Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi:

07 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 157 (1044)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI

Sostieni Anbamed

Le donazioni nel mese di maggio sono state di 230 € (-   80 € rispetto al mese di aprile; un ulteriore calo per il secondo mese consecutivo). Serve una scossa.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link). Puoi contribuire usando PayPal.

 I Titoli:

Migranti: 20 dispersi al largo delle coste algerine. Morti profughi siriani di Kobane.

Sudan: Nessuna tregua e nessuna trattativa. I 30 mila abitanti dell’isola di Tuti assediata dalle milizie sono in pericolo di vita.

Iran: Le guardie rivoluzionarie hanno sperimentato il lancio di un nuovo missile balistico ipersonico con una gittata di 1400 km.

USA-Arabia Saudita: Blinken alla corte di Bin Salman per raddrizzare le relazioni incrinate tra Washington e Riad.

Egitto-Israele: Una telefonata tra Netanyahu e Al-Sissi per smussare la tensione nata dopo l’incidente di confine al valico di El-Oga.

Palestina occupata: Anche gli olivi mettono in pericolo la sicurezza dello Stato di Israele. 50 sradicati a Hizma, a nord di Gerusalemme.

Libia: Accordo annunciato per le elezioni politiche e presidenziali. Le milizie lo respingono. Il premier Dbaiba oggi a Roma.

Le notizie:

Migranti

Una barca partita dalle coste algerine verso quelle spagnole si è inabissata ieri nel Mediterraneo. A bordo vi erano 22 migranti, tra i quali 18 siriani provenienti tutti da Kobane. La barca è salpata dal porto della cittadina di Larhat, nella provincia di Tipaza. La guardia costiera algerina ha recuperato i corpi di 7 vittime, tra le quali una donna e un bambino. Tutti gli altri sono dispersi. Nessuno dei migranti si è salvato. Lo scorso 2 maggio un naufragio simile ha interessato una barca con a bordo profughi siriani originari di Kobane. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il trafficante di esseri umani che organizza questi viaggi della morte è un uomo siriano di Idlib ed opera soprattutto nelle zone curde. Il viaggio comincia con il trasferimento in Turchia e poi in aereo fino ad Algeri. La parte illegale comincia lì con il trasferimento nei barconi della morte per raggiungere le coste spagnole.

Sudan

Incessanti scontri con l’artiglieria pesante a Kahrtoum. Attivisti hanno confermato ad Anbamed, via web, che le esplosioni hanno fatto tremare le mura delle case. Colonne di fumo si sono sprigionate da diverse postazioni della città, dove probabilmente erano depositate quantità di carburante.

10 studenti del Congo sono rimasti uccisi a Omdorman, durante il bombardamento di un collegio universitario.

L’isola di Tuti, in mezzo alle acque del Nilo, è assediata dalle forze di pronto intervento, che vietano alla popolazione ogni passaggio, sia in barche sia attraverso l’unico ponte che la collega alla città. L’assedio mette in pericolo la vita dei 30 mila abitanti che stanno esaurendo le scorte alimentari.

Il portavoce del generale Burhan ha affermato che il ministro degli esteri saudita ha telefonato al generale, per sollecitare la ripresa delle trattative di Gedda. La condizione posta dall’esercito è l’applicazione delle misure concordate in precedenza e cioè l’evacuazione degli ospedali e delle sedi governative da parte delle milizie, prima della ripresa di qualsiasi incontro.

Iran

Le guardie rivoluzionarie iraniane hanno sperimentato il lancio di un missile ipersonico alla presenza del presidente Raissi. L’agenzia stampa Irna ha scritto che il missile è stato costruito interamente dai tecnici del centro per l’industria aerospaziale e funziona con carburante solido e la sua gittata raggiunge 1400 km.  

USA-Arabia Saudita

Il segretario di Stato di Washington, Blinken, è in visita in Arabia Saudita, per raddrizzare le relazioni tra i due paesi incrinate negli ultimi anni. La sua visita arriva una settimana dopo quella del consigliere per la sicurezza nazionale, Sullivan. Blinken parteciperà ad un incontro con i ministri degli esteri del Consiglio di cooperazione del Golfo e co-presiederà una riunione dell’alleanza contro l’Isis. Le preoccupazioni di Washington sulla politica del nuovo corso saudita riguardano tre dossier: Iran, Cina e Israele. Riad ha aperto a forti relazioni economiche con la Cina, ha ripreso le relazioni con Teheran, accrescendo la stabilità nella regione e si rifiuta di intraprendere rapporti diplomatici con Tel Aviv prima della creazione di uno Stato palestinese. Tutte sono prese di posizioni che vanno diametralmente opposte alle politiche USA in Medio Oriente.  

Egitto-Israele

Per superare la crisi latente tra Tel Aviv e Il Cairo, in seguito all’incidente di confine al valico di El-Oga, Netanyahu e Al-Sissi si sono sentiti telefonicamente. Impegno delle due parti a collaborare insieme nell’inchiesta per chiarire l’accaduto, che aveva portato all’uccisione di tre soldati israeliani e un poliziotto egiziano. I comunicati ufficiali però non collimano uno con l’altro. Il portavoce del premier israeliano ha ribadito che “saranno evitate altre azioni terroristiche”, mentre quello egiziano parla di “coordinare le azioni di sicurezza per ridurre le operazioni di contrabbando”. Come fossero andate le cose, questa vicenda svela un buco nel sistema di sicurezza israeliano. che ha mostrato incapacità e ritardi nel far fronte ad una minaccia grave. Se fosse vera la tesi dell’attacco intenzionale e pianificato, ci sarebbe da rivedere tutta la politica israeliana volta a dominare la regione con l’occupazione militare dei territori arabi e con l’umiliazione delle aspettative palestinesi nel realizzare uno Sato indipendente.   

Palestina occupata

Continuano in Cisgiordania le operazioni di rastrellamento dell’esercito israeliano, anche in assenza di azioni da parte palestinese. Obiettivo di queste operazioni è quello di mettere in mostra il soverchiante dominio delle forze di occupazione e la confisca di nuovi terreni a favore dei coloni ebrei. A Beit Ummar e Nabi Saleh, due villaggi vicino a Ramallah, i soldati israeliani hanno sparato contro i giovani che contrastavano la loro avanzata con il lancio di pietre. A Hizma, a nord est di Gerusalemme, l’esercito ha sradicato 50 olivi di proprietà di un contadino palestinese e distrutto il raccolto in un altro terreno adiacente. I due proprietari non hanno mai ricevuto preavvisi per le devastazioni subite e sospettano che i loro terreni saranno confiscati a favore delle colonie ebraiche che pullulano nel circondario di Gerusalemme.

Libia

I due capi del parlamento, Aqila Saleh ed El-Meshri, sono a Rabat per annunciare l’accordo raggiunto dal comitato misto 6+6, formato da parlamentari della Camera dei Rappresentanti e del Consiglio di Stato. La bozza di accordo prevede, secondo indiscrezioni abbastanza certe, regole che permetteranno al generale Haftar ed a Seif Islam Gheddafi di candidarsi. Il nodo che questo esito dovrà affrontare è la nomina di un nuovo governo che il premier in carica, Dbaiba, ed i suoi sostenitori non accettano.

Il premier Dbaiba oggi sarà a Roma e nei suoi incontri con il governo Meloni si discuterà anche di questo aspetto.

A Tripoli, un gruppo di capi miliziani della forza Rada (Deterrenza) ha incontrato il rappresentante ONU Bathily ed ha espresso a lui il rifiuto di qualsiasi altro governo transitorio e di tutti gli accordi decisi dal comitato 6+6.

Nei due giorni passati, Dbaiba ha emesso una serie di ordinanze che hanno il sapore della campagna elettorale: ha formato una nuova forza militare “per assorbire tutti i civili armati tra i rivoluzionari del 17 febbraio” ed ha istituito una forza di polizia denominata Dipartimento nazionale delle forze di sostegno, con il compito di “sostenere il ministero dell’interno a difendere le istituzioni nate dalla rivoluzione del 17 febbraio”.

Si attende per oggi la conferenza stampa in Marocco di Saleh e Meshri per l’ufficializzazione dell’accordo politico.

Notizie dal mondo Sono passati 15 mesi e 12 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Bombardata la diga di Novaya Kakhovka. Accuse reciproche tra Mosca e Kiev. Zelensky chiede una riunione del Consiglio di Sicurezza.

Sostenete Anbamed

Novità: potete pagare le vostre donazioni anche tramite PayPal

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

1 commento

  1. […] Per ascoltare l’audio di oggi: clicca qui […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *