Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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28 luglio 2023

Rassegna anno IV/n. 208 (1095)

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I Titoli:

Palestina Occupata: La macelleria Netanyahu in Cisgiordania continua. Assassinato un 14enne a Qalqilia.

Siria: Droni turchi uccidono tre combattenti curdi a nord di Qamishli.

Arabia Saudita: 5 componenti della famiglia Al-Dossari sono detenuti in ostaggio per costringere l’imprenditore a tornare nel regno.

Sudan: L’esercito ritira la delegazione dai negoziati di Gedda.

Migranti: Centinaia di migranti lasciati nel deserto al confine tra Libia e Tunisia.

Giordania: Inaugurato il Festival artistico e culturale di Jerash.

Le notizie:

Palestina Occupata

A Qalqyilia, in Cisgiordania, i soldati israeliani di occupazione hanno assassinato un minorenne durante gli scontri tra la popolazione e l’esercito seguiti ad una manifestazione contro la colonizzazione ebraica del territorio. Si chiamava Fares Abu-Samra, 14 anni, ed è stato colpito da una pallottola da guerra alla testa.

Ogni giorno l’esercito israeliano usa le armi da guerra contro i palestinesi, uccide impunemente e non si muove nulla nella diplomazia internazionale per la protezione della popolazione civile. Il silenzio è complice.

La colonizzazione israeliana delle terre palestinese tocca anche Gerusalemme est ed in particolare la spianata delle moschee, che i governi israeliani tentano da molto tempo a cancellarne l’appartenenza alla fede islamica. Ieri sono state compiute incursioni, organizzate e protette dalle forze di occupazione, da parte di migliaia di coloni ebrei, nella zona circostante la Moschea di Al-Aqsa. Tra i profanatori della moschea c’era anche il ministro di estrema destra fascista Ben Gvir, fatto provocatorio grave che ricorda la visita del generale Sharon, nel 2000, durante una campagna elettorale.

Siria

Un drone turco ha lanciato due missili contro auto in corsa a nord di Qamishly, nel nord est della Siria. Sono stati uccisi 3 combattenti curdi delle forze di difesa dell’autonomia. Il regime di Erdogan colpisce l’autonomia curda dando il fianco agli jihadisti di Daiesh di agire senza freni. Non è casuale, infatti, l’escalation simultanea degli attacchi turchi con gli agguati dei terroristi dell’Isis. Questo attacco turco con l’uso di droni killer è il 28esimo dall’inizio dell’anno, che in totale hanno causato la morte di 44 persone, in maggioranza civili.

 Arabia Saudita

Due associazioni per i diritti civili saudite, con sedi a Londra e Washington, hanno denunciato che le autorità saudite hanno arrestato 5 parenti del ragazzo Rakan al-Dossary e suo padre, fuggiti due anni fa dal regno, con un avventuroso safari nel deserto. La colpa di Rakan è di essere il figlio di Nader, socio in affari dell’erede al trono Mohammed Bin Salman che è in lite giudiziaria civile con il governo saudita di fronte ad una corte statunitense. Quando sono stati bloccati all’aeroporto di Gedda nel giugno 2021, Rakan ha mandato un video-appello al presidente Biden, chiedendo il suo intervento, in quanto il ragazzo è anche cittadino statunitense. (La vicenda è raccontata in questo articolo di Washington Post).

“Lo scorso maggio – informano AL-QST e DAWN – 5 familiari di Rakan sono stati arrestati in Arabia Saudita ed è stato chiarito loro che non usciranno dal carcere fino a quando il ragazzo e suo padre non torneranno nel regno”. I parenti affermano che gli arrestati non sono stati ammessi ad incontrare i loro difensori e vengono processati sulla base della legge anti-terrorismo. Una vendetta di Stato.

Sudan

La delegazione dell’esercito a Gedda è stata richiamata a Khartoum per consultazioni. Il portavoce del governo ha affermato che il ritorno alle trattative indirette sarà condizionato all’applicazione dei risultati raggiunti nei round precedenti. Secondo la versione governativa, i rappresentanti delle milizie avevano accettato l’uscita dei miliziani dalle case e uffici occupati a Khartoum e la loro concentrazione in campi fuori dalla capitale, ma i comandanti militari sul campo non rispondono alla loro direzione da tempo assente. Le insinuazioni dei militari riguardano le notizie diffuse sui social sulla morte o grave ferimento di Hamidati e la fuga di suo fratello in Ciad e poi in Libia. Il consigliere politico delle milizie di pronto intervento continua a ripetere nelle interviste che è ora il tempo di un accordo, ma il conflitto a Khartoum è al suo apice. L’iniziativa militare è in mano all’esercito, con bombardamenti aerei e rastrellamenti. Non mancano però le azioni delle milizie che dimostrano una disponibilità di armi sofisticate e di continue forniture di nuovi mezzi. Ieri, un aeroporto militare a nord della capitale è stato oggetto di un attacco con droni. Secondo il comunicato delle milizie sarebbero stati distrutti 3 velivoli di guerra.

Migranti

Il mondo guarda dall’altra parte. Ci sono centinaia di migranti subsahariani abbandonati al confine tra Libia e Tunisia. Sono stati spinti dalla polizia tunisina all’area di confine, ma non vengono ammessi ad entrare in Libia. 140 di loro sono accampati all’aperto, sotto un sole cucente e temperature che rasentano i 50°C, in attesa di una determinazione sulla loro sorte. Un altro gruppo, di circa 100 persone, è in un altro accampamento vicino ad una salina. Coloro che hanno tentato di attraversare il confine desertico sono morti per fame e sete. Le persone accampate ricevono un minimo di assistenza dalle associazioni della società civile libiche e tunisine, una goccia nel mare di bisogni. I drammi umani sono raccontati in reportage delle Tv arabe e internazionali, ma le cancellerie sono silenti. Il ministro dell’interno libico, Traboulsi (ex miliziano esperto di traffico di esseri umani e petrolio e elencato nella lista nera dell’ONU) ha sentito il suo omologo tunisino, ma nessuna soluzione è stata trovata. I migranti non possono tornare in Tunisia e non possono entrare in Libia.  

Giordania

È stato inaugurato ieri l’altro, mercoledì, il festival artistico di Jerash, 50 km a nord della capitale Amman. È la sessione 37esima del Festival e vede la partecipazione di oltre 2000 artisti, in spettacoli musicali, di teatro, danza e proiezioni cinematografiche. (Vedi l’inaugurazione, video in arabo). Il festival annuale per le arti e le culture si tiene nella città archeologica romana. Nel Festival partecipano gruppi artistici arabi e internazionali e sono dedicate sessioni alla poesia, alla creatività dei bambini down e alle produzioni dei giovani videomaker.

Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 3 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Putin promette grano gratis a sei paesi africani. Venderà armi e sosterrà l’entrata dell’UA come membro effettivo del G20.

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