permettere l’allargamento delle colonie. La scuola è stata costruita con il sostegno economico dell’Unione Europea.

A Gerusalemme est occupata, il tentativo dei movimenti colonizzatori di estrema destra di far demolire il villaggio di Khan Ahmar è fallito. Il governo Netanyahu dopo pressione internazionali è stato indotto a marzo a rinviare l’ordine di demolizione. Adesso è arrivata la sentenza della corte suprema che non autorizza la demolizione. La spada di Damocle sulla testa dei 200 abitanti non è stata del tutto scongiurata, perché i coloni e il governo di Tel Aviv hanno diverse escamotage per agire contro il diritto degli abitanti originari, i palestinesi, per favorire i soprusi degli invasori colonizzatori.  

Turchia

Un ex collaboratore del presidente Erdogan ha svelato in un video uno scandalo di corruzione per un miliardo di dollari. Ali Yeşildağ ha sostenuto che l’allora primo ministro e attuale presidente ha manovrato, dietro le quinte, nell’assegnazione dell’appalto, nel 2007, per la costruzione dell’aeroporto di Antalya, ne sud della Turchia, intascando una commissione di un miliardo di dollari. Il video ha avuto una diffusione fortissima che ha indotto il ministero delle comunicazioni ad oscurarne la visione all’interno della Turchia.

Una tegola sulla campagna elettorale di Erdogan. Lo sfidante, favorito nei sondaggi, Kemal Kilisdaroglu, ha affermato, in un comizio davanti a centinaia di migliaia di partecipanti, che il suo governo istituirà una commissione d’inchiesta su questa vicenda. 

Iraq

Un comunicato del Consiglio superiore della magistratura ha informato dell’avvenuta condanna a morte per l’assassino dell’esperto di terrorismo Hashem Al-Hashimi. “Il tribunale di Rasafa (Baghdad) ha emesso la condanna alla pena capitale contro l’ex poliziotto, Ahmed Kanani, reo confesso”, scrive il CSM. Al-Hashimi è stato assassinato, il 6 luglio 2020, davanti a casa sua da un commando di 2 elementi su una moto di grossa cilindrata. Aveva appena fatto ritorno dallo studio televisivo dove stava partecipando ad un’intervista in diretta. In quell’intervista l’esperto ha accusato le milizie filo iraniane di compiere gli attentati contro gli attivisti del movimento Hirak iracheno, che nel 2019 ha scosso il paese con le sue manifestazioni pacifiche chiedendo lavoro e fine della corruzione.

Iran

Il comitato di coordinamento dei sindacati degli insegnanti ha convocato per domani martedì 9 luglio, in tutto il territorio iraniano, una giornata di mobilitazione davanti alle sedi dei provveditorati. Nella capitale Teheran, la protesta sarà effettuata davanti al Parlamento. Gli insegnanti chiedono il rilascio dei loro colleghi arrestati in relazione alle manifestazioni di protesta dello scorso autunno in seguito all’assassinio di Zina Mahsa Amini nel commissariato di polizia.

I sindacati chiedono anche una maggiore attenzione del governo al fenomeno degli avvelenamenti nelle scuole femminili ed accusano le autorità di superficialità e disinteresse nell’affrontare il pericolo che potrebbe costringere molte ragazze ad abbandonare i banchi di scuola.

Spose bambine

Un rapporto dell’Unicef sul fenomeno mondiale delle spose bambine rileva che nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa) il numero delle ragazze date in spose in età inferiore ai 18 anni rappresenta il 6% del totale mondiale. La popolazione della regione invece è dell’1,43% di quella globale. (Puoi scaricare il rapporto da qui).

Il rapporto analizza i dati di circa 100 paesi e sostiene che, ogni anno, 12 milioni di ragazze minorenni vengono costrette al matrimonio, strappandole ai banchi di scuola. Nel mondo ci sono 640 milioni di donne che hanno subito questo furto di futuro. Le zone più colpite sono l’Asia Meridionale (principalmente l’India) e l’Africa Sub sahariana.

Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e 13 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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