Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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18 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 168 (1055)

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 I Titoli:

Sudan: 17 civili uccisi in un bombardamento dell’esercito su un quartiere residenziale a sud della capitale.

Migranti: L’ONU chiede un’inchiesta internazionale indipendente sulla condotta della Guardia costiera greca. Manifestazioni in tutto il mondo contro la disumanità.

Siria/Isis: Daiesh alza la testa. Ucciso un poliziotto dell’autonomia curda a Deir Azzour.

Arabia saudita-Iran: Visita del ministro degli esteri saudita a Teheran. “Collaboreremo per la stabilità, la prosperità e la pace nella regione”.

Tunisia: La procura vieta alle emittenti radio televisive di seguire i processi politici. Un altro giro di vite contro la libertà di stampa.

Iraq: Nella provincia di Anbar un lago si è prosciugato. Migliaia di contadini e pescatori sono senza lavoro.

Marocco: Accordo per manodopera marocchina in Israele.

Le notizie:

Sudan

Un bombardamento aereo dell’esercito su un quartiere a sud di Khartoum ha causato la morte di 17 civili, tra i quali 5 bambini, e la distruzione di una ventina di case. Nella zona erano nascosti in mezzo alle abitazioni i miliziani del pronto intervento. È il primo episodio di quello che aveva minacciato, due giorni fa, il vice comandante dell’esercito generale Yasser Al-Ata. Questi aveva postato un video (QUI, in arabo) nel quale invitava la popolazione ad allontanarsi dalle case occupate dai miliziani. “La mediazione tra di noi e i ribelli sarà svolta dalle pallottole. Li staneremo nelle case e negli ospedali che hanno occupato”.

Il fallimento delle trattative e mediazioni ha portato all’escalation militare nella capitale e nella provincia di Darfur, dove le milizie sono accusate di massacri, stupri e distruzioni per costringere la popolazione alla fuga.

Migranti

Assassini. È l’unico termine con il quale si potrebbe bollare gli ufficiali della guardia costiera greca che avevano tentato di trascinare il peschereccio fuori dalle acque SAR di loro competenza, causando il naufragio, e subito dopo abbandonare la zona lasciando affondare il peschereccio, senza lanciare l’allarme. Le operazioni di soccorso infatti sono avvenute tre ore e mezzo dopo. Grazie alle inchieste dei giornalisti greci e dei deputati dell’opposizione democratica, le bugie del governo di Atene sono state smascherate. L’ACNUR chiede una inchiesta internazionale indipendente sul caso. Silenzio colpevole anche dalle autorità egiziane e libiche, da dov’è partito il peschereccio.

In molte città del mondo si stanno organizzando manifestazioni di protesta contro le criminali condotte delle autorità europee in materia di immigrazione. Tutti gli appuntamenti italiani per manifestare contro la disumanità nel Mediterraneo: QUI.

Siria/Isis

Daiesh sta alzando la testa nel nord est della Siria sotto il controllo dell’autonomia e delle forze curde. Un agente della polizia dell’autonomia è stato trovato morto in un villaggio rurale di Deir Azzour, con un proiettile in testa. Vicino al suo corpo è stato trovato un volantino con il simbolo di Daiesh. È il 77esimo attacco del falso califfato, dall’inizio dell’anno, nelle zone amministrate dai curdi. In questi attacchi sono morti 55 persone, sia civili sia combattenti curdi.

Arabia saudita-Iran

Il ministro degli esteri saudita, Faisal Ben Farhan, ha svolto ieri una visita a Teheran, la prima dalla rottura delle relazioni diplomatiche sette anni fa. Il ministro iraniano, Hossein Amir Abdullahian, e quello saudita hanno svolto una conferenza stampa congiunta alla conclusione dei colloqui ufficiali ed hanno annunciato la prossima riapertura dell’ambasciata saudita a Teheran. Amir Abdullahian ha annunciato che saranno formate commissioni miste per rafforzare i rapporti economici, culturali e di sicurezza per tutta la regione medio-orientale. “Collaboreremo per la stabilità, la prosperità e la pace nella regione”, ha ribadito Ben Farhan. Il riavvicinamento tra Riad e Teheran ha scombinato il piano israelo-statunitense per la regione mediorientale, che mirava ad una frattura in seno al mondo musulmano tra sunniti e sciiti. L’operazione diplomatica è stata condotta egregiamente da Pechino, dove lo scorso 10 marzo è stato siglato tra i due paesi il primo accordo per il ristabilimento dei rapporti.

Tunisia

La procura ha negato la presenza delle emittenti radio televisive nei processi per gli accusati di “minaccia alla sicurezza dello Stato” arrestati lo scorso febbraio. Gli arrestati sono uomini politici di opposizione, imprenditori, avvocati e giornalisti. Nessuno di loro ha mai compiuto azioni terroristiche, come li definisce il presidente Saied, ma hanno svolto semplicemente il loro lavoro. La misura restrittiva della libertà di stampa è un ulteriore passo nel processo voluto da Saied dal 25 luglio 2021, quando aveva dichiarato le procedure di emergenza, sospendendo il parlamento e mandando a casa il governo. Per l’opposizione si è trattato di un vero e proprio colpo di Stato.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i diritti umani, un ente svizzero non governativo (QUI), ha rivolto un appello alle autorità tunisine di rilasciare il dirigente di Ennahda, Sohbi Atiq, in sciopero della fame da oltre un mese e che versa in gravi condizioni di salute.  

Iraq

Nella regione di Anbar, ad ovest di Baghdad, il lago di Rahbanyie sta sparendo. Decine di villaggi si stanno svuotando, perché la popolazione non ha più possibilità di svolgere le precedenti attività economiche. Agricoltura, pesca e turismo sono praticamente annullate dalla siccità, che ha trasformato il lago in rigagnoli d’acqua stagnante. Immagini desolanti di barche all’asciutto, pesci morti sulla sabbia del letto del lago e locali pubblici per bagnanti lontani un centinaio di metri dall’acqua.

Le amministrazioni locali sono impotenti e il governo centrale non ha fatto nulla per anni contro il furto di acqua compiuto dai paesi limitrofi (Turchia e Iran), che avevano costruito negli ultimi decenni dighe sugli affluenti dei due fiumi Tigre e Eufrate. Recentemente, il ministro dell’irrigazione iracheno ha lanciato un appello all’ONU per sostenerlo nelle trattative con Ankara e Teheran per riottenere le proprie quote idriche, secondo le norme internazionali. Ma sarà difficile che trovi orecchi ad ascoltarlo.

Marocco

Durante la visita del ministro dell’Interno israeliano a Rabat sono stati firmati accordi per la concessione di visti per lavoro a cittadini marocchini in Israele, particolarmente nel settore sanità e edilizia. Saranno facilitate le concessioni di visti turistici e incrementati i voli aerei. Quella del ministro dell’interno è la terza visita di un esponente israeliano in Marocco nel mese di giugno. Prima di lui era arrivato il consigliere per i servizi di sicurezza di Tel Aviv e il presidente del Parlamento. Marocco e Israele hanno firmato nel 2020 un accordo per riallacciare le relazioni diplomatiche. Normalizzazione dei rapporti in cambio del riconoscimento degli Stati Uniti della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale occupato.

Notizie dal mondo: Sono passati 15 mesi e 23 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Iniziativa africana per la pace in Europa. Ieri incontro con Putin e oggi con Zelensky.

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