Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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13 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 163 (1050)

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 I Titoli:

Siria-USA: Un elicottero USA precipitato in Siria. 22 soldati feriti, tra i quali alcuni molto gravi.

Sudan: Mentre si infiamma la battaglia a Khartoum, l’IGAD propone un piano di mediazione che prevede una faccia a faccia tra i due generali golpisti.

Turchia 1: La Svezia cede al ricatto del neo sultano e approva l’estradizione verso la Turchia di un oppositore curdo.

Turchia 2: La Nuova governatrice della Banca centrale capovolge la politica finanziaria di Erdogan. I tassi volano al 25% dalle attuali 8,5%.

Siria 1: Canada e Olanda denunciano il governo siriano al Tribunale Internazionale di Giustizia per crimini di guerra contro la popolazione.

Siria 2: Anche l’Arabia Saudita chiede ai paesi occidentali del riprendersi i propri cittadini tra i familiari di miliziani Isis ammassati nei campi di raccolta in Siria.

Libia: L’ONU denuncia migliaia di arresti tra i migranti. Il governo Dbaiba esegue gli ordini di Roma.

Israele: Netanyahu in tribunale accusato di corruzione. Per salvare il suo governo annuncia 4000 nuove abitazioni nelle colonie in Cisgiordania.

Le notizie:

Siria-USA

Ventidue soldati USA sono rimasti feriti durante la caduta di un elicottero che era in volo di ricognizione in Siria. La maggior parte sono stati trasferiti in Iraq per le cure ma alcuni di loro sono in gravi condizioni e sono stati trasportati in strutture mediche fuori dal Medio Oriente, secondo un comunicato del Centcom. Il comando statunitense non chiarisce i motivi della caduta del velivolo, probabilmente per non inasprire il clima di sfida sul territorio siriano con Iran, Siria e Russia.  

Sudan

Sono incessanti i combattimenti con le armi pesanti, artiglieria e carri armati, in mezzo ai quartieri residenziali della capitale Khartoum. Attivisti sudanesi ci hanno confermato che stamattina i caccia dell’esercito hanno bombardato le postazioni delle milizie nella zona industriale a sud della capitale. Voli di ricognizione hanno interessato tutt’e tre i centri che costituiscono lo spazio metropolitano di Khartoum.

Dopo il contenzioso del governo e dell’esercito sudanesi con l’ONU, il ruolo politico del Palazzo di vetro è stato ridotto praticamente a zero e rimangono in piedi soltanto i tentativi, finora inutili, di Riad e Washington da una parte e dell’UA e l’IGAD, dall’altra. Durante il vertice di ieri dell’IGAD a Gibuti è stato annunciato un piano di mediazione che vede la formazione di una delegazione che si recherà a Khartoum, per in contrare il generale Burhan e tentare di organizzare entro due settimane un incontro tra i due generali golpisti, Burhan e Hamidati, da tenersi probabilmente a Gibuti. Il vicepresidente del Consiglio sovrano sudanese, Akar, che ha partecipato al vertice, ha annunciato anche che la delegazione africana tenterà di rimettere in piedi il dialogo politico tra i partiti, per coinvolgere la società civile nel trovare la soluzione che porti la pace al popolo sudanese.

Turchia 1

La Svezia per la prima volta consente all’estradizione di un oppositore politico curdo verso Ankara, accusato dai servizi segreti turchi di essere un militante del PKK. Il ricatto di Erdogan con il blocco dell’ingresso della Svezia nella Nato ha funzionato e il governo di Stoccolma ha ceduto alle richieste del neo-sultano. La procura svedese non ha fornito il nome della persona oggetto dell’espulsione, ma soltanto riferito che si tratti di un uomo dell’età di 35 anni e viene presentato come una persona accusata dalla procura turca per traffico di droga. Un espediente per far apparire il cedimento come una vicenda giudiziaria e non una decisione politica. Domani, mercoledì, si incontreranno a Bruxelles due delegazioni dei due paesi, alla presenza di funzionari Nato, per discutere dell’assenso turco all’ingresso della Svezia nell’alleanza atlantica.

Turchia 2

La Banca centrale turca ha deciso di innalzare i tassi di interessi al 25% dalle attuali 8,5% imposte da Erdogan con un tentativo maldestro di difendere la lira, ma che in realtà ha portato alla sua svalutazione ed a un’inflazione che ha toccato l’82%. La lira turca, malgrado gli annunci continua a crollare nei mercati, raggiungendo la quotazione di 23,77 con una perdita del 1,3% rispetto al giorno precedente. Dall’inizio dell’anno, la lira ha perso il 25% del suo valore. La scorsa settimana, Erdogan ha nominato Hafize Gaye Arkan, prima donna a coprire l’incarico d governatrice della Banca centrale. Arkan è nota per la sua posizione a favore dell’aumento dei tassi di interessi; quindi, Erdogan si è rimangiato tutta la retorica fallace della fase precedente alle elezioni che insisteva sul contenimento dei tassi di interessi a livelli bassi.  

Siria 1

Canada e Olanda hanno presentato denunce al Tribunale Internazionale di Giustizia di L’Aja contro il governo siriano, “per crimini di guerra contro la popolazione civile”. I due paesi avevano presentato al Consiglio di sicurezza dell’ONU, nel 2020, una mozione per deferire Damasco davanti alla Corte Penale Internazionale, ma il veto russo aveva impedito la risoluzione.

Secondo la Rete siriana per i Diritti Umani, sono 14,537 le persone morte sotto tortura durante la detenzione, nelle carceri del regime e in quelle delle formazioni jihadiste, nel periodo dal marzo 2011 al marzo 2021.

Siria 2

La questione dei familiari dei miliziani Daiesh stranieri in Siria è stata oggetto di discussione al vertice antiterrorismo in Arabia saudita. Il ministro degli esteri di Riad, Bin Farhan, ha ribadito che “è necessario che i paesi occidentali riprendano indietro i loro cittadini, per evitare la rinascita dell’Isis”. Le Forze democratiche siriane a guida curda hanno dichiarato più volte di non essere in grado a gestire la vicenda, per i numeri ingenti di persone coinvolte e per le ripercussioni sociali e di sicurezza sulle nuove generazioni di bambini, diventati adulti nei campi di raccolta, e che sono facile preda all’arruolamento nell’organizzazione terroristica. Secondo stime approssimative nei diversi campi nel nord est della Siria, la zona autonoma sotto il controllo dei curdi, vivono in condizioni misere circa 60 mila persone. Sono soprattutto donne e loro figli nati da matrimoni con miliziani dell’Isis. L’80% di loro non sono siriani, ma i paesi di origine nicchiano e non ammettono il loro ritorno. In alcuni casi i governi occidentali hanno ritirato la cittadinanza, per impedire i loro ricorsi ai tribunali, come per il caso di Shamima Begum, meglio nota con l’appellativo “sposa dell’Isis”, che lasciò il Regno Unito all’età di 15 anni per raggiungere la Siria. In quel periodo l’Isis aveva lanciato sul web la campagna per il “Jihadismo sessuale”, che aveva attratto molte ragazze musulmane di seconda generazione (leggi l’articolo di Farid Adly su ArabMedia Report).    

Libia

I signori ordinano e i servi obbediscono. Subito dopo il suo ritorno a Tripoli, il premier libico Dbaiba ha messo in atto le richieste del governo italiano in materia di migrazioni, per ottenere l’appoggio politico di Roma. La missione ONU in Libia segnala l’aggravarsi delle condizioni di vita dei migranti nelle zone sotto il governo di unità nazionale. In un comunicato pubblicato sul proprio sito e diffuso sui social si legge: UNSMIL esprime preoccupazione per gli arresti arbitrari di massa di migranti e richiedenti asilo. Le autorità libiche hanno arrestato migliaia di uomini, donne e bambini prelevati dalle strade e dalle loro case o in seguito a raid nei campi e nei magazzini di trafficanti di esseri umani”.

Israele

Mentre continuano incessanti le manifestazioni di massa, ogni sabato sera, contro la riforma della giustizia voluta dal governo, il capo dell’opposizione ed ex premier, Lapid, ha testimoniato ieri davanti al tribunale per il processo che vede imputato il premier Netanyahu accusato di corruzione. L’oggetto della testimonianza riguarda le sue conoscenze di fatti avvenuti quando Lapid era ministro delle finanze di un governo diretto dallo stesso Netanyahu. La losca vicenda riguarda regali per centinaia di migliaia di dollari ricevuti dal premier da alcuni imprenditori. Regali in cambio di una legge che avrebbe fatto loro risparmiare milioni di dollari di tasse. Il disegno di legge proposto allora da Netanyahu era stato bloccato da Lapid.

Per mantenere in piedi il suo governo sorretto dalla destra estrema, Netanyahu intende approvare la costruzione di altre 4 mila unità abitative nelle colonie della Cisgiordania. Il progetto coloniale israeliano mina la pace e cancella ogni possibilità materiale per la creazione di uno Stato palestinese a fianco di Israele. Con il piano denominato “E1”, il governo di Tel Aviv intende confiscare le terre palestinesi a est di Gerusalemme e costruire nuove colonie, per spezzare ogni collegamento territoriale tra nord e sud della Cisgiordania.

Notizie dal mondo: Sono passati 15 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Dal primo luglio, la Russia installerà in Bielorussia testate nucleare tattiche. Kiev sostiene di aver liberato 4 piccole città in Dontsek. La Nato compie in Germania le più grandi manovre militari aeree con la partecipazione di 150 caccia e oltre 10 mila uomini. ICAN informa che i paesi nucleari hanno speso nel 2022 150 mila euro al minuto per la manutenzione delle testate nucleari possedute.

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