Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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06 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 156 (1043)

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 I Titoli:

Sudan: Esercito avanza nella capitale e le milizie conquistano una base in Darfur.

Kurdistan Iraq: Un missile turco ha ucciso due combattenti curdi nel nord este dell’Iraq.

Egitto-Israele: Rivelato il nome del poliziotto egiziano che ha ucciso tre soldati israeliani nel Sinai. Il corpo consegnato al Cairo.

Palestina occupata: Morto il bambino Tamimi, di due anni, ucciso dalle pallottole dei soldati israeliani.

Marocco: Manifestazione sindacale a Casablanca contro il carovita.

Libano: Il 14 giugno la seduta del parlamento per l’elezione del capo dello Stato. Non c’è ancora un accordo su un nome superpartes.

Siria: L’opposizione chiede la ripresa delle trattative dirette a Ginevra con il governo Assad.

Le notizie:

Sudan

L’esercito sudanese sta avanzando nella capitale, mentre le milizie hanno conquistato una base militare in Darfur. A Khartoum è una guerriglia urbana che mette in pericolo la vita dei civili e causa distruzioni e crolli alle abitazioni. L’esercito ha comunicato di aver preso il controllo sulla arteria principale di Khartoum e sta rastrellando le traverse adiacenti. Secondo attivisti della società civile, reparti delle milizie di pronto intervento si sono arresi all’esercito dopo un duro assedio subito nelle loro postazioni. Altri invece si sono barricati in strutture pubbliche per evitare di essere bombardati dall’aeronautica.

La situazione critica è nel Darfur, dove lo scontro tra esercito e milizie sta assumendo il carattere di un conflitto inter-etnico.

Un comunicato delle forze politiche sudanesi condanna “il conflitto tra i due generali e chiama al rispetto della popolazione civile e delle strutture pubbliche, in particolare gli ospedali”.

Kurdistan Iraq

Un altro attacco turco con droni nel Kurdistan Iracheno. Nel distretto di Mawa, a 110 km a nord di Sulaimanyyia, un missile lanciato da un drone ha colpito un mezzo con a bordo tre combattenti del PKK. Due sono stati uccisi ed il terzo è rimasto ferito. Lo riferisce l’unità delle forze di sicurezza del governo autonomo curdo. Né il governo autonomo di Erbil, né quello federale di Baghdad hanno condannato la violazione turca del territorio iracheno. Lo scorso martedì, un attacco simile è avvenuto nella zona di Sinjar, nella regione nord occidentale dell’Iraq.

Egitto-Israele

Le relazioni di Tel Aviv e Il Cairo entrano in una fase di gelo, malgrado le dichiarazioni di prammatica sul proseguimento della collaborazione tra i due governi nell’inchiesta sull’incidente di confine finito con l’uccisione di tre soldati israeliani e un poliziotto egiziano. L’esercito egiziano continua a mantenere il silenzio con il pretesto delle indagini in corso, ma tiene ferma l’ipotesi poco convincente di “inseguimento dei contrabbandieri finito male”. Il governo Netanyahu parla impropriamente di azione terroristica e dipinge il poliziotto egiziano come estremista fondamentalista sulla base del ritrovamento nelle sue tasche di un piccolo libretto del Corano. Un’islamofobia che è l’altra faccia dell’antisemitismo.

Dopo le prime riluttanze, l’esercito israeliano ha consegnato il corpo del poliziotto a quello del Cairo. Si tratta – secondo la stampa di Tel Aviv – di Mhammed Salah Ibrahim di 23 anni, residente nel quartiere di Ain Shams, nella parte est della capitale. Dal suo profilo social si evince che non aveva interessi politici e amava viaggiare, curare i cavalli e praticare la pittura. In alcuni post ha espresso la sua solidarietà ai palestinesi di Gaza durante i bombardamenti israeliani. Prima di arruolarsi per il servizio militare obbligatorio, lavorava in una piccola fabbrica di strutture in alluminio.

Paradossalmente, molti siti nazionalistici arabi e palestinesi sposano la tesi israeliana ed inneggiano “all’azione eroica che ha rivendicato il sangue dei bambini di Gaza”.

Palestina occupata

È morto in ospedale il bambino Mohammed Haitham Tamimi, di due anni d’età, colpito dalle pallottole dei soldati israeliani la scorsa settimana, mentre era in braccio del padre nel villaggio di Nabi Saleh, a nord ovest di Ramallah.

Continua nel frattempo l’occupazione delle terre palestinesi in Cisgiordania ed in particolare nella valle del Giordano. Le incursioni dei coloni nelle città e villaggi palestinesi avvengono sotto la protezione dell’esercito e mirano a costringere la popolazione alla fuga. Il villaggio di Al.Mughayyir è stato invaso ieri dai coloni e quando i giovani hanno iniziato a lanciare contro di loro pietre per allontanarli, i soldati sono intervenuti sparando pallottole. Due palestinesi sono rimasti feriti e 22 arrestati. L’accesso ai terreni agricoli del villaggio è stato da anni ostruito con una superstrada dedicata solamente al collegamento tra gli insediamenti ebraici. Il governo israeliano intende confiscare i terreni per annetterli alle colonie, in quanto terrei incolti.  

Marocco

Migliaia di manifestanti hanno svolto un presidio a Casablanca contro il caro vita e contro la mancanza di misure governative di sostegno agli strati poveri della popolazione. La manifestazione è stata indetta dalla Confederazione democratica dei lavoratori, ma il ministero dell’Interno ha vietato il corteo. L’azione sindacale si è limitata al presidio e si è conclusa senza incidenti con la polizia. L’inflazione in Marocco ha toccato il 10,1% su base annua, ma i prezzi degli alimentari hanno registrato un aumento del 16,3%. Un sindacalista dal palco ha detto: “Questo governo è latitante, non ha bloccato gli aumenti dei prezzi con maggiori controlli e non ha applicato le misure di sostegno sociale alle famiglie povere, accordate un anno fa nelle trattative con i sindacati”.   

Libano

Il presidente de parlamento Nabih Berri ha convocato una seduta plenaria per il 14 giugno. L’accordo tra le forze politiche di ispirazione cristiana sul nome di Jihad Azour come candidato unico alla presidenza della Repubblica ha rafforzato le possibilità di raggiungere il quorum dei due terzi. Azour è stato un ministro delle finanze ed è attualmente il direttore della sezione M.O. del FMI. Il precedente candidato, Mouawwad, ha annunciato il suo ritiro.

La carica di capo dello Stato è vacante dalla conclusione del mandato di Aoun, lo scorso ottobre 2022. Per 11 sedute, i deputati non sono riusciti a trovare un accordo su un nome condiviso, a causa delle interferenze esterne (veto USA su Hezbollah e influenza saudita) e per lo scontro confessionale tra le forze politiche libanesi.

Hezbollah e Amal, i due partiti di ispirazione sciita, non hanno ancora espresso una loro posizione, ma hanno annunciato che continueranno a votare per Soliman Frangie. In caso di mancato raggiungimento del quorum nella prima votazione, i deputati dell’opposizione sciita si ritireranno facendo mancare il numero legale. Una forma di ostruzionismo per impedire l’elezione di un candidato considerato non superpartes.    

Siria

La commissione dell’opposizione siriana per il negoziato ha pubblicato un comunicato nel quale chiede la ripresa delle trattative dirette, a Ginevra, con il governo di Damasco, “sulla base delle risoluzioni dell’ONU”.

Le trattative si erano interrotte nel 2018, in seguito alla richiesta dell’opposizione di escludere Bashar Assad dal futuro della Siria, mentre la delegazione governativa ha sostenuto che “il ruolo del presidente non era in discussione”. L’ONU ha proseguito un altro percorso sulla nuova costituzione, ma anche quello era finito contro un muro di gomma.

La fine dell’isolamento diplomatico del regime siriano, il ritorno di Damasco nella Lega araba dopo 12 anni di espulsione, la ripresa delle relazioni diplomatiche con molti paesi arabi, come Emirati e Arabia Saudita, e le trattative tra Damasco e Ankara con la mediazione russa hanno indebolito il ruolo negoziale dell’opposizione siriana. A questo si aggiunge la debolezza dei negoziatori che non rappresentano più una forza presente sul territorio. Le milizie che dominano nel nord ovest del paese, non soggetto al controllo di Damasco, sono quelle jihadiste che non riconoscono i negoziatori come loro rappresentanti.

Notizie dal mondo Sono passati 15 mesi e 12 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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